
Dai mutui ai risparmi, cos'è cambiato per gli italiani durante la pandemia
Secondo un'analisi di Intrum, operatore nei credit services, il 7% di chi ha subito un calo del reddito familiare ha contrattato moratorie per posporre i pagamenti. Il 44% ha sospeso il pagamento delle rate del mutuo, mentre il 35% quello delle bollette. Con le restrizioni per contenere i contagi, la priorità è stata data ai servizi indispensabili come luce, gas, Internet e acqua

Il 7% degli italiani che hanno subito un calo del reddito familiare a causa della pandemia ha contrattato una moratoria, cogliendo quindi l'opportunità che alcune istituzioni finanziarie offrono permettendo ai consumatori, in seguito ad un accordo, di posporre i pagamenti. È quanto emerge dall'European consumer payment report di Intrum, tra i principali operatori europei nei credit services
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L'analisi è stata realizzata intervistando 24.198 persone di 24 Paesi europei (quasi 1.000 in Italia) nei mesi di settembre e ottobre
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La media europea di chi ha contrattato una moratoria è invece del 9%
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Tra coloro che hanno fatto ricorso alla moratoria il 44% (41% in Europa) ha sospeso il pagamento delle rate del mutuo casa
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Se la moratoria non è possibile il 52% del campione intervistato (la stessa percentuale vale per la media europea) è comunque fiducioso sul fare affidamento sul proprio stipendio mensile per coprire i pagamenti essenziali
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Al 15% rimane in tasca fra il 20% e il 35% del salario mensile (media europea pari al 17%)

Avendo adattato il proprio stile di vita alle restrizioni sotto forma di vari tipi di lockdown durante la pandemia, consumatori e famiglie, spiega il report, non hanno sostenuto spese voluttuarie dando la priorità a una gamma più ampia di servizi indispensabili come luce, gas, Internet e acqua