
Anche il lavoro agile avrà un ruolo fondamentale per provare a contenere i contagi. Consigliate le riunioni a distanza, ma si attendono indicazioni ancora più specifiche. “Incrementeremo con un provvedimento della ministra Dadone lo smart working”, ha anticipato il premier, riferendosi a un prossimo decreto per i dipendenti pubblici. Ecco tutto quello che c’è da sapere e quali aspetti sono ancora in via di definizione

L’ultimo Dpcm firmato dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte prevede diverse misure per contenere il contagio da Covid-19. Anche lo smart working avrà un ruolo fondamentale, ma indicazioni ancora più specifiche arriveranno con regole ad hoc. “Incrementeremo con un provvedimento della ministra Dadone lo smart working”, ha anticipato il premier, riferendosi a un prossimo decreto per i dipendenti pubblici. Ecco tutto quello che c’è da sapere sul lavoro agile e quali aspetti sono ancora in via di definizione
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Sul lavoro agile, la quota consigliata dal Comitato tecnico scientifico è del 70% ma si è discusso sull’alzare asticella (ad un possibile 75%). Nel testo del Dpcm però non c’è una quota specifica. L'organizzazione viene rimandata quindi a un decreto del ministro della Pubblica amministrazione
Il pdf del Dpcm
Nel testo del Dpcm si legge che "nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza"
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Per i dipendenti privati e i professionisti, il governo ha inoltre annunciato delle “raccomandazioni” a limitare gli spostamenti per finalità lavorative e incrementare la quota di smart working
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Da tenere presente, però, che la proroga dello stato di emergenza fino al 31 gennaio 2021 ha comunque esteso anche la possibilità del cosiddetto smart working “semplificato” introdotto in fase di emergenza, come ricorda il Corriere della Sera
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Il prolungamento dello stato di emergenza permette quindi alle aziende di collocare i lavoratori in smart working in modo unilaterale e senza gli accordi individuali previsti dalla legge 81/2017
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Per la Pubblica amministrazione, la normativa vigente, intanto, ha prorogato fino al prossimo 31 dicembre il lavoro agile per il 50% dei dipendenti con mansioni che possono essere svolte da casa

Per i lavoratori disabili, i datori di lavoro, da dopo il 15 ottobre, possono stipulare degli accordi aziendali con le rappresentanze sindacali aziendali (RSA/RSU) o territoriali che regolamentino il ricorso allo smart working, prevedendo ad esempio priorità di accesso ai lavoratori con handicap o che assistano familiari in tali condizioni

Inoltre, possono ricorrere allo smart working o a un congedo indennizzato (al 50% delle retribuzione) solo i genitori (lavoratori dipendenti) di figli sotto i 14 anni messi in quarantena dall’Asl dopo un contagio, avvenuto a scuola, con una persona positiva al Covid, come ha disposto il decreto legge 111/2020 entrato in vigore il 9 settembre

A usufruire del congedo, può essere uno solo dei genitori conviventi con il figlio, oppure entrambi, ma alternativamente, come precisato anche dall'Inps