
Coronavirus, gli effetti dell’emergenza sui redditi degli italiani: -1.250 euro a famiglia
Cig, bonus e sostegni fiscali - secondo i calcoli di Confesercenti - non bastano: ci saranno “un totale di 32 miliardi di euro di reddito annuale bruciati dall'emergenza sanitaria e dal conseguente rallentamento economico”. Le perdite più grosse per le famiglie dell’Emilia-Romagna. Colpiti soprattutto i redditi da lavoro autonomo (-40 miliardi) e da lavoro dei dipendenti privati (-62 miliardi). I NUMERI

A causa del coronavirus, in Italia alla fine del 2020 “le famiglie si troveranno a perdere ciascuna in media 1.257 euro l'anno, per un totale di 32 miliardi di euro di reddito annuale bruciati dall'emergenza sanitaria e dal conseguente rallentamento economico”. A lanciare l’allarme è Confesercenti
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Cig, bonus e sostegni fiscali, continua Confesercenti, "non bastano a mettere al riparo i redditi degli italiani dalla tempesta Covid. E, nonostante la mole di aiuti introdotta dallo Stato, alla fine dell'anno” le famiglie italiane si troveranno a fare i conti con le perdite
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A calcolare il calo di 1.257 euro l'anno a famiglia è l'Ufficio Economico Confesercenti, sulla base di elaborazioni condotte su dati Istat, Svimez e SWG
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A registrare le perdite più grosse sono le famiglie dell'Emilia-Romagna, che in media lasciano sul campo 2.202 euro di reddito, il 6,4% del totale annuale
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Ma l’effetto Covid si fa sentire in modo profondo anche sui redditi di Marche (-3,8%, pari a -1.979 euro a famiglia), Piemonte (-5,3%, -1.619 euro) e Valle d'Aosta (-5,1%, -1.658 euro)
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“Più resilienti – rileva Confesercenti – la regione Puglia, che vede la perdita di reddito ridursi a -1,8%, per un rosso di -488 euro a famiglia, e la Liguria (-2,8%, pari a -897 euro)”

In una nota, Confesercenti spiega che non tutte le tipologie di lavoratori "sono colpite allo stesso modo. A soffrire di più sono i redditi da lavoro autonomo e da lavoro dei dipendenti privati, che registrano flessioni rispettivamente del 13% (-40 miliardi) e dell'11% (-62 miliardi), per una perdita totale di oltre 100 miliardi di euro”

“A compensare il crollo – spiega Confesercenti – è l'aumento dei trasferimenti di Stato, che quest'anno dovrebbero incidere positivamente sui redditi per quasi 70 miliardi di euro per effetto di provvedimenti pre-Covid (Quota 100, Reddito di cittadinanza, aumenti previsti delle pensioni, incrementi contrattuali dei dipendenti pubblici), e Cig, bonus, redditi d'emergenza, crediti di imposta e gli altri sostegni introdotti per tamponare l'emergenza. Un fiume imponente di risorse che, però, non basta a ripianare completamente le perdite"

La riduzione dei redditi rappresenta un problema per il mercato interno, visto che - nota Confesercenti - “gli italiani hanno risposto incrementando la prudenza. E fanno le formiche, aumentando il risparmio e praticando tagli draconiani alla spesa”

La spesa, infatti, nel solo semestre trascorso a partire dal lockdown è scesa di 2.304 euro

Anche in questo caso ci sono differenze regionali: le perdite massime si rilevano in Valle d'Aosta (-2.915), Veneto (-2.910 euro) e Toscana (-2.820)

"Le misure messe in campo dal governo fino ad ora hanno evitato il peggio, ma è necessario continuare a intervenire a sostegno delle imprese e delle famiglie", ha detto Patrizia De Luise, presidente nazionale di Confesercenti

Ha aggiunto: "Il lockdown è finito, ma la ripresa non è ancora iniziata. L'emorragia di reddito dei lavoratori autonomi e dei dipendenti privati, pur attenuata in quest'ultimo caso dalla Cig, dimostra le persistenti difficoltà delle imprese e, di conseguenza, del mondo del lavoro. È quindi essenziale continuare a sostenere il tessuto produttivo, ottimizzando gli interventi a favore delle imprese e dando loro il tempo necessario per gestire questa fase transitoria”

“Allo stesso tempo – ha concluso De Luise – è necessario procedere a interventi strutturali, affinché la ripartenza dell'economia, di cui si scorgono timidi segnali, cominci a manifestarsi in modo più robusto. L'annunciata e auspicata riforma fiscale e un buon utilizzo delle risorse del Recovery fund saranno decisivi in questa direzione"