
Fisco, è Reggio Calabria la città italiana in cui si pagano più tasse. FOTO
Secondo un’analisi dell'Eurispes, la città calabrese è quella in cui una famiglia media è costretta a pagare più tasse: 7.684 euro all’anno. Seguono Napoli e Salerno. In fondo le città del Nord-Est. Lo studio ha un focus sulla Calabria e sulle politiche economiche adottate negli ultimi anni dallo Stato: emerge “un lento ma progressivo e sensibile allargamento della divaricazione negli anni fra la spesa del Mezzogiorno e quella del Centro-Nord, a vantaggio chiaramente di quest'ultimo”

Qual è il Comune italiano in cui una famiglia media è costretta a pagare più tasse? Secondo un’analisi dell'Eurispes è Reggio Calabria
Decreto agosto, via libera del Cdm: misure per 25 miliardi. Le novità
A Reggio Calabria, spiega lo studio, l'ammontare complessivo di Irpef, Tasi, bollo auto, Tari e addizionali comunali e regionali all'Irpef obbliga una famiglia media a pagare 7.684 euro di tasse annue
Lo studio Eurispes
Al secondo posto troviamo Napoli, con 7.658 euro all'anno
Bonus mobili ed elettrodomestici 2020, come funziona e come ottenerlo. FOTO
Subito dietro Salerno, con 7.648 euro all'anno
Bonus assunzioni: le agevolazioni per le aziende. FOTO
Le città italiane le cui famiglie pagano meno tasse, invece, si trovano soprattutto al Nord-Est
Bonus ristorante, sconto del 20% al cliente: come funziona
Nel 2017 (ultimo dato disponibile) - spiega Eurispes - si rileva l'imposizione di una riduzione della spesa pubblica media concessa al Mezzogiorno dello 0,8%, a fronte invece di un aumento dell'1,6% di spesa pubblica elargita al Centro-Nord

La diminuzione in Calabria è del 3,2%. Così, se la differenza di spesa fra Centro-Nord e Mezzogiorno nel 2017 è di 3.358 euro pro capite, quella tra Centro-Nord e Calabria arriva ad assumere il valore di 3.821 euro

Emblematico il confronto fra Reggio Emilia (nella foto) e Reggio Calabria: alla prima, che ha già molti più servizi, è riconosciuto un fabbisogno standard di 139 milioni d'euro; mentre al comune calabrese, con meno servizi, di 104 milioni. Vale a dire 35 milioni in meno per Reggio Calabria, nonostante abbia 9mila abitanti in più (la prima ne ha 171mila e la seconda 180mila)

Per le politiche sociali (disabili inclusi), a Reggio Emilia sono riconosciuti circa 40 milioni e a Reggio Calabria (nella foto) 17

Nella città emiliana (nella foto) vi sono poi 60 asili pubblici, mentre in quella calabrese 3 (peraltro realizzati e mantenuti non da finanziamenti dello Stato ma comunitari). Per gli asili nido, in particolare, Reggio Calabria riceve 59 euro pro capite l'anno, mentre Reggio Emilia 2.400 euro pro capite

“La stessa Commissione Bicamerale per l'Attuazione del Federalismo Fiscale – spiega ancora l'Eurispes – ha dovuto constatare l'esistenza di una situazione diametralmente opposta rispetto allo stereotipo che vedrebbe ‘viaggiare’ dal Nord al Mezzogiorno un immane flusso di denaro. Tuttavia, nulla è stato fatto per garantire un livello minimo di risorse essenziali (LEP) in tutt'Italia, secondo quanto previsto dallo stesso federalismo”

Persino la Corte dei Conti, si evidenzia ancora nella ricerca dell'Eurispes, rileva che “a fronte dei 116 euro medi pro capite di spesa sociale complessiva, si va dai 22 della Calabria ai 517 del Trentino (Bolzano), mentre a fronte dei 14 euro di spesa pro capite per i soli interventi contro povertà e disagio, si passa dai 3 euro nei comuni della Calabria agli 83 nei comuni del Friuli Venezia Giulia” (dati dal Rapporto 2019 sul coordinamento della finanza pubblica)

Nel periodo 2000-2017, per quanto riguarda la Spesa sociale, l'analisi dei dati del Sistema Conti Pubblici Territoriali evidenzia un forte fattore di sistematica discriminazione del Sud. I valori di spesa pro capite per la Calabria (circa 3.795 euro pro capite), infatti, ricalcano essenzialmente quelli del Mezzogiorno (3.859 euro) che rimangono costantemente e decisamente più bassi rispetto a quelli del Centro-Nord (5.438 euro)

I dati sulla spesa pubblica effettuata dallo Stato nel settore della sanità, sempre nel periodo 2000-2017, indicano che ogni cittadino calabrese ha ricevuto in media 280 euro l'anno in meno rispetto a ciascun cittadino del Centro-Nord (e in particolare 501 euro l'anno in meno di un lombardo)

Anche per quel che riguarda la spesa nel settore dell'Amministrazione pubblica, la Calabria (1.166 euro) presenta una spesa pro capite costantemente inferiore sia a quella del Centro-Nord (1.723) sia a quella media del Mezzogiorno (1.263)

"Nel complesso - secondo Eurispes - si rileva un lento ma progressivo e sensibile allargamento della divaricazione negli anni fra la spesa della Calabria (e del Mezzogiorno in genere) e quella del Centro-Nord, a vantaggio chiaramente di quest'ultimo. E questo è vero osservando gli andamenti della spesa pubblica effettuata nell'ambito dell'Energia (con una spesa pro capite pari a 930 euro in Calabria contro 1.384 del Centro Nord), dell'Industria e Artigianato (42 euro in Calabria e 419 al Centro-Nord), del Commercio (13 euro calabresi contro i 30 del Centro-Nord)”