
Mani Pulite, da Di Pietro a Colombo: chi erano i membri del pool e cosa fanno oggi. FOTO
Trent’anni fa Tangentopoli sconvolse l’Italia: l’inchiesta coordinata dalla Procura di Milano guidata da Francesco Saverio Borrelli e dall'aggiunto Gerardo D'Ambrosio fu assegnata inizialmente ai pm Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo, poi supportati da altri magistrati. Ecco da chi era composta la squadra

Il 17 febbraio 1992, con l'arresto a Milano di Mario Chiesa, presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio, cominciava l'inchiesta che sarebbe passata alla storia come Mani Pulite. Coordinata dalla Procura guidata da Francesco Saverio Borrelli e dall'aggiunto Gerardo D'Ambrosio e assegnata in prima battuta ai pm Antonio Di Pietro, Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo, l'indagine mise sottosopra l'intero Paese e ridisegnò la geografia politica italiana. Ecco da chi era composto il pool e cosa fanno oggi i protagonisti
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ANTONIO DI PIETRO - Di Pietro, 71 anni, è stato forse il volto più popolare del pool Mani Pulite, di cui faceva parte come sostituto procuratore presso il tribunale di Milano. Nel 1994 ha appeso la toga da magistrato per poi indossarla di nuovo oltre 20 dopo, ma in veste di avvocato
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Nel 1996 è entrato in politica e nel 1998 ha fondato il partito Italia dei Valori dal quale si è allontanato nel 2014, lasciando tutti gli incarichi. Nella sua carriera politica è stato due volte ministro: dei Lavori pubblici nel primo governo Prodi (maggio-novembre 1996) e delle Infrastrutture nel secondo governo Prodi (2006-2008)
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GHERARDO COLOMBO - Diventato pubblico ministero della Procura di Milano nel 1989, Colombo è stato un altro dei simboli di Mani Pulite. Nel marzo 2005 è stato nominato consigliere alla Corte di cassazione. Nel 2007 ha comunicato le sue dimissioni da magistrato. Da allora si è dedicato a un'assidua attività di prevenzione della corruzione nelle scuole e di educazione alla legalità
Tangentopoli, chi erano i protagonisti dell'inchiesta Mani Pulite
Tra i vari incarichi è presidente della Garzanti Libri e di Resq People Saving People, una Ong da lui fondata e dal 2012 al 2015 è stato del Cda della Rai. È membro del comitato etico della Fondazione Veronesi e dell’Advisory Board di Transparency International Italia
Tangentopoli, 30 anni dall'arresto di Mario Chiesa: l’inizio dell’inchiesta Mani PulitePIERCAMILLO DAVIGO - Nel 2020 è andato in pensione appena compiuti 70 anni, nonostante la sua “battaglia” per conservare il posto al Csm, ultima sua nomina, dopo essere stato in Cassazione, alla guida dell'Anm e prima ancora in Corte d’Appello
Davigo ha scritto vari libri e attualmente è imputato a Brescia per rivelazione del segreto d'ufficio per il caso dei verbali di Piero Amara. L’accusa è relativa a verbali di interrogatori coperti da segreto istruttorio che aveva ricevuto informalmente quando era consigliere del Csm
FRANCESCO SAVERIO BORRELLI - È stato il coordinatore del pool di magistrati di Tangentopoli e fu lui a spedire a Craxi il primo avviso di garanzia. Negli anni seguenti, tra il 1999 e il 2002, rivestì la carica di Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Milano. Nel 2006 fu nominato capo dell’ufficio indagini della Figc dopo lo scandalo nel calcio
Borrelli è stato presidente del Conservatorio di Milano ed è morto il 20 luglio 2019 dopo una lunga malattia

GERARDO D’AMBROSIO - Dopo essere stato giudice istruttore del processo della strage di Piazza Fontana e della morte di Pinelli, diventò procuratore aggiunto, una sorta di vice di Borrelli. Dopo Tangentopoli è stato nominato procuratore capo a Milano. Nel 2002 è stato collocato a riposo per raggiunti limiti di età

Nel 2006 D’Ambrosio è stato eletto in Senato, candidato dai Democratici di Sinistra. È stato confermato a Palazzo Madama nel 2008 con il Pd fino al 2013. È morto il 30 marzo 2014 all’età di 83 anni

TIZIANA PARENTI - Dopo essere stata sostituto procuratore durante Mani Pulite, si è dimessa dal pool candidandosi con Forza Italia nel 1994. Fu eletta alla Camera diventando presidente dalla Commissione antimafia. Rieletta nel 1996, aderì poi all’UDR di Cossiga sposandosi poi nel 2004 ne La Margherita. Ha abbandonato la magistratura intraprendendo poi la carriera da avvocato. Nel 2012 è rientrata nel Partito Socialista Italiano

FRANCESCO GRECO - Pubblico ministero, ha partecipato a numerose inchieste celebri, tra cui Mani Pulite e il crac Parmalat. Nel 2016 è stato nominato capo della procura del capoluogo lombardo

ILDA BOCCASSINI - Su richiesta di Borrelli, si occupò di Mani Pulite subentrando a Di Pietro nel 1994. Seguì soprattutto gli sviluppi delle inchieste su Berlusconi e Previti. Nel 2009 è stata promossa procuratore aggiunto. Sarà lei a occuparsi del “caso Ruby” e negli anni è stata spesso criticata proprio dall’ex premier che l’’ha definita “comunista”. Nel 2019 ha terminato la carriera da magistrato, avendo raggiunto l’età pensionabile

ARMANDO SPATARO - Anche lui entrò nel pool dopo l’addio di Di Pietro. Nel 1998 è entrato nel Csm, poi è tornato a Milano come procuratore aggiunto e coordina il Dipartimento terrorismo ed eversione, seguendo il celebre caso di Abu Omar. Diventa poi procuratore a Torino e nel 2018 è andato in pensione