
Le pagine del calendario stanno per finire e un altro è pronto per prendere il suo posto ripartendo nuovamente da gennaio. Ma qual è l'origine dei dodici mesi? Scopriamo le curiosità e le origini dietro i nomi che scandiscono la nostra vita quotidiana. LA GALLERY

Secondo l'enciclopedia Treccani, la parola calendario deriva dal latino calendarium. Con questo termine si indica "un sistema convenzionale di divisione del tempo". L'intervallo base di tale divisione è l’anno, la cui durata (anno civile) è fissata in modo che coincida il più possibile con il movimento di rivoluzione della Terra intorno al Sole, noto anche come anno solare (foto Wikicommons - Fernando de Gorocica)
Donne: illustratori da tutto il mondo per il calendario Giraffa.jpg?im=Resize,width=335)
Ci sono diversi tipi di calendario. Quello attualmente in uso riprende il calendario di Numa Pompilio, il primo a introdurre i 12 mesi nell'Antica Roma. Successivamente riformato da Giulio Cesare, che introdusse l’anno bisestile, e dal calendario gregoriano, promulgato nel 1582 dal pontefice Gregorio XIII e ora vigente in quasi tutti gli stati (Foto Wikicommons - Museo del Teatro Romano de Caesaraugusta - 43Bauglir)
Saldi a gennaio: il calendario e le misure regione per regione
Durante la rivoluzione francese fu adottato un calendario fondato solo sul movimento del Sole e sul sistema metrico decimale: i 12 mesi avevano nomi caratteristici come vendemmiaio, brumaio, termidoro. Come riporta l’Independent, il primo calendario della storia risale a circa 10mila anni fa: fu ritrovato in Scozia

Il primo mese dell’anno è legato al dio Giano, divinità romana che veniva venerata quando si iniziava o apriva qualcosa, Per questo era rappresentato con due volti, uno rivolto al passato e uno al futuro. Secondo l'Oxford Dictionary l'introduzione di gennaio, così come quella di febbraio, è venuta solo con Numa Pompilio: prima i romani avevano considerato l'inverno un unico periodo, senza mesi, e l'anno ne contava solo 10

Il nome di febbraio deriva da februare, purificare, in onore del dio etrusco Februus, dio della morte e della purificazione
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Il mese di marzo rendeva omaggio a Marte, dio della guerra ma anche della natura e della fertilità. Quest'ultimo, nel calendario di Romolo era il primo mese dell'anno

Secondo il dizionario etimologico il mese di aprile era dedicato alla dea etrusca Apru, derivazione di Afrodite. Tuttavia, altre interpretazioni derivative collegano aprile con il verbo latino aperire, cioè aprire, a segnare l'avvento della stagione in cui si schiudono i fiori

Maggio è il mese che i cristiani dedicano al culto mariano, ma per alcuni il nome potrebbe esser stato un omaggio alla dea romana Maia, protettrice della fertilità e dell'abbondanza

Iunius è invece il mese del Sole. Veniva anche considerato il mese della libertà e il suo nome rendeva omaggio a Giunone, dea del matrimonio e del parto.

In origine, luglio aveva un altro nome: quintilis, ossia quintile, dato che - stando al calendario di Romolo - era il quinto mese dell'anno. Nel 44 a.C. il nome cambiò in julius in onore del console Gaio Giulio Cesare, nato proprio in questo periodo dell'anno
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Per la stessa ragione, nel calendario di Romolo agosto era sextilis. Fu rinominato augustus in onore dell'imperatore Augusto e gli fu aggiunto un giorno per renderlo uguale a luglio

Settembre deve il suo nome all'originaria posizione di settimo mese del calendario romanico. Per un breve periodo cambiò il suo nome in Germanico, in onore al padre dell'imperatore Caligola

Ottobre mantiene il suo collegamento con l'originaria posizione occupata nel calendario di Romolo, cioè l'ottava. Per un breve periodo venne chiamato invictus, in onore dell'imperatore Commodo, ma dopo la sua morte si tornò a chiamare il con il nome originale

Allo stesso modo gli ultimi due mesi dell'anno devono la loro denominazione a quella che era originariamente la loro posizione nel calendario. Novembre, nono mese del calendario

Dicembre, infine, fa semplicemente riferimento al numero dieci