
Costa Concordia, 9 anni fa il naufragio a largo dell'Isola del Giglio
Il 13 gennaio del 2012 il grave incidente causò la morte di 32 persone e 157 feriti. Nel maggio 2017, il comandante della nave, Francesco Schettino, è stato condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave. Oggi sconta la sua pena nel carcere romano di Rebibbia

La sera del 13 gennaio del 2012 la nave da crociera Costa Concordia urtò lo scoglio delle Scole, a largo dell'Isola del Giglio, rovesciandosi sul lato sinistro. L'incidente causò la morte di 32 persone e 157 feriti

I calcoli del comandante Francesco Schettino, però, si rivelarono errati e la nave, troppo vicina alla costa, andò a urtare contro gli scogli delle Scole. L'impatto causò una falla di 70 metri sulla parte sinistra dello scafo

La Concordia, a quel punto, iniziò a imbarcare acqua e a bordo si verificò un blackout. Tuttavia, solo alle 22:25 Schettino chiese l'invio di rimorchiatori, garantendo che i passeggeri avevano indossato tutti i giubbotti di salvataggio. Quest'ultima affermazione del comandante si sarebbe rivelata falsa, in quanto in quel momento non era stato dato ancora l'allarme

Nel maggio del 2017 la Corte di Cassazione ha confermato in via definitiva la sentenza di condanna a 16 anni al comandante della nave, Francesco Schettino, per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo e abbandono della nave

Schettino era stato condannato a 16 anni in primo grado nel febbraio del 2015 e la sentenza era stato confermata anche dalla Corte d'appello di Firenze poco più di un anno dopo, nel maggio del 2016. Il comandante è stato anche interdetto per sempre dai pubblici uffici

Oggi l'ormai ex comandante della Concordia sta scontando la sua pena nel carcere romano di Rebibbia, dove si era andato a costituire immediatamente dopo la condanna in terzo grado. Dopo la sentenza della Cassazione, gli avvocati di Schettino avevano comunque annunciato che avrebbero fatto ricorso anche alla Corte europea dei diritti dell'uomo

A partire dal 2015, sull'Isola del Giglio è stata istituita ufficialmente la "Giornata delle vittime della Costa Concordia" per commemorare chi ha perso la vita sulla nave

Tra le vittime, anche se non dirette, del naufragio della Concordia, c'è anche il sub spagnolo Israel Franco Moreno, di 42 anni, che ha perso la vita nel 2014 dopo essersi tagliato con una lamiera

Sempre nel 2014, nel mese di luglio, la Concordia è tornata a galleggiare, pronta per il suo ultimo viaggio verso il porto di Genova

Un anno più tardi, nel capoluogo ligure, sarebbero iniziate le operazioni per demolire il relitto e per il riciclo dei materiali: un lavoro complesso durato poco meno di 2 anni