Siti sessisti, denunce di donne da tutta Italia. Roccella: “Presto misure governo”

Cronaca
©Ansa

Prima il gruppo Facebook Mia Moglie, ora oscurato, in cui numerosi uomini postavano e commentavano foto delle proprie consorti e di quelle altrui. Ora altre pagine, dello stesso tenore. La senatrice Raffaella Paita, Italia Viva: “Propongo di discuterne in Parlamento". L'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti: "Battaglia di genere sia comune a donne e uomini". La Polizia Postale sta ricevendo denunce da tutta Italia. È stata lanciata una petizione contro un altro sito, Phica.eu: ha chiuso

ascolta articolo

In questi giorni sono stati scoperti diversi siti che diffondono immagini di donne, famose e non, senza il loro consenso, e commentate in modo offensivo e sessista. Dalle influencer più celebri alle politiche italiane: la premier Giorgia Meloni in spiaggia, la leader del PD Elly Schlein, un deep fake della senatrice Mariastella Gelmini, Maria Elena Boschi, Alessandra Mussolini. Il gruppo Facebook “Mia moglie” (oltre 30mila iscritti), da cui è partito tutto, è stato oscurato. Nelle scorse ore l’attenzione si è invece posta sul sito Phica.eu, che ha appena chiuso: stanno arrivando alla Polizia postale denunce da tutta Italia da parte di donne che hanno scoperto loro foto rubate e finite su entrambi i canali (Mia moglie e Phica.eu, appunto). La Polizia postale ha avviato indagini per risalire a chi gestisce le piattaforme. Verifiche sono in corso anche per stabilire le modalità con cui sono state trafugate e diffuse le foto e per arrivare a identificare anche gli autori dei commenti. Intanto il governo ha annunciato che sta lavorando a misure specifiche per contrastare questi casi.

Roccella: “Presto misure Governo contro siti sessisti”

Sul caso è infatti intervenuta la ministra alla Famiglia e Pari Opportunità Eugenia Roccella, che ha detto: “Assumeremo e potenzieremo iniziative specifiche per il monitoraggio di situazioni di questo tipo, la segnalazione alle autorità competenti a cominciare dalla magistratura e l'individuazione degli strumenti più efficaci per il contrasto di questa barbarie del terzo millennio". La ministra ha aggiunto che “faremo di tutto per rafforzare ancora di più l'azione che fin dal primo giorno ci vede impegnati, insieme all'intero Parlamento, con tutte le nostre forze".

I gestori del sito sessista: "Piattaforma di discussione personale"

A seguito delle numerose denunce e critiche, intanto, Phica.eu ha chiuso. Lo hanno annunciato i gestori del forum con un comunicato, tramite il quale gli utenti vengono avvisati della rimozione di tutti i contenuti. "Se sono stati violati i tuoi diritti - si legge - scrivici così procederemo a rimuoverlo. Phica", continua la nota, "è nata come piattaforma di discussione e di condivisione personale, con uno spazio dedicato a chi desiderava certificarsi e condividere i propri contenuti in un ambiente sicuro. Purtroppo, come accade in ogni social network, ci sono sempre persone che usano in modo scorretto le piattaforme, danneggiandone lo spirito e il senso originario". Anche il generale in pensione ed eurodeputato della Lega Roberto Vannacci ha deciso di denunciare, dopo aver scoperto che alcune sue foto modificate erano presenti sul sito. Le vittime, in ogni caso, sono quasi tutte donne. 

Vedi anche

Sessismo online, Moretti: "La violenza di genere è ovunque"

La comunicazione diffusa online dai gestori del forum Phica.net con cui gli utenti vengono avvisati della rimozione di tutti i contenuti, 28 agosto 2025.
Nel portale, tra le altre, comparivano foto sessiste anche della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e della segretaria del Pd Elly Schlein.
Foto PHICA.EU ++NON ARCHIVIARE NON VENDERE +++ NPK.
L'avviso con cui il sito Phica annuncia la chiusura ai propri utenti - ©Ansa

La petizione 

La chiusura è stata richiesta nei giorni scorsi anche con una petizione, che al momento ha superato le 140mila firme. Diverse personalità del mondo dello spettacolo e della politica lo hanno pubblicamente denunciato. Nel frattempo, sul portale erano comparsi messaggi di alcuni utenti che lamentano di non potersi cancellare se non dopo aver versato una somma ai gestori del sito. 

Funaro: su sito sessista anche mie foto, sporto denuncia

C'erano anche foto della sindaca di Firenze Sara Funaro sul forum sessista Phica.eu, motivo che ha spinto la prima cittadina a presentare denuncia. Presenti sul forum foto riprese da eventi durante la campagna elettorale della sindaca, seguite da commenti sessisti. "Ho sporto denuncia alla polizia postale appena mi hanno segnalato che ero anche io tra le tante donne finite su un sito pornografico”, ha detto Funaro. “In molte lo abbiamo fatto, il sito oggi ha chiuso, finalmente, però le spiegazioni dei gestori sono ingiustificabili e irrispettose di quanto è accaduto, foto rubate dai social o da eventi pubblici di tante ragazze e donne con una sequela di commenti vergognosi che ledono la dignità di tutte". Per la prima cittadina "è il segno che di strada da fare ce n'è tanta. Quanto successo non riguarda solo me e le donne che hanno denunciato ma riguarda ognuna di noi. Dobbiamo sempre denunciare e far sentire la nostra voce, per noi e per tutte le altre. Questo è l'unico modo per far avvenire quel cambio di passo necessario e contrastare una cultura sessista che anche nel mondo incontrollato del web, su cui andrebbe aperta una riflessione, trova purtroppo campo libero".

Screenshoot
Uno dei messaggi degli utenti di Phica.net

La denuncia collettiva delle politiche dem: "Aperta a tutti gli schieramenti" 

Tra le democratiche è nata la proposta di una denuncia collettiva, aperta alle politiche di ogni schieramento coinvolte e vittime. Per Lia Quartapelle "bisogna reagire a questo tipo di sopruso anche per tutte quelle delle donne che sono state messe su questi siti in forma anonima e sono tuttora ignare. Ciascuna presenterà la propria denuncia, ma per dare un segnale forte promuoveremo una ricorso collettivo aperto a tutte le politiche coinvolte, di tutti gli schieramenti - afferma -, che secondo me sono tantissime. Ci sono già buoni riscontri per muoverci in modo collettivo, e per una volta riscontriamo una reale solidarietà e impegno anche da parte degli uomini politici, politici e non". 

Paita: “Il tema sia discusso in Parlamento”

"La questione delle immagini di donne, rubate, condivise, a volte anche modificate e commentate sui social o su alcuni siti è grave e seria. Bisogna riflettere e trovare soluzioni insieme, si tratta di una nuova forma di violenza e dominio sulla donna”, ha commentato la senatrice Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva. “Vanno messe insieme diverse competenze ministeriali, Pari opportunità, Interno, Innovazione tecnologica, per arrivare a forme legislative in grado di contrastare efficacemente il fenomeno. Si tratta di un tema che ha risvolti europei e internazionali. Per questo propongo di discuterne in Parlamento, in Commissione o in Aula, con la ministra Roccella e il ministro Piantedosi. Bene denunciare ma serve anche un dibattito parlamentare per capire come arginare il fenomeno dal punto di vista normativo e culturale". 

Leggi anche

Dopo Mia Moglie sbuca sito Phica, 4 politiche Pd: nostre foto rubate

Il servizio del Codacons

Il Codacons Donna annuncia l'attivazione di un servizio dedicato di consulenza legale e supporto psicologico rivolto a tutte le donne vittime di violazioni della propria dignità e della propria privacy. "Non basta chiudere un gruppo quando esplode lo scandalo - dichiara l'associazione -. Le vittime di abusi digitali devono sapere di non essere sole: il Codacons Donna mette a disposizione avvocati e psicologi per garantire tutela immediata, assistenza legale e sostegno umano a chiunque abbia subito la diffusione non consensuale di immagini o altre forme di violenza online". 

Leggi anche

Pubblicano foto delle mogli su Facebook: pagina denunciata a Postale

Come chiedere aiuto

L'associazione ricorda che la diffusione non autorizzata di immagini intime costituisce un reato, punito dall'art. 612-ter del Codice Penale, e invita tutte le vittime a rivolgersi senza esitazione per ricevere aiuto e avviare le azioni necessarie. Per segnalazioni o richieste di supporto è possibile contattare il Codacons Sicilia Donna all'indirizzo e-mail sportellocodacons@gmail.com o al numero WhatsApp 3715201706. "Il nostro impegno è accompagnare ogni donna in un percorso di tutela della propria dignità e dei propri diritti, perché nessuna debba sentirsi sola davanti alla violenza online", conclude l'associazione.

Leggi anche

“Mia moglie” e caso Pelicot, l'esperta: “Stesso desiderio predatorio”

Moretti: “La battaglia di genere sia comune a donne e uomini”

"Il dilagare di questi siti pornografici dove le donne vengono utilizzate come merce di scambio evidenzia una grave e pericolosa regressione sul terreno della cultura del rispetto della persona. Purtroppo assistiamo a fenomeni sempre più diffusi anche attraverso i social, ormai diventati luoghi dove tutto è consentito e dove le donne appaiono come semplici oggetti su cui riversare violenza e brutalità", spiega in un'intervista al Corriere della Sera l'eurodeputata del Partito democratico, Alessandra Moretti. "Quello che più mi sta a cuore - aggiunge l'esponente dem - è che tutte reagiscano e denuncino questi gruppi di piccoli uomini che continuano ad agire impuniti sul web nonostante le tante querele. Bisogna che la battaglia contro la violenza di genere sia comune alle donne e agli uomini perché il problema della violenza è degli uomini e noi ne siamo vittime. Vanno chiusi e vietati questi tipi di siti che istigano allo stupro e alla violenza. Invito tutte e tutti a denunciare, abbiamo avuto vari esempi di come le donne siano esposte e trattate come merce di scambio, dal gruppo 'Mia moglie' in poi, ma proprio perché può accadere a tutte noi e soprattutto alle più giovani, bisogna che chi ha una maggiore visibilità e maggiori responsabilità, come nel mio caso, si faccia promotore di battaglie in difesa dei diritti e, aggiungo, in difesa della sicurezza delle donne: violenza porta violenza".

Vedi anche

Sui social senza consenso, la violenza di rendere le donne un oggetto

ISCRIVITI AL CANALE WHATSAPP DI SKY TG24

Cronaca: i più letti