Femminicidio Sula, il gip: "Dopo il delitto Samson ha mostrato autocontrollo e lucidità"
Cronaca
"Ero pronto a combattere per riavere Ilaria come fidanzata" ha dichiarato l'autore del femminicidio della giovane a Roma, nel corso dell'interrogatorio con il gip. All'origine della rottura con la ragazza vi sarebbe stata la resistenza del 23enne a mostrarle i risultati dei suoi esami universitari
"Ero pronto a combattere per riavere Ilaria come fidanzata". Lo ha dichiarato Mark Antony Samson, autore del femminicidio di Ilaria Sula a Roma, nel corso dell'interrogatorio con il gip. Nell'ordinanza il giudice ha tracciato i contorni del rapporto tra il giovane e la 22enne, affermando che si erano conosciuti "nel 2023 sul posto di lavoro per poi fidanzarsi il 30 aprile dello stesso anno". Con la ragazza ha dichiarato di avere avuto una "relazione normale con alti e bassi come in ogni rapporto". Tutto cambia però, secondo quanto dichiarato dall'indagato, nel momento in cui Ilaria gli ha chiesto – è successo circa tre mesi fa – “di prendere visione dei voti degli esami universitari”. Samson ha spiegato ancora che questo ha sempre “rappresentato un grosso problema, quasi un trauma”, sin da quando frequentava la scuola elementare – sottolinea il gip – e che ha generato in lui “un'ansia da prestazione specialmente nei confronti dei genitori”. Il ragazzo, poi, ha dichiarato che Ilaria gli aveva intimato un ultimatum: se non Samson non le avesse mostrato i voti universitari lo avrebbe lasciato, anche perché lei al suo posto non avrebbe avuto problemi a mostrarglieli. A fine gennaio 2025, emerge ancora, i due decidono per una pausa di riflessione, che però di fatto non si verifica mai, visto che i ragazzi “hanno sempre continuato a vedersi".
Gli alti e bassi tra Mark ed Ilaria
Il killer di Ilaria, inoltre, ha riferito che "però l'atteggiamento della fidanzata era altalenante, a volte lo trattava come un fidanzato, altre volte come un semplice amico". Di fatto Samson ha detto "che non riusciva ad accettare la fine del rapporto con Ilaria, nonostante tutti gli amici cui egli si era rivolto, gli avessero consigliato di lasciare andare tale situazione". Ad inizio marzo, quindi, la situazione precipita ancora, visto che Ilaria gli confida “di essersi iscritta ad una piattaforma” di incontri. Lui rimane scioccato, i due continuano a vedersi anche se lei “appariva più fredda e distaccata e voleva uscire con le sue amiche anche da sola”. La situazione non cambia, con Ilaria, a detta del giovane, che a volte lo trattava “affettuosamente come fidanzato e altre volte manifestava freddezza”.
Il gip: “Forte controllo e lucidità”
Secondo il gip, come emerso in un passaggio dell’ordinanza di custodia cautelare, dopo l'omicidio Mark Samson ha mostrato un atteggiamento di "forte autocontrollo e lucidità" e "nonostante egli avesse detto più volte di non riuscire a vivere senza Ilaria e a non immaginare una vita senza di lei, dopo averla brutalmente uccisa ed essersi liberato del cadavere della ragazza, riesce a rientrare nella normalità sin da subito". Dal provvedimento, inoltre, emerge che dopo il delitto il 23enne "incontra l'amica di lei, con cui mangia una piadina, parlando di problemi che aveva con Ilaria, uccisa poco prima, e nello stesso tempo disquisendo di questioni superficiali e banali. Non si pone alcuno scrupolo nell'inviare al padre della ragazza, pur sapendo di averla uccisa lui, dei messaggi fittiziamente provenienti dalla figlia. Stessa cosa fa con le amiche di lei, fingendosi Ilaria, illudendole che l'amica fosse ancora viva”. Del ragazzo, scrive ancora il gip, “colpisce il fatto che fa tutto questo sin da subito". Per il giudice l'impianto accusatorio è dunque "granitico", anche considerando l’ammissione della madre del killer. “L'ho aiutato a pulire casa, a cancellare le tracce di tutto quel sangue". Così la donna ha confermato le proprie responsabilità durante l’interrogatorio in questura a Roma, durato circa tre ore. La donna è indagata per concorso in occultamento di cadavere.
