
Laureato in architettura, viveva con i genitori nel quartiere Africano di Roma. È stato fermato con l'accusa di aver ucciso l’ex fidanzata Ilaria Sula, 22 anni, scomparsa il 25 marzo. Durante l’interrogatorio avrebbe confessato, indicando agli inquirenti il luogo dove si trovava il corpo, ritrovato in una valigia
Si era laureato da poco in architettura, in passato aveva lavorato in un McDonald’s e abitava con i genitori nel quartiere Africano di Roma. Mark Samson, 23 anni, è il giovane fermato per l’omicidio di Ilaria Sula (CHI ERA), la 22enne scomparsa lo scorso 25 marzo a Roma e ritrovata senza vita in un'area boschiva in fondo a un dirupo nei pressi del Comune di Poli, all'interno di una valigia. Si tratta di un ragazzo di origini filippine, ex fidanzato della studentessa. Nel corso dell’interrogatorio in Questura, avvenuto nella notte, il giovane avrebbe confessato l’omicidio, indirizzando gli inquirenti al luogo in cui era sepolto il corpo. (TROVATO IN UNA VALIGIA IL CORPO DI ILARIA SULA. EX CONFESSA)
Chi era Mark Samson
Chi lo conosce lo descrive come un ragazzo con una vita normale tra studi, lavoro e famiglia. Viveva con i genitori - lei casalinga, lui domestico nelle case della borghesia romana -, aveva da poco terminato il percorso universitario in architettura e aveva lavorato, in passato, come inserviente in un McDonald’s della zona. Nella mattinata di oggi, gli agenti della questura di Roma hanno perquisito l’abitazione e accompagnato in questura anche i genitori del ragazzo, una coppia da anni in Italia. “Mark era un bravissimo ragazzo si era appena laureato in architettura, i genitori sono bravissime persone”, ha raccontato, come riporta Repubblica, un amico di famiglia. Anche una vicina, Maria Pia, 78 anni, fatica a capacitarsi di quanto accaduto: “La madre tempo fa è stata operata al cuore. Non riesco a pensare che sia successa una cosa simile, a volte per i figli ci vanno di mezzo i genitori”.
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