Ottavia Piana salva, dalla caduta al salvataggio: le 83 ore della speleologa nella grotta
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L'esperta del CAI era caduta di schiena sabato 14 dicembre, intorno alle 16, mentre si trovava dentro la grotta Abisso Fonteno, nella Bergamasca. Lo scorso anno aveva già avuto un simile incidente, nello stesso posto. Intorno alle 03:15 di mercoledì 18 dicembre il salvataggio. I soccorritori: "Tutto sommato sta bene"
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OTTAVIA PIANA È SALVA
- La speleologa Ottava Piana è stata portata fuori dalla grotta Abisso Bueno Fonteno, nella Bergamasca, dove era intrappolata dalle 16 di pomeriggio di sabato 14 dicembre. Alle 03.15 di questa notte i soccorsi sono riusciti ad estrarla viva, per poi trasferirla immediatamente in elicottero all’ospedale di Bergamo. In tutto è rimasta lì dentro per 83 ore
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LE FERITE
- Piana, 32 anni, avrebbe riportato traumi alle vertebre e alle costole, fratture alle ossa facciali e a un ginocchio
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LA CADUTA
- La speleologa - originaria di Adro, nel Bresciano - era caduta di schiena da un'altezza di oltre cinque metri mentre esplorava un tratto ancora inesplorato della cavità naturale. Stava risalendo una parete verticale bagnata dall’acqua. Dentro la grotta "ci sono alcune zone a rischio di frana, motivo per cui anche c'è stato l'incidente: una roccia che ha ceduto sotto i piedi della ragazza che si è infortunata", ha spiegato il vice presidente del Soccorso alpino e speleologico Mauro Guiducci
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L’ALLARME E LE OPERAZIONI
- L’allarme è scattato intorno alle 21 di sabato 14 (anche se la caduta, come detto, risaliva alle 16). Le operazioni sono poi partite intorno alle 22. Visto che le comunicazioni sono praticamente impossibili nella grotta, i soccorritori hanno dovuto installare una linea telefonica con il filo per poter dialogare con il personale sanitario e del Soccorso alpino che si trovava con Piana
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LE CONDIZIONI DI SALUTE DI PIANA
- Le stato di salute di Piana, trasportata in barella a causa delle ferite riportate, è sempre stato descritto come “stabile” e “stazionario”. Anche dopo il salvataggio i soccorsi parlano di "buone condizioni"
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LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO
- In tutto alle operazioni di salvataggio dell’esperta del CAI hanno partecipato 159 tecnici del Soccorso Alpino e dei Vigili del Fuoco, provenienti da 13 Regioni. Inizialmente si stimava che la 32enne sarebbe stata portata fuori tra la notte di mercoledì 18 e giovedì 19, ma l'ultimo tratto nella grotta è stato percorso più velocemente grazie al lavoro preventivo di rimozione anche con mini-cariche esplosive delle ostruzioni naturali
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UN TRAGITTO DI 4 CHILOMETRI
- I soccorritori hanno lavorato con turni di 14-15 ore per portare la barella dal punto dove la speleologa era rimasta bloccata fino all'uscita, per un tragitto di 4 chilometri
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LE INDAGINI
- Piana non era da sola quando è caduta. Insieme a lei, dentro l'Abisso Bueno Fonteno, c'erano altri 10 speleologi. Adesso le forze dell'ordine dovranno ricostruire con precisione la dinamica di quanto successo, per verificare se Piana - e tutti gli altri - abbiano rispettato le norme in materia di sicurezza
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UN SOCCORRITORE: "CIRCOSTANZA SFORTUNATA"
- Uno dei soccorritori che ha partecipato alle operazioni, Federico Catania, ai microfoni di Rtl 102.5 ha però parlato "di una speleologa esperta, con tanta esperienza alle spalle, ed era correttamente attrezzata". Si sarebbe quindi trattato di "una circostanza sfortunata"
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L'INCIDENTE DELLO SCORSO ANNO
- Già lo scorso anno, Piana aveva avuto un incidente simile, sempre nella stessa grotta. Ai soccorritori avrebbe detto che non entrerà "mai più" in una grotta
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Un fermoimmagine del video del salvataggio del Soccorso alpino
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Un fermoimmagine del video del salvataggio del Soccorso alpino
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