Ottavia Piana, l'uscita della speleologa dalla grotta nella Bergamasca. VIDEO

Cronaca

Dopo 83 ore la speleologa 32enne è stata estratta dalla grotta Abisso Bueno Fonteno, nella Bergamasca, dove era intrappolata dalle 16 di sabato 14 dicembre. Dopo l'intervento dei soccorritori, la donna è stata trasferita immediatamente in elicottero presso l’ospedale di Bergamo

La speleologa Ottava Piana è stata portata fuori dalla grotta Abisso Bueno Fonteno, nella Bergamasca, dove era intrappolata dalle 16 di sabato 14 dicembre. Durante la notte, erano le 3 circa, i soccorritori sono riusciti finalmente ad estrarla viva, per poi trasferirla subito in elicottero presso l’ospedale di Bergamo. In tutto è rimasta nella grotta per 83 ore. Piana, 32 anni, ha riportato diversi traumi, tra cui alcuni alle vertebre e alle costole, oltre che fratture alle ossa facciali e ad un ginocchio. La speleologa era caduta di schiena da un'altezza di oltre cinque metri mentre esplorava un tratto ancora poco noto della cavità naturale, mentre stava risalendo una parete verticale bagnata dall’acqua.

 

(LE FOTO DELL'INTERVENTO DEI SOCCORRITORI

 

La testimonianza

"Abbiamo iniziato la giornata con una bella notizia: erano le 2:59 quando i nostri operatori hanno portato fuori dalla grotta la barella con la speleologa, rimasta bloccata dallo scorso sabato. È stato un intervento lungo e complesso, durato 75 ore di operazioni ininterrotte. Abbiamo avuto più di 159 operatori coinvolti, provenienti da 13 regioni differenti, e fortunatamente siamo riusciti ad anticipare un po' le tempistiche di uscita".  Questo, ai microfoni di Rtl 102.5, il racconto del salvataggio da parte di Federico Catania, uno dei soccorritori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che hanno estratto Ottavia Piana.  "Pensavamo che l'intervento sarebbe terminato domani mattina, ma l'ultimo tratto della grotta, grazie anche al lavoro svolto dagli operatori specializzati che noi definiamo 'disostruttori' si è rivelato più agevole del previsto", ha riferito Catania. "Anche la speleologa ha fatto la sua parte, dimostrando grande resistenza. In precedenza ci eravamo spesso fermati per delle pause sanitarie, per permetterle di riposare, ma nelle ultime ore ha saputo tenere duro. Grazie a uno sforzo collettivo, l'operazione si è conclusa positivamente", ha aggiunto.