Strage a Casteldaccia: 5 operai morti durante lavori alle fognature. Cosa sappiamo
Alcuni lavoratori sono rimasti intossicati nel Palermitano durante alcune operazioni di manutenzione: 5 sono deceduti mentre 4 sono sopravvissuti ma uno di loro è in gravi condizioni. La Procura di Termini Imerese ha aperto un'inchiesta. Comandante dei Vigili del Fuoco: "Non sono state prese precauzioni". Mattarella: "Ennesima e inaccettabile strage"
- Strage sul lavoro nel Palermitano dove alcuni operai sono rimasti intossicati durante alcune manutenzioni alla rete fognaria di Casteldaccia. Cinque di loro sono morti mentre altri quattro sono sopravvissuti: uno di loro è stato soccorso dai Vigili del Fuoco e trasportato nel reparto di Rianimazione all'ospedale Policlinico di Palermo con l’elisoccorso in gravi condizioni
- La squadrapersone era composta da alcuni operai dipendenti della ditta Quadrifoglio group srl di Partinico (Palermo) che lavorava su mandato della municipalizzata palermitana Amap che si occupa della gestione idrica in città e in alcuni comuni della provincia. Quattro vittime sono operai della Quadrifoglio, tra cui ci sarebbe anche il titolare della ditta; il quinto è un interinale dell'Amap
- Questi i nomi delle cinque vittime: Epifanio Alsazia, 71 anni, contitolare della ditta Quadrifoglio e originario di Partinico; Giuseppe Miraglia, 47 anni di San Cipirello (Palermo); Roberto Raneri, 51 anni di Alcamo (Trapani); Ignazio Giordano, di 59 anni di Partinico; e Giuseppe La Barbera, il lavoratore interinale dell'Amap
- Un operaio della società Quadrifoglio group è ricoverato in ospedale in terapia intensiva al Policlinico di Palermo: Domenico Viola, di 62 anni, di Partinico. Le sue condizioni sarebbero gravi. Gli altri tre sono Giovanni D'Aleo, Giuseppe Scavuzzo, 39 anni e Paolo Sciortino, 35 anni. Il primo è stato portato al pronto soccorso dell'ospedale Policlinico, gli altri due al pronto soccorso di Termini Imerese. Le loro condizioni non destano preoccupazioni
- Secondo quanto si apprende il gruppo era al lavoro in via Nazionale a Casteldaccia, un centro a pochi chilometri dal capoluogo, dove stava eseguendo alcuni lavori all'interno di una vasca di sollevamento delle acque reflue che si trova vicino a una cantina vinicola. Per il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Palermo Girolamo Bentivoglio Fiandra "se fossero state prese tutte le precauzioni del caso tutto questo non sarebbe successo"
- A dare l’allarme e chiamare i soccorsi sarebbe stato l’unico dipendente rimasto illeso. Varie ambulanze si sono recate sul posto. Poco dopo è arrivato il sindaco. Il comandante Bentivoglio ha confermato che a uccidere gli operai sono state esalazioni di idrogeno solforato e ha escluso che ci sia stato un crollo all'interno delle fognature
- Da una prima ricostruzione, i 5 operai sarebbero morti uno dietro l'altro calandosi in un tombino dell'impianto fognario. Dopo che il primo operaio è rimasto nel sottosuolo senza venir fuori, gli altri si sono calati per capire cosa stesse succedendo. Il settimo componente della squadra, non vedendo uscire i colleghi, ha dato l'allarme
- Il presidente di Amap Alessandro Di Martino ha spiegato che gli operai stavano lavorando alla pulizia dei pozzetti della rete fognaria "perchè ci era arrivata una segnalazione e una richiesta di intervento". Secondo quanto hanno accertato i soccorritori nessuna delle vittime indossava la mascherina di protezione. "È una cosa assurda - ha aggiunto Di Martino - L'odore era tale che non è comprensibile come non si siano protetti"
- Il segretario della Cgil siciliana Alfio Mannino aveva inizialmente prospettato anche l'ipotesi di un cedimento strutturale, smentita dalle successive indagini, mentre l'assessore regionale al Lavoro, Nuccia Albano aveva dichiarato: "ho visto i volti dei poveri operai, avevano un colore che da ex medico legale mi fa pensare a una intossicazione"
- Il direttore dei lavori e il responsabile della sicurezza, indicati dall'Amap, sono stati interrogati dalla polizia su disposizione della Procura di Termini Imerese che ha aperto un'inchiesta
- Nel pomeriggio sul luogo in cui sono morti i 5 operai sono arrivati alcuni parenti delle vittime. "Quella è la macchina di mio padre... è la sua", ha detto una donna in lacrime sorretta da una parente davanti all'auto ancora parcheggiata lungo la strada
- Intanto è stato indetto per domani, dalle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, e dalle sigle del settore chimici, acqua ed energia Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, uno sciopero generale di 4 ore, a inizio turno. È previsto un presidio davanti la Prefettura alle 9
- "Sconvolge la notizia degli operai coinvolti nel tragico incidente avvenuto a Casteldaccia, nel Palermitano. Alle famiglie delle vittime il mio profondo cordoglio, unitamente al sentimento di vicinanza verso il lavoratore che si trova attualmente nel reparto di Rianimazione all'ospedale Policlinico di Palermo. Sia fatta piena luce su questa tragedia", ha scritto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni su X
- Anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in visita a New York, ha espresso il suo cordoglio: "Auspico che sia fatta piena luce sulle dinamiche dell'incidente. Ma l'ennesima inaccettabile strage sul lavoro - a pochi giorni dall'1 maggio - deve riproporre con forza la necessità di un impegno comune che deve riguardare le forze sociali, gli imprenditori e le istituzioni preposte"