L'Italia torna al gelo, ecco dove scatta la proroga per l'accensione del riscaldamento
Cronaca
fotogallery
18 foto
©IPA/Fotogramma
L’aria fredda di matrice artica è già arrivata sul nostro Paese, causando un brusco calo delle temperature. Per questo diversi Comuni hanno emesso delle ordinanze per consentire ai cittadini di riavviare gli impianti, rispettando però precisi limiti di tempo e di gradi
1/18
©IPA/Fotogramma
- Dopo quel weekend di aprile che in alcune zona d’Italia ha portato temperature fino a 30 gradi, sul nostro Paese è tornato il freddo a causa di una circolazione depressionaria rilevata tra Europa e Mediterraneo, con aria fredda di matrice artica. Un brusco cambiamento che ha spinto diversi Comuni a prorogare l’accensione degli impianti di riscaldamento: ecco dove
2/18
©IPA/Fotogramma
- Brusco calo delle temperature, vento, pioggia e qualche debole nevicata in provincia di Alessandria. Il Comune, in un’ordinanza del 22 aprile, ricorda che “in caso di abbassamento delle temperature è possibile attivare, per un massimo di sette ore al giorno, gli impianti termici. Pertanto anche al di fuori del periodo previsto di accensione, gli impianti termici possono essere comunque attivati in presenza di situazioni climatiche che ne giustifichino l'esercizio”
3/18
©Ansa
- Una nota di Palazzo Civico ricorda che è possibile l'accensione in deroga degli impianti di riscaldamento fino a un massimo di 7 ore al giorno, tra le 5 e le 23. "L'accensione è discrezionale con l'obbligo di non superare i 19 gradi per gli edifici privati e i 18 per gli edifici industriali e assimiliabili". La Città ha disposto, a partire da oggi, la riaccensione degli impianti di riscaldamento per tutti gli istituti scolastici di proprietà comunale sul territorio cittadino. Riaccesi inoltre gli impianti di riscaldamento nelle case popolari
4/18
©IPA/Fotogramma
- A Sondrio la proroga è stabilita fino al 28 aprile. L’accensione degli impianti di riscaldamento è consentita per sei ore e mezza al giorno nella fascia oraria compresa dalle ore 05:00 alle ore 23:00, rispettando comunque l’obbligo di non superare i 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e i 19°C per tutti gli altri edifici
5/18
©IPA/Fotogramma
- Nel capoluogo lombardo, il Comune ha riattivato gli impianti di riscaldamento nelle scuole e nelle case di edilizia residenziale pubblica. Per l'edilizia scolastica, gli impianti sono stati accesi in tutti i nidi, nelle scuole dell'infanzia, primarie e secondarie. Per l'edilizia residenziale pubblica, il Comune ha dato mandato al gestore, MM spa, di riattivare i riscaldamenti nei modi e nei tempi previsti dalla normativa vigente fino a quando le temperature non torneranno a salire, come spiega Palazzo Marino
6/18
©IPA/Fotogramma
- Il sindaco di Genova ha stabilito la riaccensione facoltativa degli impianti di riscaldamento fino al 30 aprile per un un massimo di 6 ore giornaliere a regime normale oltre a sei ore a regime attenuato. Per regime normale si intende una temperatura di 17°C + 2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigiani e assimilabili, mentre per tutti gli altri edifici la temperatura prevista è di 19°C+2 di tolleranza. Per regime attenuato, invece, si intende una temperatura dell’ambiente di 16°C con un +2°C di tolleranza
7/18
©Ansa
- A La Spezia invece l’ordinanza di proroga accensione degli impianti di riscaldamento stabilisce un massimo di sei ore al giorno fino al 23 aprile compreso
8/18
©Ansa
- Anche Pordenone ha stabilito il posticipo dello spegnimento degli impianti di riscaldamento fino al 28 aprile compreso, per un massimo di 6 ore e 30 minuti al giorno in due sezioni, tra le 5 di mattina e le 23 di sera, in deroga a quanto stabilito dalla fascia climatica “E” a cui appartiene la città
10/18
©IPA/Fotogramma
- In Veneto il freddo ha fatto riaccendere i termosifoni in tante città, da Padova a Vicenza, fino a Treviso. I comuni hanno dato il via libera alla norma che consente di derogare, in presenza di forti peggioramenti meteo, al limite stagionale di utilizzo degli impianti di riscaldamento, permettendo la riaccensione per un periodo non superiore alle 7 ore giornaliere
11/18
©IPA/Fotogramma
- Il Comune di Bologna, tenuto conto delle attuali condizioni climatiche e delle possibili ripercussioni negative sulla salute delle fasce più deboli della cittadinanza, ha autorizzato la proroga dell'accensione degli impianti di riscaldamento di tutte le tipologie di edifici fino al 26 aprile compreso. I cittadini sono invitati a limitare l'accensione nelle ore più fredde, fino a un massimo di 6 ore giornaliere, e a non superare la temperatura di 19 gradi negli ambienti
12/18
©IPA/Fotogramma
- A Parma un’ordinanza del sindaco ha prorogato fino al 28 aprile l’accensione facoltativa degli impianti di riscaldamento, autorizzando il funzionamento degli stessi per un limite massimo di 6,5 ore giornaliere nella fascia oraria dalle ore 5.00 alle ore 23.00. Si invita la cittadinanza a limitare l’accensione nelle ore più fredde e si ricorda l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 17°C+2°C di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, e di 19°C +2°C di tolleranza per gli altri edifici
13/18
©Ansa
- Dopo Bologna e Parma anche altre città in Emilia-Romagna autorizzano l'accensione, in alcuni casi la riattivazione, dei sistemi di riscaldamento. Firmata l'ordinanza anche in riviera, dal Comune di Rimini dove fino al 29 si potranno riaccendere i termosifoni in tutte le categorie di edifici, per un massimo di sei ore e mezzo al giorno. Decisione analoga all'altro capo della regione, a Piacenza, fino al 24 aprile compreso per massimo sette ore al giorno
14/18
©IPA/Fotogramma
- Proroga fino al 24 aprile per Arezzo, sempre con un limite massimo di sei ore al giorno e l’obbligo di legge di non superare la temperatura di 17°C per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili e di 19 °C per tutti gli altri edifici
15/18
©IPA/Fotogramma
- Anche il sindaco di Siena Nicoletta Fabio ha firmato un’ordinanza per la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento fino a tutto il 30 aprile. Fissato un massimo di sei ore al giorno, liberamente articolabili nell’arco della giornata e nel rispetto dei valori massimi. A Livorno riscaldamenti accesi fino al 30 aprile compreso, per un massimo di 6 ore al giorno tra le 5 e le 23
16/18
©IPA/Fotogramma
- Sei ore giornaliere, comprese fra le 5 e le 23, anche per la città di Perugia, che fissa la proroga fino al 29 aprile compreso
17/18
©IPA/Fotogramma
- A causa del perdurare delle temperature rigide, al di sotto della media stagionale, e delle condizioni meteorologiche, il Comune dell'Aquila ha emesso un'ordinanza a firma del sindaco, Pierluigi Biondi, con cui viene disposta la proroga dell'accensione degli impianti di riscaldamento fino al prossimo 29 aprile negli edifici pubblici e privati di tutto il territorio comunale
18/18
©IPA/Fotogramma
- A Nuoro il sindaco Andrea Soddu ha emesso un'ordinanza che autorizza la proroga fino al 30 aprile dei termini per l'accensione degli impianti di riscaldamento, nel limite delle sei ore giornaliere