L'iniziativa è stata organizzata dalla Uil in piazza del Popolo. Il numero dei feretri rappresenta quello delle vittime che ogni anno muoiono mentre lavorano. Presente anche il segretario generale Bombardieri, che incalza il governo: "Non possiamo perdere tempo nella propaganda, agire subito"
- Mille bare sono state posizionate in Piazza del Popolo, a Roma, per simboleggiare il numero di vittime sul lavoro che ogni anno si contano in Italia. L'iniziativa è stata organizzata dalla Uil per denunciare il tragico fenomeno e dire "basta morti"
- L'obiettivo è attirare l'attenzione generale e commemorare coloro che non fanno più ritorno alle proprie case dopo essere andati a lavorare, ricordando che queste morti non devono essere considerate inevitabili
- Con questa iniziativa la Uil chiede alla politica e al governo di adottare tutte le misure necessarie per rafforzare la prevenzione, investire in sicurezza e punire severamente i trasgressori
- L'iniziativa è stata organizzata in occasione della festa del papà, per ricordare quei genitori, padri, madri, figlie e figli che hanno perso la vita sul luogo di lavoro. Presente in Piazza del Popolo il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri (nella foto, al centro, insieme allo scrittore Stefano Massini)
- "È un bollettino di guerra inaccettabile. Oggi vogliamo richiamare le coscienze di tutti, l'attenzione dell'opinione pubblica e dei media per un dramma che colpisce tante famiglie. Abbiamo bisogno di sensibilizzare le coscienze, di non dimenticare, di costringere la politica e il governo a fare cose subito", ha sottolineato il segretario generale della Uil Bombardieri
- "Oggi vogliamo richiamare l'attenzione di tutti su queste vite che abbiamo perso, vite di persone che andavano a lavorare, di chi cercava di portare lo stipendio a casa per mantenere una famiglia. Lo abbiamo fatto volutamente nella giornata della festa della papà, sono tanti papà e tante mamme che non sono tornati a casa perché andavano a lavorare", ha affermato Bombardieri
- "Dobbiamo considerare la perdita di una sola vita umana inaccettabile. Non possiamo perdere tempo nelle discussioni, nella propaganda: bisogna fare cose concrete subito. Debellare questa tragedia", ha aggiunto il segretario generale Uil, mettendo al centro il valore della vita. "Nessun profitto può giustificare la perdita di una vita umana: dobbiamo dirlo forte - ha ripetuto - , i soldi non valgono la vita umana e dobbiamo rispettare la dignità del lavoro"
- Poi Bombardieri ha spiegato: "Abbiamo indetto insieme alla Cgil un percorso di mobilitazione in linea con le piattaforme che abbiamo presentato da tanto tempo sulla sicurezza" sul lavoro
- Bombardieri ha anche colto l'occasione per rilanciare l'appuntamento di venerdì 22 marzo alla Leopolda a Firenze: "Abbiamo la necessità di incontrarci con i nostri rappresentanti per la sicurezza e di rifare il punto, vedere rispetto alle piattaforme cosa è successo e rilanciare anche iniziative di mobilitazione e di sciopero"
- "Non vogliamo arrenderci sulla sicurezza: ce lo chiedono i nostri lavoratori, le famiglie che hanno perso i propri cari", ha concluso il leader della Uil