Giovanna Pedretti, autopsia: morta annegata. Chiesti a Google accertamenti su recensione

Cronaca

L'esame è stato condotto dall'Istituto di Medicina legale di Pavia. In base ai primi risultati, il decesso è avvenuto per annegamento e le ferite da arma da taglio riscontrate su polsi, un braccio, una gamba e il collo sono ritenute superficiali. Intanto i carabinieri cercano di risalire all'identità del computer o dello smartphone dal quale sarebbe partito il post contro gay e disabili

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All'Istituto di Medicina legale di Pavia è stata effettuata l'autopsia sul corpo di Giovanna Pedretti, la ristoratrice passata in poche ore dalle lodi per la risposta alla recensione contro gay e disabili alle accuse social di aver inventato tutto per farsi pubblicità. Secondo le prime informazioni, la donna è morta per annegamento e le ferite da arma da taglio riscontrate su polsi, un braccio, una gamba e il collo sono ritenute superficiali. La 59enne, titolare della pizzeria "Le Vignole" di Sant'Angelo Lodigiano, è stata ritrovata morta nel fiume Lambro domenica 14 gennaio. La procura di Lodi, al momento, indaga contro ignoti per istigazione al suicidio, un'ipotesi che consente gli approfondimenti e gli accertamenti tecnici necessari.

Giovanna Pedretti e la recensione delle polemiche
Giovanna Pedretti e la recensione delle polemiche - ©IPA/Fotogramma

Accertamenti sulla recensione

I carabinieri, intanto, indagano per risalire all'identità del computer o dello smartphone dal quale sarebbe partita la recensione online di un cliente della pizzeria, che si sarebbe lamentato per aver mangiato nel locale con a fianco due persone gay e un ragazzo disabile. La questione della veridicità della recensione era stata sollevata sui social. I militari hanno chiesto a Google una risposta per chiarire ogni dubbio, anche perché Pedretti non ha lasciato biglietti d'addio. I carabinieri, in una nota, hanno spiegato che sabato 13 gennaio hanno convocato in caserma la signora Pedretti con riferimento ad una recensione pubblicata su Google, e poi rimossa, da un anonimo cliente del suo ristorante. La donna è stata sentita nel pomeriggio dello stesso giorno come persona informata sui fatti, quale potenziale vittima dell’intera vicenda. Il colloquio è durato pochi minuti nei quali ha confermato il contenuto della recensione, ma non era in grado di fornire ulteriori dettagli sull’identità del cliente. Nella mattinata di domenica 14 gennaio è stata rinvenuta priva di vita.

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Le ore prima della morte

Le indagini proseguono anche per chiarire quanto è avvenuto domenica mattina, quando la donna - dopo essere uscita di casa in auto all'alba - si sarebbe tagliata le vene dei polsi per poi gettarsi nelle acque del Lambro. Sulla pista del suicidio, infatti, non sembrano esserci più dubbi. La vettura di Pedretti è stata ritrovata parcheggiata non lontano dal corso d'acqua.

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Selvaggia Lucarelli "lascia" X

Intanto, dopo gli attacchi e le minacce ricevute per il caso Pedretti, Selvaggia Lucarelli ha smesso momentaneamente di usare X (l'ex Twitter). Nelle ore successive alla tragedia, l'opinionista era stata bersagliata da critiche e minacce di morte da parte di alcuni utenti indirizzate a lei e al suo compagno, il food blogger Lorenzo Biagiarelli, che avevano messo in dubbio l'autenticità della recensione condivisa da Pedretti. "So dove abiti, guardati le spalle perché hai le ore contate. Ti accoltello quando meno te lo aspetti. Non è uno scherzo", si legge in uno dei messaggi arrivati a Lucarelli, da lei stessa pubblicati sulle sue storie di Instagram. "Di questa signora morta non importa nulla a nessuno - ha scritto l'opinionista -. Ognuno la sta usando per banchettare alla sua tavola. La politica. I colleghi a cui stavo poco simpatica. I giornali stessi".

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