Naufragio Bayesian, ipotesi vetro rotto tra le cause dell'affondamento dello yacht

Cronaca

La novità emerge grazie alle riprese dei sub al lavoro per il recupero del relitto: la pressione idrostatica esercitata sulla finestra crepata spiegherebbe l’ingresso di acqua nella sala delle macchine. La tempesta della notte del 19 agosto, dunque, potrebbe essere solo una concausa della tragedia. Ancora ferme le operazioni per riportare in superficie lo yacht dopo la morte di uno dei sub al lavoro

ascolta articolo

Potrebbe esserci un vetro rotto dietro il mistero del naufragio del Bayesian, lo scorso 19 agosto. Tra le indagini che non si sono mai fermate, l'inizio dei lavori per il recupero del relitto e la morte di uno dei sub durante le operazioni, emerge ora una nuova ipotesi che potrebbe spiegare cosa è successo quella notte, nella quale persero la vita sette persone. Come rivela il Corriere della Sera, il problema che ha causato l’affondamento del super yacht potrebbe essere precedente alla tempesta: un video girato dai sub durante i sopralluoghi attorno al relitto mostra il vetro rotto della finestra antisfondamento che separa la sala macchine dalla control room. Questo guasto potrebbe aver causato l’ingresso dell’acqua in uno dei compartimenti del veliero, forse quello dove c’è anche la sala macchine o quello adiacente di poppa.

L’ipotesi

Il vetro in questione non è completamente rotto ma è crepato a ragnatela oltre che deformato con una bombatura verso la control room del veliero. Per gli esperti, questo potrebbe significare che il mare è riuscito a entrare nella sala macchine: sarebbe quindi questa la prima causa dell’affondamento del Bayesian e la tempesta sopraggiunta quella notte sarebbe solo una concausa della tragedia. Si tratta di pressione idrostatica e l’ipotesi spiegherebbe come l’acqua sia arrivata nella sala macchine nonostante la porta stagna dalla control room sia stata trovata chiusa. Da questo nuovo punto fermo proseguiranno le indagini dei pm di Termini Imerese Concetta Federico e Raffaele Cammarano, insieme al loro consulente, l’ingegnere navale Alessandro Biriaco, e alla Guardia Costiera.

su insider

Bayesian, la verità nello scafo: le tappe per il recupero

Le vittime

Il naufragio del Bayesian, intanto, a quasi nove mesi dall’affondamento, continua a provocare vittime. La notte del 19 agosto morirono sette delle 22 persone a bordo: sei passeggeri (tra cui il magnate britannico e proprietario dell’imbarcazione Mike Lynch) e un membro dell'equipaggio. L’ultima vittima è l'olandese Robcornelis Maria Huijben Uiben, 39 anni, sub specializzato che ha perso la vita il 9 maggio mentre era impegnato nelle operazioni di recupero del relitto. Le cause sono ancora da chiarire ma, stando alle prime ricostruzioni, ci sarebbe stata un'esplosione determinata dalla formazione di bolle di idrogeno e dall'azione della fiamma ossidrica. I lavori, iniziati da meno di una settimana, sono stati interrotti. 

La Procura di Termini Imerese ha disposto il sequestro dell'area dove è avvenuto l'incidente che ha provocato il decesso di Robcornelis Maria Huijben Uiben di 39 anni che stava lavorando per riportare a galla lo yacht del magnate inglese Myke Lynch, 10 maggio 2025. Ansa/Ignazio Marchese

Leggi anche

Bayesian, lavori sospesi per morte sub: incidente con fiamma ossidrica

Cronaca: i più letti