Bayesian, la verità nello scafo: le tappe per il recupero

Il conto alla rovescia per riportare a galla il relitto del Bayesian è iniziato. Il 28 aprile, infatti, prenderanno via ufficialmente le operazioni per riportare a galla il veliero che si inabissò a largo di Porticello nel palermitano, la notte del 19 agosto durante una tempesta improvvisa. Sette le vittima dell’affondamento. Tra loro il magnate britannico della cyber security Mike Lynch e la figlia. La procura di Termini Imerese, guidata da Ambrogio Cartosio, ha avviato una inchiesta con l’ipotesi di reato di naufragio colposo ed omicidio colposo a carico di tre persone. Il comandante del Bayesian e due componenti dell’equipaggio. L’ipotesi è quella dell’errore umano. Due paratie del veliero che, lasciate per errore aperte, avrebbero consentito all’acqua di entrare nello scafo e di farlo affondare. Ma questa, appunto, resta solo una ipotesi. Qualche certezza in più potrebbe e dovrebbe arrivare quando lo scafo sarà riportato a galla ed ispezionato dai periti nominati dalla procura termitana e da quelli nominati dagli indagati. Ma i tempi del recupero non sono ancora certi. La prima cosa che i sommozzatori incaricati del recupero dovranno fare è tagliare l’albero lungo 74 metri e realizzato in alluminio. Soltanto dopo aver effettuato questa operazione, infatti, sarà possibile imbracare lo scafo e iniziare le operazioni per portarlo in superficie. Per farlo in sicurezza, nei giorni immediatamente successivi alla Pasqua, inizierà il lavoro dei vigili del fuoco che dovranno recintare l’area marina delle operazioni con i galleggianti e le paratie pronte a bloccare la fuoriuscita di liquidi e carburante dal Bayesian. I serbatoi, infatti, non sono stati svuotati e lo scafo sarà riportato a galla con la nafta ancora a bordo. Per effettuare il recupero si attende l’arrivo, dal porto olandese di Rotterdam, della chiatta che sarà la base delle operazioni. Si tratta della Hebo Lift, dotata di una gru capace di sollevare il Bayesian dal fondo del mare di Porticello. Il veliero, dal momento del suo inabissamento, ha dato vita ad innumerevoli storie. Il relitto, infatti, potrebbe custodire al suo interno due hard disk di Mike Lynch. Due supporti informatici, dice chi conosceva bene il magnate, dai quali non si separava mai e che potrebbero contenere importantissimi documenti. Durante le ispezioni nello scafo effettuiate dai vigili del fuoco e dai sommozzatori della marina Militare, però nessuno oggetto del genere sarebbe mai stato riportato a galla e consegnato alle autorità che stanno indagando. Il ripescaggio del relitto del Bayesian sta, inevitabilmente come sempre accade in questi casi, suscitando la curiosità non solo dei media e dei giornalisti internazionali che hanno già prenotato hotel nella zona per poter assistere al recupero, ma anche di tanti curiosi che hanno deciso di essere presenti. Porticello e Santa Flavia, infatti, in concomitanza delle vacanze di Pasqua, registrano un incremento considerevole di prenotazioni anomalo rispetto allo stesso periodo vacanziero dello scorso anno. E l’aumento della presenza, senza dubbio, da attribuire alla questione relativa al Bayesian e a tutto quello che potrebbe riportare a galla. In prima fila tantissimi subacquei che, già dai primi giorni, avevano espresso la volontà di potersi immergere per vedere da vicino lo scafo. Operazione ovviamente vietata dal momento che c’è una indagine in corso e che il relitto viene controllato dalla guardia costiera dal giorno del suo inabissamento. Curiosità a parte, il recupero del Bayesian dovrà raccontare quello che è successo la sera del 19 agosto del 2024 e stabilire se si sia trattato di un errore umano come sostiene la procura di Termini Imerese, o di una tragica fatalità. Una volta riportato a gallo, il relitto sarà trasferito al porto termitano. Verrà analizzato e tutto ciò che si troverà al suo interno verrà sequestrato e repertato. Poi la palla passerà ai periti.

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