Caso Pozzolo, dallo sparo a Capodanno all'accusa di lesioni colpose: cosa è successo
Durante i festeggiamenti per l'ultimo dell'anno, alla festa alla Pro loco di Rosazza - a cui aveva partecipato anche il sottosegretario alla Giustizia Delmastro - un uomo (Luca Campana, elettricista di 31 anni) è rimasto ferito da un colpo partito dalla pistola del parlamentare di FdI, ora indagato dalla Procura di Biella. Lui assicura di non essere il responsabile. Un testimone lo contraddice. L'avvocato del ferito: "Non ha mai toccato l'arma"
- Il deputato di Fratelli d’Italia Emanuele Pozzolo (in foto) è indagato per lesioni aggravate: la notte di Capodanno, durante una festa nei locali della Pro loco a Rosazza (Biella), da una pistola a lui intestata è partito il colpo che ha ferito il genero di un uomo della scorta del sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Pozzolo sostiene di non essere stato lui a sparare. Secondo alcune indiscrezioni, dentro FdI si starebbe discutendo della sua possibile sospensione dal partito. Ecco cosa è successo
- Secondo quanto ricostruito, il colpo è partito da una mini-pistola, una North american arms LR22 che Pozzolo deteneva regolarmente. La stava mostrando ad alcuni presenti alle celebrazioni di fine anno, dove era arrivato dopo aver già festeggiato a casa sua. L’arma è stata poi sequestrata insieme alle munizioni
- L’uomo colpito (Luca Campana, elettricista di 31 anni) è stato portato subito all’ospedale di Ponderano. Le ferite riportate alla gamba non erano gravi ed è stato dimesso già nel corso di lunedì 1° gennaio, con prognosi di 10 giorni. Adesso si sposta con le stampelle. Su un'eventuale querela, il suo avvocato fa sapere che "prenderà una decisione su cosa fare quando si sarà ripreso". Campana "è ancora sotto choc per quanto successo. Sta meglio, ma il dolore alla gamba si fa ancora sentire"
- La festa era stata organizzata dalla sindaca di Rosazza, Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario alla Giustizia, che ha però fatto di sapere di non aver nemmeno visto l'arma e di essere già “andata via” quando si è verificato l’incidente. A Sky TG24 ha definito “incredibile” quanto successo. In tutto ci sarebbero state una trentina di persone
- Intanto, in un’intervista al Corriere della Sera, Delmastro ha spiegato che quando sono partiti i colpi "era l'una passata, la festa era finita” e che lui era uscito per caricare la macchina. “Ero a 300 metri di distanza, nel piazzale. Quando sono rientrato ho sentito la moglie del mio agente urlare. Poi mi hanno raccontato che era partito un colpo di pistola", racconta
- In un primo momento Pozzolo si sarebbe rifiutato di sottoporsi al test delle polveri da sparo, invocando l’immunità parlamentare: l’art. 68 della Costituzione prevede che l’autorità giudiziaria debba chiedere alla Camera o al Senato una specifica autorizzazione a procedere per portare avanti indagini o atti di ispezione su un membro del Parlamento, a meno che questo “sia colto nell'atto di commettere un delitto per il quale è previsto l'arresto obbligatorio in flagranza” o in esecuzione di una sentenza irrevocabile di condanna
- Poi è emerso come su Pozzolo sia stato effettuato il test nella mattina del 1° gennaio: si è di nuovo appellato all'immunità, ma solo per il sequestro degli abiti. Secondo il verbale redatto dalle forze dell'ordine il primo gennaio "sussistendo il pericolo di dispersione, alterazione o modifica delle indagini", alle 7.25 si è proceduto al prelievo di eventuali residui derivanti dall'esplosione dell'arma da fuoco. Lo stub è stato effettuato su entrambe le mani, sul giubbotto, il pile e i jeans che indossava. In foto: immagine d'archivio
- La Prefettura di Biella ha comunque deciso che si procederà con la revoca del porto d'armi per la difesa personale rilasciato al deputato. Oltre che per lesioni colpose, si indaga per “accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi". La Procura biellese ha poi avviato la procedura per ritirare altre sei armi in possesso di Pozzolo, conservate nella sua casa a Vercelli. Il deputato potrà presentare le sue controdeduzioni entro una settimana
- Pozzolo "era molto allegro e stava mostrando la pistola tenendola nel palmo della mano", ha detto un testimone presente alla festa, che vuole restare anonimo e che è già stato sentito dai carabinieri. "La pistola era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino", ha aggiunto. Lo sparo "si è sentito all'improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l'arma, visto peraltro che c'erano anche dei bambini". In foto: Rosazza
- L’avvocato dell'uomo ferito smentisce a Sky TG24 la versione dei fatti per cui il suo assistito avrebbe toccato l’arma. “Ho letto che una versione resa da Pozzolo che avrebbe recuperato dal pavimento l’arma mentre gli sarebbe caduta dalla tasca e si sarebbe sparato”. Non sarebbe "assolutamente" vero. Si sta quindi pensando di sporgere querela? “Valuteremo nei prossimi giorni, quando ci incontreremo personalmente”
- Durissime le opposizioni. Se per il leader di Azione Carlo Calenda bisogna "rivedere tutte le autorizzazioni per il porto d'armi e ridurle drasticamente", i toni sono più duri dai Cinque Stelle: i componenti delle Commissioni Giustizia di Camera e Senato chiedono che "la presidente Meloni prenda immediatamente una posizione netta, magari provvedendo ad espellere Pozzolo dal partito di Fratelli d'Italia e pretendendone le dimissioni da Parlamentare"
- "Questi incapaci sono un pericolo per la sicurezza di quelli che hanno intorno, figurarsi per quella nazionale", ha detto la leader dem Elly Schlein. "Questa destra ha la convinzione dell'impunità e dimostra una certa allergia alle regole democratiche e più in generale alla cultura istituzionale" è invece il commento di Nicola Fratoianni di SI. Fratelli d'Italia parla di "fatto di cronaca" e definisce "assurdo il tentativo di trasformare quanto accaduto in un caso politico per attaccare" il partito