Pozzolo (FdI) indagato per lesioni aggravate, da sua arma partito colpo che ha ferito uomo

Cronaca
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Un proiettile partito dalla pistola del deputato Emanuele Pozzolo ha ferito a una gamba il genero di un uomo della scorta di Delmastro durante una festa nel Biellese per Capodanno. Partecipava anche il sottosegretario, che commenta: "Sono allibito”. Pozzolo sostiene di non essere stato lui a sparare e parla di un colpo accidentale: dopo un primo rifiuto, si è sottoposto al test dello stub. Verso revoca porto d’armi. Schlein: “Meloni chiarisca". FdI: "Assurdo trasformare incidente in caso politico"

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Emanuele Pozzolo (CHI È), il deputato di Fratelli d'Italia dalla cui pistola è partito un colpo che ha ferito un uomo durante una festa di Capodanno nel Biellese, è indagato per lesioni aggravate. La procura di Biella ha aperto un fascicolo nei confronti del parlamentare: anche se Pozzolo sostiene di non essere stato lui a sparare, il colpo è partito dalla sua arma e quindi la mossa della Procura è un atto dovuto per poter compiere tutte le indagini. Alla festa a Rosazza partecipava anche il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Il ferito (a una gamba in maniera non grave) è un 31enne, genero di un uomo della scorta del sottosegretario: è stato portato subito in ambulanza all'ospedale di Ponderano, da dove è stato dimesso nel corso della giornata di lunedì. Pozzolo ha parlato di un colpo partito accidentalmente dalla sua pistola, detenuta regolarmente, ma ha detto di non essere stato lui a sparare: il deputato, in un primo momento, ha fatto ricorso all'immunità parlamentare rifiutando di sottoporsi al test dello stub, vestiti compresi, per verificare se addosso avesse tracce di polvere da sparo; intorno alle 7.30 di mattina, poi, ha accettato di sottoporsi al test sia sulle mani sia sugli indumenti e l'immunità parlamentare è stata richiamata solo per opporsi al sequestro degli abiti. La procura di Biella, di concerto con i carabinieri, ha subito avviato gli accertamenti. La Prefettura procederà con la revoca del porto d'armi per la difesa personale rilasciato a Pozzolo, mentre la mini-pistola è stata già sequestrata. Intanto, il caso diventa anche politico: dalle opposizioni si alza la richiesta di chiarimenti immediati e di provvedimenti alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

Delmastro: “Sono allibito”

Intervistato da Repubblica, il sottosegretario Delmastro si dice arrabbiato: “Ho passato una giornata terribile, che non riuscirò più a smaltire, mi sento veramente sfortunato”. Ha spiegato di non essere l’organizzatore della festa, a cui partecipavano una trentina di persone: “Anche il deputato Pozzolo ha una casa in quella zona. È passato, ha riconosciuto le macchine della mia scorta e ha intuito che potevamo essere lì, mi ha chiesto se più tardi poteva passare per un brindisi e io ovviamente gli ho detto di sì. È arrivato verso mezzanotte e mezza, non ha fatto il brindisi con noi. Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Ero uscito. Ritorno indietro per prendere le altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida “un botto... un botto”. Mi si gela il sangue e cerco di capire. La mia scorta voleva che andassi via subito, ma io ho detto che volevo sapere cosa fosse successo al ragazzo e sincerarmi della sua situazione, perché non ero presente quando è accaduto”. Delmastro si dice “basito. Gli ho detto di venire, ma mai avrei immaginato che portasse una pistola. Se l’avessi immaginato gli avrei detto di non venire. Nessuno della mia famiglia ha mai avuto un’arma perché io ho il terrore delle armi”. Francesca Delmastro, sindaca di Rosazza e sorella del sottosegretario, a Sky TG24 ha detto: “Sono basita, senza parole, per me è un fatto assolutamente incredibile. Non potevo minimamente immaginare una cosa del genere. Sono andata via prima e non so nulla di cosa sia accaduto, Andrea mi ha detto che al momento del fatto stava caricando la macchina” (VIDEO).

Le indagini

Solo dopo aver letto l'informativa che i carabinieri del comando provinciale di Biella stanno completando e che sarà inoltrata in giornata, la procuratrice Teresa Angela Camelio deciderà quale impostazione dare all'indagine aperta. I carabinieri già nella notte di San Silvestro e poi per tutta la giornata di ieri hanno raccolto le testimonianze dei presenti. A partire da quella di Pozzolo che ha confermato che a sparare è stata la sua pistola ma ha affermato di non essere stato lui a premere il grilletto. È già stato stato ascoltato dai carabinieri subito dopo il fatto per diverse ore. "La procura - si legge in una nota - ha proceduto come atto dovuto all'iscrizione nel registro degli indagati del deputato Emanuele Pozzolo, configurando le incolpazioni provvisorie di lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi". Ora si attendono gli esiti degli accertamenti tecnici per proseguire l'indagine. Intanto, a quanto si apprende, la prefettura di Biella procederà ai fini dell'applicazione del divieto di detenzione di armi a carico del deputato. Si tratta di un procedimento formale: la prefettura deve raccogliere tutte le comunicazioni che stanno pervenendo sulla vicenda e poi procederà per l'applicazione dell'articolo 39 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, che attribuisce al prefetto la facoltà di vietare la detenzione di armi. Intanto i carabinieri hanno sequestrato tutte le armi in possesso del deputato.

Andrea Delmastro Delle Vedove ed Emanuele Pozzolo

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La ricostruzione

Da una prima ricostruzione risulta che il colpo è partito da una mini-pistola, una North american arms LR22 regolarmente detenuta, che Pozzolo stava mostrando ad alcuni presenti. "Confermo che il colpo è partito accidentalmente ma non sono stato io a sparare", ha detto il deputato. L'episodio ha avuto come cornice Rosazza, un paese dell'Alta Valle Cervo. La sindaca del paese è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario. Per la festa, cui era presente anche il componente del governo insieme al suo seguito, erano stati presi in affitto i locali della Pro Loco. Emanuele Pozzolo, 38 anni, è originario di Vercelli. Anche lui aveva trascorso la serata a Rosazza, ma aveva atteso il Capodanno nella casa di famiglia, ed era passato per un saluto a notte inoltrata, quando ormai la festa era alle battute conclusive. Da quel che risulta, aveva con sé un mini-revolver che ha deciso di mostrare alle persone con cui si stava intrattenendo. L'arma passa di mano in mano e ad un certo punto è partito un colpo che ha raggiunto la gamba di uno dei presenti, il compagno della figlia di un agente della scorta assegnata a Delmastro. Il giovane non è in gravi condizioni ma al momento può spostarsi solo con l'aiuto di stampelle. Il proiettile gli si era conficcato nella coscia e i medici glielo hanno dovuto estrarre dalla parte posteriore, poco al di sotto di un gluteo.

La testimonianza

"Era molto allegro e stava mostrando la pistola tenendola nel palmo della mano", ha raccontato un testimone, presente alla festa di Capodanno, riguardo al comportamento di Pozzolo. L'uomo è già stato sentito dai carabinieri. "La pistola era molto piccola e stava tutta nel palmo della mano. Sembrava quasi un accendino", ha aggiunto il testimone, spiegando che lo sparo "si è sentito all'improvviso e non abbiamo avuto nemmeno il tempo di chiedere di riporre l'arma, visto peraltro che c'erano anche dei bambini". Secondo le testimonianze rese ai carabinieri, subito dopo lo sparo sono intervenuti due degli agenti della scorta del sottosegretario Delmastro, che hanno prestato i primi soccorsi al ferito, un elettricista di 31 anni, e hanno messo l'arma in sicurezza.

Le polemiche

Sull'incidente di Rosazza fioccano i commenti dei politici di opposizione. E la segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca: "Questi incapaci sono un pericolo per la sicurezza di quelli che hanno intorno, figurarsi per quella nazionale. Giorgia Meloni chiarisca subito quali provvedimenti intende prendere nei confronti del deputato Pozzolo di Fratelli d'Italia che va alle feste con la pistola carica in tasca, che finisce per ferire una persona". "Ci mancava pure il parlamentare pistolero", è il commento del M5s, chiedendo che "si faccia subito chiarezza su quanto accaduto a Rosazza e sul ferimento di una persona con un colpo partito dalla pistola di un deputato di FdI". Ironico Matteo Renzi: "Mentre gli italiani giocano a Risiko il gruppo dirigente di Fratelli d'Italia spara", scrive sui social il leader di Iv, che poi si chiede "che ci fanno gli agenti della scorta al cenone? E i parenti degli agenti della scorta? E soprattutto: ma perché portare le pistole alla festa di capodanno in presenza di deputati e di membri del governo?". Per Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana) "sembra un film di terz'ordine e invece è la realtà, dice. Di fronte a queste polemiche, Fratelli d'Italia affida la propria risposta ad una nota dell'ufficio stampa: l'episodio "non ha alcuna rilevanza politica" ma è un "fatto di cronaca sul quale le autorità competenti faranno le dovute verifiche per accertare le responsabilità. Qualora dovessero emergere comportamenti irregolari o inadeguati da parte di Pozzolo - assicura Fratelli d'Italia - saranno presi gli opportuni provvedimenti anche da parte del partito". Ma è "assurdo - per il partito della presidente del consiglio - il tentativo di trasformare quanto accaduto in un caso politico per attaccare Fratelli d'Italia".

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