Natale, compiti a casa delle vacanze: i consigli su come organizzarsi al meglio
Cronaca
fotogallery
10 foto
Un piano di lavoro con un timing che preveda una programmazione condivisa genitori-figli e che indichi un numero di ore da dedicare solamente ai compiti. La gestione delle pause ogni 20-40 minuti a seconda dell'età e i momenti di condivisione famigliare legata proprio a quanto richiesto dagli insegnanti per i compiti. Questi alcuni dei suggerimenti della pedagogista Federica Ciccanti per gestire al meglio il periodo della pausa dalla scuola durante le feste natalizie
1/10
©Ansa
- Natale tempo di vacanze ma anche di compiti a casa da svolgere durante il periodo di pausa della scuola. Come gestire questo periodo al meglio? Ecco 5 consigli secondo Federica Ciccanti, pedagogista clinico, mediatrice familiare e autrice del testo “Regole facili. Genitori felici (e figli anche)”
2/10
©IPA/Fotogramma
- "I compiti dovrebbero avere lo scopo di avvicinare i bambini alla scuola e di mantenere vivo l'interesse verso di essa. Dovrebbero essere il momento privilegiato in cui il bambino, o la bambina, colma la curiosità alimentata già dai contenuti appresi in classe durante le ore di docenza, e sarebbe utile se venissero svolti in piccoli gruppi", ha spiegato l’esperta
3/10
©IPA/Fotogramma
- Tra le possibilità, anche quella dell'utilizzo dell’intelligenza artificiale. "Il rischio però è che non si verifichino le fonti e che venga usata dai più piccoli, presto e male". Per questo motivo, suggerisce, "serve una giusta misura nel dare i compiti per casa ai bambini, che non sia un sovraccarico e motivo di noia per nessuno"
4/10
©Getty
- Ma ecco, dunque, i consigli per organizzare al meglio i compiti durante le vacanze di Natale. Innanzitutto, sarebbe importante mettere a punto “un piano di lavoro con un timing di realizzazione del progetto compiti", suggerisce Ciccanti.
5/10
©Getty
- Come fare? “Diario alla mano, o calendario digitale se lo si preferisce, e si iniziano a contare i giorni che mancano al rientro a scuola, escludendo i sabati e le domeniche oltreché i giorni festivi. Si contano le pagine che si devono studiare, gli esercizi da fare e si inizia una programmazione decidendo in modo condiviso - genitori e figli - di dedicare un numero di ore dove la concentrazione e l'energia saranno dedicate solo ai compiti”
6/10
©Ansa
- Non solo perché “al tempo stimato se ne aggiunge un 20% in più, perché un imprevisto o una difficoltà può sempre capitare. Questo sarà un allenamento per programmare meglio le attività quando i bambini diventeranno adulti"
7/10
©Getty
- Altro consiglio: è importante "avere chiaro a cosa servono i compiti, per non percepirli come un obbligo”. Gli stessi, secondo l’esperta, “andrebbero presentati come se fossero dei quiz o degli indovinelli, in modo da non annoiare. Le materie di studio vanno alternate durante i pomeriggi dedicati nel piano di svolgimento e vanno previste anche delle pause dove i bambini possono distrarsi”. Inoltre, è “importante idratarsi bevendo acqua, concedersi una chiacchierata su qualcosa che a loro piace".
8/10
©Getty
- Tra i suggerimenti, quello di "trovare momenti di condivisione familiare. Si può andare a vedere una mostra, o a visitare un luogo che parli di quanto i bambini hanno fatto a scuola e di quanto è stato loro assegnato per casa”. Ma se ne può anche “parlare a tavola, o nei momenti di relax sul divano, anziché utilizzare smartphone o tenere la tv accesa”
9/10
©Getty
- Quindi, come detto, in caso di utilizzo dell’IA, serve "verificare dati e notizie perché l’intelligenza artificiale sarà sempre più presente nella nostra vita, ma bisogna fare attenzione a quanto ne emerge dall'uso, senza mai idealizzarla o al contrario demonizzarla”. Essa, sottolinea l’esperta, “non è la risolutrice dei problemi, è uno strumento educativo, una applicazione che può facilitarci la vita".
10/10
©Getty
- In ultimo, sarebbe necessario “fare una pausa ogni 20-40 minuti, a seconda dell'età” magari “sgranchendosi le gambe o facendo una piccola passeggiata”. Questo perché “è nelle pause, e durante il sonno, che le informazioni si consolidano nella nostra mente. Senza il giusto tempo di riposo, quindi, i concetti appresi non si sedimentano in modo efficiente”