Meloni-Giambruno, quali saranno i risvolti politici (e professionali) dopo la rottura
Alcuni giorni fa la premier ha ufficializzato la fine della relazione con il compagno dopo la diffusione di alcuni fuorionda sessisti. Meloni non ha partecipato in presenza all’evento di FdI per un anno di governo, è rimasta a casa con la figlia. Giambruno è in attesa della decisione di Mediaset sul futuro. Intanto è stato segnalato dal Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale
- Continua a fare discutere la fine della relazione tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno ufficializzata dopo la diffusione di alcuni fuorionda sessisti del giornalista diffusi dalla trasmissione Striscia la notizia. La premier sta andando avanti nella sua agenda politica mentre il suo ormai ex compagno è in attesa di capire quale sarà il suo futuro professionale
- Sabato Meloni incontrando la stampa al Cairo, al margine del vertice per la pace in Medioriente, rispondendo a chi le domandava quanto le è costato fare questo viaggio all'indomani dalla separazione da Andrea Giambruno, ha risposto: “Sto bene, sto molto bene, faccio il mio lavoro come sempre". E ha spiegato che nel post con cui ha annunciato la rottura con il compagno “non c'è una parte politica, di questo non voglio più parlare”
- Domenica la presidente del Consiglio ha festeggiato un anno di governo, partecipando a distanza alla festa organizzata da FdI al teatro Brancaccio di Roma con un videomessaggio di 8 minuti registrato il giorno prima. "Io sono una persona libera e cercherò di fare sempre ciò che devo”, ha detto. La premier ha preferito restare lontana dai riflettori, a casa insieme alla figlia Ginevra
- Secondo il Corriere della Sera, chi la conosce descrive una Giorgia Meloni stanca, addolorata e “furibonda”. Il forfait all’evento di FdI sarebbe servito anche per affrontare faccia a faccia l’ex compagno e papà della figlia. Il timore è che il caso non sia finito e possano emergere altri dettagli. Sul fronte politico, dal suo partito si è cercato di non alimentare le voci di complotti da parte di Mediaset e Forza Italia, che si sono detti ignari di tutto fino all’ultimo
- Giambruno, giornalista pubblicista dal 2014, oggi è stato segnalato dal Consiglio dell'Ordine dei giornalisti della Lombardia al proprio Consiglio di disciplina territoriale in merito ai fuorionda sessisti diffusi da Striscia la notizia, che hanno portato alla rottura con Giorgia Meloni annunciata via social dalla premier
- È attesa quanto prima la decisione di Mediaset sul futuro di Giambruno. Il conduttore della rubrica Diario del giorno di Retequattro il 20 ottobre si è autosospeso per una settimana (quindi fino a venerdì), in accordo con la direzione di testata, dopo la diffusione dei fuorionda
- L'azienda - a quanto si apprende - sta procedendo in modo accurato con gli accertamenti sulla vicenda per valutare eventuali profili di responsabilità. Sotto la lente in particolare, le possibili violazioni del Codice etico. In caso di procedura disciplinare, non ancora decisa, il primo atto abitualmente è una lettera di contestazione, con il coinvolgimento degli organi sindacali; il destinatario può rispondere con le controdeduzioni e al termine dell'iter possono scattare le sanzioni, che arrivano fino al licenziamento
- Secondo retroscena giornalistici, Giambruno è “distrutto", "sta sotto un treno” assicura chi lo conosce bene (riporta il Corriere della Sera), in attesa delle decisioni di Mediaset sul suo futuro lavorativo. Teme effetti "devastanti" sulla sua vita e la sua carriera. In settimana il suo editore dovrebbe decidere sul suo futuro. Se resterà in azienda, difficilmente, si ipotizza, sarà di nuovo in video
- Giovedì Giambruno era a Pavia per un impegno, venerdì era a Milano, dove vive in albergo. Sabato una foto l’ha immortalato al centro commerciale di Orio al Serio, seduto al tavolo di un bar: con lui una donna (probabilmente la sorella), due bambini (la figlia e il cugino) e due uomini
- Intanto l'ideatore di Striscia la notizia Antonio Ricci ha detto che "del caso dei fuorionda ho letto ricostruzioni mirabolanti, complottarde, a volte incredibili, ma tutte divertenti. La cosa che mi ha più stupito di tutto il dibattito è che per il 90% dei giornali sembra impossibile che possa esistere qualcuno che prende iniziative di testa sua e non sia un mero ventriloquo. Un'anomalia da censurare”