Roma, studenti in tenda a piazza Montecitorio: "il governo Meloni ci ascolti"
Accampati davanti a Montecitorio gli studenti universitari e medi continuano la loro protesta contro il caro scuola e il caro affitti chiedendo al governo di ascoltarli. Questa mattina hanno montato tre tende igloo ed esposto uno striscione con la scritta '"Non resteremo a guardare"
- Continuano le proteste degli studenti medi e universitari contro il caro affitti e caro scuola, con tre tende montate questa mattina in piazza a Montecitorio: "Siamo in piazza davanti a Montecitorio - dice Paolo Notarnicola, coordinatore nazionale della rete degli studenti medi - piantando delle tende come segno di protesta. La legge di bilancio presentata ieri è di fatto una legge che non vede l'istruzione come un mezzo per costruire il futuro di questo Paese”
- La protesta dell'Unione degli Universitari e della Rete degli Studenti Medi nasce dalla Legge di bilancio approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Sono presenti diversi parlamentari ed esponenti dell'opposizione, tra cui: Scarpa, Zingaretti, Piccolotti, Caso D'atorre, Giani
- “Questa legge di bilancio non scommette in giovani e non investe in istruzione. Quest'anno iniziare un anno di scuola costa circa 2mila euro tra caro libri, abbonamenti trasporti, corredo scolastico ed è una situazione inaccettabile per quello che dovrebbe essere un diritto costituzionalmente garantito” continua Notarnicola
- "All'apertura delle scuole abbiamo manifestato davanti agli istituti scolastici di questo Paese – ammonisce Notarnicola - ma nessuno ci ha ascoltati e Valditara continua a fare orecchie da mercante sui reali problemi della scuola pubblica spostando continuamente l'attenzione su temi che non sono prioritari e conducendo attraverso i provvedimenti un'opera di criminalizzazione dei giovani"
- "La mobilitazione continua. Oggi - conclude Paolo Notarnicola - portiamo le tende davanti ai palazzi della politica per lanciare un messaggio chiaro. Non resteremo a guardare di fronte all'indifferenza della politica"
- "Purtroppo - sottolinea Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dei giovani universitari - al di là di un investimento marginale sul caro affitti in manovra il tema è quello che gli investimenti sono comunque nel privato e non crediamo ci sarà un cambio di rotta: ci sono solo 42mila posti nel pubblico a fronte di 820mila fuoriserie e gli affitti continuano a crescere, questo condizione non possiamo più permettercela"
- "Leggiamo il comunicato del Governo e scopriamo che l'unico investimento annunciato per il 2024 sono i 97 milioni per gli alloggi universitari - continua Piredda - una cifra ridicola. Tra l'altro non serviranno per realizzare posti letto aggiuntivi, ma soltanto per coprire un buco del Pnrr perché i fondi stanziati non erano sufficienti. Si tratta di soldi che andranno principalmente ai privati, per alloggi che possono arrivare a costare mille euro al mese"
- Intanto, in occasione della giornata mondiale degli studenti in programma il 17 novembre, è annunciata una nuova giornata di manifestazini e mobilitazioni