Caro affitti, proteste degli studenti universitari in 25 città

Cronaca

Stanotte c’è stata una piccola anticipazione della mobilitazione nazionale dell'Unione degli Universitari, che inizierà ufficialmente oggi e durerà tutta la settimana, da parte degli studenti romani

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Nuovo capitolo della protesta legata al caro affitti degli studenti universitari. Lo slogan scelto è "Vorrei un futuro qui" e l'idea è quella di chiedere misure urgenti per poter studiare e lavorare in Italia, senza dover emigrare necessariamente all'estero. Il lancio ufficiale è oggi, davanti alla Sapienza, dove si terrà un presidio alle ore 10.30. Stanotte c’è stata una piccola anticipazione della mobilitazione nazionale dell'Unione degli Universitari, che durerà tutta la settimana, da parte degli studenti romani. "Stiamo piantando nuovamente le tende in Sapienza. Abbiamo deciso di protestare in quanto il Governo continua ad ignorare il caro studi e la crisi abitativa, senza attuare alcuna soluzione concreta. Ci sentiamo traditi rispetto alle promesse che avevamo ricevuto prima dell'estate". Lo hanno annunciato gli studenti dell'Udu (Unione degli universitari) ieri sera quando sono tornati a dormire nei pressi dell'università romana.

 

Presente una delegazione di parlamentari

La mobilitazione coinvolgerà 25 città universitarie di tutto il Paese. Ma gli universitari non saranno da soli: sarà presente anche una delegazione parlamentare dei partiti di opposizione, oltre a esponenti della Cgil e delle associazioni che hanno deciso di incontrare gli studenti e sostenere la mobilitazione dell'Udu. Le prime iniziative dell'Unione degli Universitari si terranno a Lecce, Palermo, Torino, Bologna e Perugia, oltre che Roma. Nei giorni successivi si aggiungeranno le altre venti città.  

Ilaria Lamera studentessa del Politecnico in tenda in piazza Leonardo per protestare contro il caro affittii, Milano, 4 maggio 2023. ANSA/MATTEO CORNER

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Appello al Governo

"Il Consiglio dei ministri – dichiara Camilla Piredda dell'Udu - interverrà sugli idonei non beneficiari del precedente anno accademico che non avevano ancora ricevuto la borsa di studio, stanziando 17 milioni di euro. È un piccolo passo avanti, ma non è possibile rincorrere in questo modo le emergenze e fare aspettare un anno gli studenti senza borsa. Chiediamo al presidente Meloni e al ministro Bernini di trovare urgentemente un miliardo di euro per intervenire su studentati pubblici, affitti, borse di studio, salute mentale e caro libri. Oltre a smettere di sprecare le risorse del Pnrr per gli alloggi privati che costano mille euro al mese".

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