In collegamento da Pesaro, il generale per la ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna è intervenuto nel corso della terza e ultima giornata dell’evento organizzato da Sky Italia per celebrare i suoi 20 anni. Parlando anche di Covid e della tragedia di Mestre
“La priorità è la messa in sicurezza dei territori, poi la ricostruzione e poi i rimborsi per le famiglie e le imprese. Le difficoltà sono legate alla complessità del lavoro”. Così, collegato da Pesaro, il generale Francesco Figliuolo, commissario per la ricostruzione post alluvione dell’Emilia-Romagna, intervenuto nel corso della terza ed ultima giornata dell’evento organizzato da Sky Italia per celebrare i suoi 20 anni. (SKY 2O ANNI, LA TERZA GIORNATA - GLI OSPITI - IL PROGRAMMA)
Il primo bilancio
Il generale ha stilato un sintetico bilancio dei primi mesi dedicati proprio alla ricostruzione dei territori alluvionati: “Recuperare un territorio devastato come quello dell’Emilia-Romagna è stato ed è molto difficile, il lavoro da fare è molto complesso. Si tratta di rimettere a posto un territorio dove 23 fiumi sono esondati. Abbiamo ristorato le somme urgenti per i Comuni, i fondi ci sono, abbiamo erogato 45 milioni ma ne abbiamo 289 a disposizione. Servono oltre 2200 interventi per ripristinare la normalità. Poi stiamo erogando da 3 a 5 mila euro di rimborsi per ogni nucleo familiare, finora 70 milioni e altri 7 per i contributi di autonoma sistemazione". Obiettivo, ha detto, è quello di fare "dei piani di prospettiva per una ricostruzione che possa diventare sempre più resiliente per contrastare fenomeni meteo che potrebbero essere cadenzati con frequenze diverse”. Nei prossimi giorni, ha poi proseguito Figliuolo, “firmerò un’ordinanza sulla difesa idraulica, permetterà di fare lavori nel biennio 23-24 per la messa in sicurezza della rete idraulica. Da fine novembre, poi arriveranno i primi ristori per la ricostruzione privata. Ci sono obiettivi chiari, c’è condivisione, lo dobbiamo alla gente che sta soffrendo”.
L’emergenza Covid
Nel suo intervento, Figliuolo ha poi ricordato il periodo in cui è stato commissario per l'emergenza legata al Covid-19: “Quando annunciai che avremmo raggiunto le 500mila vaccinazioni al giorno sembrava un traguardo impossibile, visto che poco prima si viaggiava su numeri più bassi, venni criticato e guardato con diffidenza. Volevo infondere fiducia, volevamo il cambio di passo. E’ stato possibile perché tutti gli italiani hanno ben risposto, ma anche i sanitari e tutte le altre componenti. Quando il traguardo è stato raggiunto ho pensato ‘parte del lavoro è fatto, ora bisogna andare avanti’”, ha raccontato.
La tragedia di Mestre
Infine, ecco un pensiero dopo la tragedia del bus di Mestre: “Il mio cordoglio è per le vittime e un pensiero per i famigliari. Capisco lo stato di disperazione per chi ha perso dei congiunti. Ai feriti auguro una pronta guarigione. Queste sciagure toccano tutti, bisogna stringersi intorno ai famigliari e pensare ai feriti”.