L'uomo è stato condannato a 16 anni e mezzo di carcere per l'omicidio di Antonella Multari ed era stato indagato e poi assolto per l'omicidio di un'altra ex, Luciana Biggi, trucidata nei vicoli di Genova nel 2006. Nella struttura alloggerà in una stanza singola dove potrà avere la televisione e la Playstation ma non internet o apparecchi in grado di comunicare con l'esterno
Luca Delfino, condannato a 16 anni e mezzo di carcere per l'omicidio di Antonella Multari, è uscito dalla casa circondariale di La Spezia questa mattina raggiungendo poco dopo le sette la Rems di Villa Caterina sulle alture di Genova Pra'.
L'arrivo nella struttura
Delfino, che dovrà rimanere per 6 anni e mezzo in misura di sicurezza nella struttura genovese, è arrivato a bordo di un furgone della Polizia Penitenziaria. Nella struttura alloggerà in una stanza singola dove potrà avere la televisione e la Playstation ma non internet o apparecchi in grado di comunicare con l'esterno. L'uomo era stato indagato e poi assolto per l'omicidio di un'altra ex, Luciana Biggi, trucidata nei vicoli di Genova nel 2006. Dal carcere avrebbe provato a organizzare l'omicidio della sorella gemella di Luciana, Bruna. Le regole della Rems prevedono che i suoi familiari possano fargli visita una volta al mese.
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Le proteste per l'arrivo di Delfino
Giovedì scorso una cinquantina di abitanti della zona aveva manifestato contro la Rems, che prima di diventare tale era una struttura dedicata ai disabili. All'arrivo di Delfino questa mattina non vi erano manifestanti ma solo gli striscioni che da qualche giorno campeggiano di fronte all'entrata. Tra gli abitanti vi è il timore di evasione come già avvenuto in passato, tra cui spicca quella dell'ultrà del Genoa Pietro Bottino che morì poche ore dopo in un drammatico incidente in moto sulla A26. L'ultima evasione è avvenuta giovedì 20 luglio quando un cittadino marocchino di 37 anni aveva sfondato la rete salvo poi rientrare spontaneamente due giorni dopo.
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La struttura: “Livello di attenzione massimo”
Il direttore sanitario della struttura Paolo Rossi, ha sottolineato come "il livello di attenzione sia massimo". Mentre nei giorni scorsi l'avvocato di Delfino, Riccardo Lamonaca, aveva spiegato che "Delfino non vuole evadere e non è l'uomo ragno. È ansioso però di uscire dal carcere e intraprendere questo nuovo percorso che per lui sarà anche un percorso di cura".
La madre di Antonella: “Farà ancora del male”
Di parere opposto Rosa Tripodi, madre di Antonella Multari, uccisa da Delfino con 46 coltellate all'uscita di un centro estetico di via Volta, a Sanremo: "Non fatelo uscire, perché farà ancora del male. La mia paura è che possa scappare da uno di questi istituiti per venirmi a cercare. Ha promesso che me l'avrebbe fatta pagare", ha detto la donna.