Si tratta di un’iniziativa in replica alla lettera inviata sempre al Capo dello Stato da 107 genitori dell’istituto ‘Mattei’ di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, a sostegno di un incontro online tra gli studenti e Francesca Albanese e contro le ispezioni inviate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in alcune scuole in cui era intervenuta la relatrice Onu
Una lettera firmata da 107 genitori è stata inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per chiedere che nei dibattiti che vengono organizzati nelle scuole sia assicurato sempre il contraddittorio. Si tratta di un’iniziativa in replica alla lettera inviata sempre al Capo dello Stato da 107 genitori dell’istituto ‘Mattei’ di San Lazzaro di Savena, nel Bolognese, a sostegno di un incontro online tra gli studenti e Francesca Albanese e contro le ispezioni inviate dal ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara in alcune scuole in cui era intervenuta la relatrice Onu.
Il testo della lettera
Nel testo si legge: “Illustrissimo Signor Presidente, ci rivolgiamo a Lei a seguito dell'articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 23/12/25 che riporta un appello a Lei indirizzato, e sottoscritto da 107 genitori, in solidarietà ai docenti dell'Istituto Mattei di San Lazzaro di Savena (Bologna) che lamentano di non poter esercitare il loro diritto al libero insegnamento. Al riguardo invece vorremo condividere con Lei la nostra preoccupazione di genitori che negli ultimi due anni hanno osservato come la scuola abbia talvolta faticato a mantenere pienamente il proprio ruolo di luogo di confronto e di analisi critica, lasciando spazio a narrazioni polarizzate. Come da Lei ribadito all’inaugurazione dell’anno scolastico, la scuola deve fondarsi sul rispetto e sulla valorizzazione della pluralità delle opinioni. In coerenza con tale principio, appare fondamentale promuovere il dibattito come strumento di crescita dello spirito critico, evitando posizioni unilaterali. In questo senso, la circolare del Ministero dall'Istruzione e del Merito del 7 novembre 2025 ribadisce opportunamente la necessità di garantire durante conferenze e manifestazioni scolastiche, il libero confronto delle idee e una qualificata scelta di partecipanti e relatori, riaffermando la funzione della scuola come spazio di dialogo aperto e inclusivo. L'opposizione di certi gruppi interni alle istituzioni scolastiche a tale circolare, designata come “fascista”, é volta a delegittimare l'importanza del confronto informato e consapevole e a imprimere un racconto univoco e parziale della complessità del mondo e dei suoi conflitti. L'intervento di ospiti ideologizzati appare indicativo di una progressiva deriva culturale verso cui stiamo procedendo, spesso in modo graduale e non sempre consapevole.
Come genitori ci auguriamo invece che la scuola possa continuare a essere un luogo capace di accogliere la complessità e le diverse sensibilità, così da permettere a tutti gli studenti di esprimersi liberamente. Con l’occasione porgiamo i nostri auguri di buone festività, auspicando un 2026 caratterizzato da confronti civili e costruttivi. Con osservanza”.