Per tutti l’accusa è di tentato omicidio. A confessare di aver sferrato le coltellate, che hanno gravemente ferito il 18enne nella notte di venerdì nel quartiere Chiaia, è stato un ragazzo di 15 anni. Gli altri quattro, tutti 17enni, hanno ammesso di aver preso parte alla spedizione contro il giovane. In lieve miglioramento le consizioni del 18enne, ma la prognosi resta riservata
Sono quattro i minorenni fermati e uno denunciato in stato di libertà per il ferimento di Bruno Petrone, il 18enne accoltellato e ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato colpito all’addome e al fianco lo scorso venerdì notte nel quartiere Chiaia. I cinque ragazzi, tutti minorenni, si sono costituiti tra il pomeriggio e la serata di ieri ammettendo le proprie responsabilità. Per tutti l'accusa è di tentato omicidio.
Le indagini
A confessare di aver sferrato le coltellate è stato un 15enne. Gli altri quattro, di 17 anni, hanno ammesso di aver partecipato alla spedizione contro Petrone. I cinque sono tutti incensurati. A casa del 15enne i carabinieri hanno sequestrato il coltello usato per l'aggressione. Restano ancora da chiarire i motivi dell’attacco. I quattro fermati sono stati condotti nel Centro di prima accoglienza dei Colli Aminei a Napoli, in attesa dell'udienza di convalida prevista tra domani e dopodomani.
L’aggressore ha chiesto scusa: “Mi dispiace”
Ha chiesto scusa ("mi dispiace") il 15enne che si è costituito confessando di aver sferrato due coltellate contro Petrone. Assistito dall'avvocato Vincenzo Maiello, il ragazzo è stato a lungo interrogato dal pm della Procura dei minori che ne ha disposto il fermo per tentato omicidio e porto abusivo di arma da taglio. Secondo quanto appreso da Ansa, il 15enne avrebbe riferito di vecchi dissapori con la vittima, facendo riferimento in particolare a un diverbio avvenuto la settimana scorsa. L'incontro nella zona dei "baretti" di Chiaia, (casuale, secondo la versione del ragazzo) avrebbe riacceso la lite culminata nel ferimento.
18 accoltellato, prognosi resta riservata ma c'è cauto ottimismo
Sono in lieve miglioramento le condizioni di Bruno Petrone. Il giovane è ricoverato nell'ospedale San Paolo dove gli è stata asportata la milza: i medici non hanno ancora sciolto la prognosi ma mostrano ottimismo sull'evoluzione del quadro clinico. Accanto al ferito, i genitori e gli atleti dell'Unione sportiva Angri, la squadra del campionato di Eccellenza in cui Bruno milita quest'anno dopo essere cresciuto in serie C nelle giovanili del Sorrento. L'Angri ha annullato una amichevole prevista per oggi e ha chiesto il rinvio della prossima partita di campionato in segno di vicinanza al proprio calciatore. In un post sui social, la mamma di Bruno, ringrazia la società e i ragazzi dell'Angri "che hanno dimostrato non solo di essere una squadra, bensì dei ragazzi meravigliosi! Sono spesso qui, a supportare il loro compagno! La vostra vicinanza è importante e per nulla scontata! Grazie davvero! Bruno è un leone, sarà prestissimo tra voi!".
Prefetto intensifica controlli nell'area della movida
Il "vivo apprezzamento per l'efficace attività svolta dalla Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli e dalle Forze di Polizia" è stato espresso dal prefetto di Napoli, Michele di Bari, per l'esito delle indagini dei Carabinieri, coordinate dalla stessa Procura, che hanno permesso di fare luce sul ferimento del giovane calciatore. Il prefetto ha espresso vicinanza alla vittima dell'aggressione. Il prefetto "nel condannare con fermezza l'episodio che coinvolge giovanissimi e che richiede una risposta immediata da parte dello Stato, ha disposto un'ulteriore intensificazione dei controlli nelle aree della movida cittadina, con particolare attenzione ai quartieri maggiormente frequentati nelle ore serali e notturne”, si legge in una nota.