È successo nel pomeriggio di oggi, 28 luglio, in un’abitazione di via Parini 10. I corpi della coppia sono stati trovati nella loro camera da letto. Poco lontano, la pistola che sarebbe stata utilizzata dall’uomo (detenuta senza regolare porto d'armi). Ad avvertire il 112 uno dei loro figli
Prima avrebbe sparato alla moglie. Poi si sarebbe ucciso, mentre in casa c’erano i loro tre figli, tutti minorenni: 8,13 e 16 anni. Sembra essere questa la dinamica dietro a quello che è successo oggi, 28 luglio, in un’abitazione a Pozzuoli, nel Napoletano, dove sono stati ritrovati i corpi senza vita di Antonio Di Razza, 50 anni, e di sua moglie, Angela Gioiello, 39 anni, in camera da letto. Poco lontano da loro, la pistola che si pensa sia stata utilizzata per quello che assume i contorni di un omicidio-suicidio. Le indagini sono ancora in fase di embrionale, ma – secondo quanto si apprende – potrebbe essere stata la gelosia dell’uomo a portarlo a consumare la tragedia.
A chiamare i Carabinieri è stato uno dei figli
Tutto è partito da una segnalazione - arrivata al 112 intorno alle 17,30 – che parlava di colpi di pistola esplosi in un’abitazione di via Parini 10. Ad avvertire i Carabinieri, oltre ai vicini di casa, è stato uno dei figli della coppia. I tre fratelli non avrebbero però assistito a quanto stava succedendo, perché si trovavano in un’altra stanza della casa. Intanto, gli uomini del Nucleo Investigativo hanno già accertato che Di Razza non disponeva di alcun porto d'armi: si indaga anche per capire da dove venisse la pistola utilizzata.