Luca Delfino finirà di scontare la pena in una struttura Rems, paura tra i residenti

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Il 42enne finirà di scontare la pena tra giugno e luglio e potrebbe andare in una struttura di Genova Prà. I residenti del quartiere non nascondono i loro timori: "Da lì è facile scappare, abbiamo paura"

 

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A breve Luca Delfino lascerà il carcere, dopo aver scontato una condanna a 16 anni ed otto mesi per il delitto dell’ex fidanzata, Antonella Multari. Delfino finirà di scontare la sua pena tra giugno e luglio, ma i giudici di sorveglianza lo reputano estremamente pericoloso, pertanto hanno deciso che dovrà trascorrere altri sette anni e mezzo in una Rems (residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza), le strutture nate in sostituzione dei vecchi ospedali psichiatrici giudiziari. Delfino, tramite il suo avvocato Riccardo Lamonaca ha chiesto di poter andare a Villa Caterina a Genova Prà, per poter stare “più vicino alla casa dei familiari che in questo modo potranno più facilmente andarlo a trovare”. La notizia, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, ha scatenato la protesta dei residenti del quartiere e soprattutto dei familiari dell’ex fidanzata e di altre donne che si sentono ancora in pericolo. Villa Caterina, infatti, viene infatti considerata “un autentico colabrodo dal quale è facilissimo uscire”. Del resto non si tratta di una struttura carceraria, anche se dalla prefettura ricordano che in casi di allarme scatta l’immediato intervento delle forze dell’ordine.

 

Il timore che possa tornare a colpire

La protesta dei residenti nasce dal timore che possa tornare a colpire. Luca Delfino è stato condannato per aver ucciso l’ex fidanzata Antonella Multari, massacrata a coltellate a Sanremo il 10 agosto del 2007. Questo è l’unico delitto a suo carico, ma venne indagato, e poi prosciolto, anche per la morte di una seconda ex, Luciana Biggi, sgozzata a Genova il 28 aprile 2006. Nonostante alcune telecamere lo avessero ripreso nei pressi dei vicoli in cui venne massacrata la donna per i giudici non c’erano prove sufficienti per arrivare ad una condanna. Delfino, inoltre, è stato prosciolto anche per la morte, l’8 aprile del 2018, di un compagno di cella a Sollicciano. Fu sospettato di averlo ucciso, ma poi il caso venne archiviato come suicidio.

 

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