
Passaporti, fino a 7 mesi per un appuntamento in questura: la situazione nelle città
Altroconsumo ha testato i sistemi delle Questure di 12 comuni italiani e soltanto in tre di questi è stato possibile prenotare nell'arco di una settimana. La ragione è legata ai ritardi accumulati dalla pandemia, che si sommano alla Brexit, alle nuove richieste di cittadinanza e alla mancanza di personale. Con il decreto legge del 13 giugno il governo ha dato la possibilità ai genitori di minori di ottenere un rilascio semplificato, senza bisogno del consenso di entrambi

Il caos relativo alla situazione passaporti non accenna a diminuire: come ha denunciato Altroconsumo, ad oggi possono volerci fino a sette mesi per ottenere un appuntamento in Questura. In alcune città non è neanche possibile prenotare
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LA SITUAZIONE NELLE CITTÀ - L’associazione dei consumatori ha verificato i tempi di attesa in 12 città: Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma e Torino. Ad essere critica è la situazione in 6 di questi Comuni, cioè Bari, Bologna, Genova, Padova, Torino e Milano, dove non è stato nemmeno possibile fissare un appuntamento. Nel capoluogo lombardo l’unica possibilità è quella di andare in provincia, a Cinisello Balsamo, dopo un mese e mezzo
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I CASI VIRTUOSI – Diverso è invece il discorso per quanto riguarda città come Firenze, Napoli e Roma, dove gli appuntamenti si possono prendere nei primi due casi il giorno dopo e nel secondo dopo 5 giorni. Discorso simile anche a Palermo, dove è possibile fissare un appuntamento per il giorno dopo ma in un commissariato di Termini Imerese, città distante 40 chilometri dal capoluogo siciliano. Per averlo in un commissariato della città serve aspettare almeno due mesi
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CITTÀ LENTE - Più lunga l’attesa ad Ancona, dove il tempo si attesta sui 5 mesi, e a Trento, dove addirittura serve aspettare 230 giorni. Per entrambe, un netto peggioramento rispetto al recente passato: a novembre, nell’ultima rilevazione, erano necessari rispettivamente 3 e 4 mesi
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BREXIT E PANDEMIA – Le ragioni sono note e sono legate ai ritardi accumulati con la pandemia, a cui si aggiungono le richieste di coloro che devono recarsi in Regno Unito, dove i viaggiatori Ue non possono usare più la sola carta d’identità
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ALTRE PROBLEMATICHE - In un contesto del genere si aggiunge anche la questione delle nuove cittadinanze, che “come primo atto, portano alla richiesta di passaporto e la gestione diretta, anziché mediata dai Comuni come avveniva prima, con l’introduzione delle impronte digitali elettroniche per cui solo questure e commissariati sono autorizzati”, evidenzia Altroconsumo. Il tutto in un quadro di generale mancanza di personale
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LE ALTERNATIVE – La situazione è nota e per questo da più parti viene la proposta di estendere le ore di apertura al pubblico, garantendo un maggior numero di appuntamenti prenotabili online. Una delle soluzioni alle quali si sta pensando è il progetto Polis di Poste Italiane, che istituirà uno sportello unico di prossimità per chiedere i passaporti negli uffici postali dei piccoli borghi. Va ricordato che per i genitori di minori l'articolo 20 del decreto legge 13 giugno 2023 ha previsto un rilascio semplificato, senza il consenso dell'altro coniuge
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L’URGENZA – Ma come fare se il passaporto serve urgentemente? Altroconsumo ricorda che ci sono alcuni criteri che possono portare all’utilizzo della procedura d’urgenza, che significa saltare la coda online. Serve però esibire la documentazione specifica. Le urgenze che giustificherebbero la necessità di un rilascio del passaporto in tempi brevi e non compatibili con il sistema di prenotazione online sono, in ordine di priorità le partenze imminenti per cure mediche all’estero, trasferta di lavoro, necessità familiari, di studio e infine per turismo

I PAGAMENTI - Fare il passaporto non costa poco, 116 euro, e le modalità di pagamento fanno pensare che la digitalizzazione della pubblica amministrazione sia ancora un miraggio. Infatti, 42,50 euro vanno versati al ministero dell’Economia e delle Finanze esclusivamente con bollettino postale (quindi si va a fare la coda alle Poste) e il contrassegno amministrativo di 73,50 euro si compra dal tabaccaio
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