
Roma celebra il mese del Pride, in piazza anche Schlein e Gualtieri. FOTO
La Capitale scende in strada per sostenere i diritti della comunità Lgbtqia+. Gli organizzatori parlano di un milione di partecipanti (secondo la Questura sono 40mila) per una delle edizioni più controverse nella storia della manifestazione, dopo che la Regione Lazio negli scorsi giorni ha revocato il suo patrocinio in polemica con il supporto alla gpa. I carri sono 35

Roma celebra il mese del Pride. Un milione di persone - "Mai così tanti", secondo le stime degli organizzatori (mentre per la Questura sono 40mila) - sono scese in piazza per partecipare a una delle edizioni più controverse della manifestazione a sostegno dei diritti della comunità Lgbtqia+ - quest’anno intitolata Queeresistenza – dopo che la Regione Lazio negli scorsi giorni ha revocato il patrocinio all’evento
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A dare il via alle polemiche è stato l’appoggio degli organizzatori del Pride alla pratica della gestazione per altri: la firma istituzionale non può “essere utilizzata a sostegno di manifestazioni volte a promuovere comportamenti illegali, con specifico riferimento alla pratica del cosiddetto utero in affitto", aveva dichiarato la Regione Lazio
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"Da oggi parte la resistenza della nostra comunità a questa destra, a questo governo e a Meloni. Quello che è successo con il patrocinio della Regione Lazio è l'ennesima prova di quanto questa destra sia omofoba e cialtrona. È una vergogna. E tutto questo sulla pelle dei cittadini del Lazio e della nostra comunità", ha detto Mario Colamarino, portavoce del Roma Pride e presidente del circolo culturale Mario Mieli, prima della partenza del corteo in piazza della Repubblica
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Colamarino ha poi aggiunto di essere aperto a parlare con il presidente della Regione Francesco Rocca (alle ultime elezioni appoggiato da tutto il centrodestra), nel caso arrivassero delle scuse alle persone oggi in piazza. Non nasconde però la sua delusione: “Si può parlare con tutti ma farsi dettare l'agenda dai Pro Vita dimostra quanto il presidente sia sotto scacco di questi gruppi e dei partiti che l'hanno portato lì”
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In testa al corteo, al momento della partenza, c’era il sindaco Roberto Gualtieri, assieme agli assessori, ai presidenti di Municipio e agli organizzatori del Roma Pride. Dietro di loro 35 carri: ad aprire la sfilata quello del coordinamento Roma Pride. Presenti anche diversi gruppi ed esponenti politici: la segreteria dem Elly Schlein, il Pd del Lazio (ci sono anche Nicola Zingaretti, Alessandro Zan e Marco Furfaro), una delegazione dei Cinque Stelle e una di Italia Viva, con Maria Elena Boschi. In foto: Gualtieri e Schlein
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"Sono qua oggi perché è importante, perché il Pd sarà sempre nei luoghi della tutela e della promozione dei diritti Lgbtq+. A partire dal matrimonio egualitario, le adozioni e riconoscimento dei figli delle coppie omogenitoriali. Siamo qui perché è importante e giusto esserci. Ed è invece sbagliato che non ci sia la Regione Lazio. Ci siamo con i nostri corpi e siamo qui in mezzo alle associazioni a supportare il Pride, come siamo a supporto e abbiamo aderito come PD a tutta l'onda Pride", ha detto Schlein

+Europa ha deciso di partecipare al corteo con un proprio carro. A bordo, tra gli altri, la leader Emma Bonino (in foto), il segretario Riccardo Magi e il deputato Benedetto Della Vedova. Con loro anche il giornalista e divulgatore scientifico, Alessandro Cecchi Paone, e l'attrice hard Roberta Gemma. Sul carro anche una Venere di Botticelli usata dal governo nella campagna "Open to meraviglia" in versione Pride: la Venere indossa una t-shirt di +Europa con la scritta "Open to love"

Ieri, il sindaco di Roma Gualtieri ha trascritto i primi due atti di nascita esteri dei figli di due mamme. Lo scorso marzo una circolare del Viminale alle prefetture ha bloccato questo tipo di trascrizioni. “Ci sono sentenze chiarissime e univoche della Cassazione e dicono che la trascrizione di questi casi, che poi stiamo parlando di una fecondazione eterologa, sono legittime e doverose altrimenti sarebbe una discriminazione. Non si capisce perché non si potrebbe fare", ha detto oggi Gualtieri dal Pride. In foto: Gualtieri e Colamarino

Le madrine di questa edizione del Roma Pride sono Paola & Chiara

Il Pride si celebra sempre a giugno per ricordare quanto successo a New York nella notte tra il 27 e il 28 giugno 1969. Allo Stonewall Inn, un bar gay nel quartiere di Greenwich Village, quella sera la polizia fece l’ennesima retata, accusando i presenti di indecenza senza apparente motivo. A differenza di quanto successo in molti altri casi simili, la comunità si ribellò alle forze dell’ordine. Era l’inizio dei cosiddetti “moti di Stonewall”. Un anno dopo, il 28 giugno 1970, New York ospitava il primo Pride della storia
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