Tornano a salire, dopo oltre due mesi, i casi Covid in Italia. Secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute, nella settimana 17-23 febbraio si registrano 29.443 nuovi positivi con una variazione di +3,8% rispetto alla settimana precedente. Intanto un rapporto dell'Ocse segnala di investire maggiormente nei sistemi sanitari per consentire ai nostri Paesi di non farsi cogliere impreparati e resistere in modo più efficace a futuri "shock" pandemici
Terapie intensive in calo al 1,3%, ricoveri in leggera risalita al 5,2%. Lo sottolinea il report Covid con i dati principali del monitoraggio della Cabina di regia Istituto superiore di sanità-ministero della Salute, che segnala anche come solo 4 regioni sono a rischio alto, 10 a rischio moderato e 7 basso. Per l'Iss inoltre l'indice Rt è in aumento a 0,91, ma sotto la soglia epidemica. Resta stabile l'incidenza a 50 casi ogni 100mila abitanti
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Covid in Italia, la curva torna a salire: 29.443 nuovi casi
I deceduti sono stati 244, con una variazione di -18,4% rispetto alla settimana precedente. I tamponi effettuati sono stati 506.295 (-5,6%). IL BOLLETTINO COVID COMPLETO
Long Covid, effetti sul cuore e malattie cardiovascolari
Ad anticipare i primi risultati di un'indagine internazionale che ha coinvolto 5,8 milioni di persone nel mondo è l'American College of Cardiology. I ricercatori hanno trovato prove coerenti sul legame tra Long Covid e sintomi cardiaci, con una probabilità significativamente maggiore di manifestare anche mesi dopo la guarigione dolore toracico, mancanza di respiro, palpitazioni e affaticamento. LO STUDIO
Covid e resistenza agli antibiotici, il rischio dei super batteri
Il Covid avrebbe peggiorato la resistenza agli antibiotici. È la tesi di uno studio francese condotto dall'Istituto Pasteur e pubblicato su BioRxiv. Gli studiosi si sono concentrati sul batterio Streptococcus pneumoniae. Tramite simulazioni e modelli matematici, il gruppo di esperti suggerisce che i vari lockdown in Europa abbiano causato una diminuzione dei casi di questo batterio dal 2019 al 2020, ma che di contro, la percentuale di casi resistenti agli antibiotici sia aumentata. LO STUDIO
Covid, il rischio di malattia grave cala dell'88% in caso di reinfezione
Un'indagine, basata sulla revisione sistematica di un elevato numero di ricerche e pubblicata sulla rivista The Lancet, indica che il rischio di ospedalizzazione o di morte per una persona precedentemente infettata dal SARS-CoV-2 è inferiore dell'88%, per almeno 10 mesi, rispetto al rischio di un individuo mai contagiato. LO STUDIO
Covid, Inail: domande entro il 4 marzo per il sostegno ai familiari
Fissata la data per richiedere la speciale elargizione economica una tantum diretta alle famiglie dei medici e dei professionisti del settore sanitario, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari vittime del Coronavirus. LE COSE DA SAPERE
Covid, individuata nuova variante XBF sotto osservazione dell'Oms
Attualmente la sotto-variante XBF ha una circolazione bassa: è stata riscontrata in 46 Paesi e rappresenta poco più dell'1% dei campioni sequenziati a livello globale. Possiede però mutazioni che potrebbero renderla più trasmissibile. COSA SAPPIAMO
Covid, secondo uno studio rischio diabete più alto per i non vaccinati
I dati dello studio statunitense riportano che per i non vaccinati il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 è del 2,7%, dell'1% per i vaccinati. LA RICERCA
Covid, rischi cardiaci più comuni negli uomini che nelle donne
Uno studio condotto dal British Medical Journal Medicine, ha dimostrato che le donne ospedalizzate in seguito all'infezione da Covid-19, hanno il 30% in meno di rischio rispetto agli uomini di contrarre complicazioni cardiovascolari. LO STUDIO
Covid, rischio trombosi nei contagiati senza vaccino 50-70 volte maggiore
La conferma arriva dallo studio più ampio e completo sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro Covid sul nostro sistema emostatico, coordinato dal Centro cardiologico Monzino e l’università Statale di Milano, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele, e appena pubblicato su 'Thrombosis Research'. LA RICERCA
Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma.
Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone.
Studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus
Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria.
Kraken sale al 28,2%, dati Iss ultima settimana
Continua a crescere in Italia la presenza della sottovariante XBB.1.5 di Sars-CoV-2, battezzata Kraken sui social. Nell'ultima settimana monitorata, dal 13 al 19 febbraio, questo ricombinante di due sottolignaggi Omicron sale al 28,2% del totale sequenziamenti, rispetto all'14,4% registrato nel periodo 6-12 febbraio. E' quanto emerge dai dati - "ancora soggetti a fluttuazione" - diffusi via Twitter dall'Istituto superiore di sanità, nell'ambito del monitoraggio settimanale su Covid-19. Viene dunque confermata l'ascesa di Kraken, prospettata dalle autorità europee (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie Ecdc, e Agenzia europea del farmaco Ema) nell'area Ue. Lungo la Penisola XBB.1.5 risulta essere dunque adesso il sottolignaggio più frequente, e si lascia alle spalle Cerberus (BQ.1.1), che tra il 13 e il 19 febbraio risulta al 18,3% del totale sequenziamenti (in calo), quindi secondo mutante più diffuso. Il terzo sottolignaggio più frequente nel periodo considerato è poi XBB.1.9 (al 7%).
Covid: Iss, reinfezioni in lieve calo intorno al 29%
Sono in lieve calo le reinfezioni Covid in Italia. Nell'ultima settimana monitorata rappresentano il 29,2% del totale casi segnalati, contro il 29,9% della settimana precedente, secondo i dati diffusi dall'Istituto superiore di sanità via Twitter nell'ambito del monitoraggio settimanale sull'andamento della pandemia.
Covid, aziende molnupiravir: 'Resta vigente parere Ema che guidò uso in 16 Stati Ue'
Il parere scientifico dell'Agenzia europea del farmaco Ema, che ha supportato la decisione di 16 autorità nazionali dell'Unione europea di rendere disponibile la pillola anti-Covid molnupiravir, "resta in vigore". A puntualizzarlo sono le aziende Msd (Merck negli Stati Uniti e in Canada) e Ridgeback Biotherapeutics, dopo il parere negativo del Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell'ente regolatorio Ue, che ha raccomandato il rifiuto dell'autorizzazione all'immissione in commercio dell'antivirale per il trattamento nell'Unione europea di alcune categorie di pazienti adulti ai quali sia stato diagnosticato il Covid. Come già annunciato, Msd e Ridgeback ribadiscono che faranno appello alla decisione e richiederanno il riesame dell'opinione del Chmp.
Covid, Amato: è stato senza senso parlare di dittatura sanitaria
"Che senso ha che si sia parlato di dittatura sanitaria, quando gli esperti hanno detto che si trattava di una malattia sconosciuta e particolarmente contagiosa? Hanno detto 'mettete la mascherina o ci lasciate la pelle'". Così l'ex presidente della Consulta Giuliano Amato al convegno 'Ripensare le emergenze' della Fondazione Vittorio Occorsio, in un dialogo con l'ex presidente della Consulta ed ex ministra Marta Cartabia sull'emergenza Covid. "Cosa c'entra - ha detto Amato - la libertà della persona quando si è cercato di salvare la vita nell'unico modo possibile e conosciuto dai tempi delle peste, stare lontano dall'altro?". "Anche a me - ha aggiunto Cartabia - è pesato non uscire di casa, per altro io mi trovavo nel difficile compito di presiedere la Corte Costituzionale, ma d'altro canto c'erano negli altri Paesi, soprattutto al di là dell'oceano, cittadini esposti al rischio perché, sottovalutando la questione o per motivi ideologici, i governi non facevano nulla". "Di fronte a un'emergenza non si può rimanere inerti", ha osservato Cartabia. "Il lockdown è stata una scelta iniziale inevitabile di fronte a un morbo sconosciuto, e lo so bene avendo contratto il Covid - ha aggiunto -. In quel momento, con gli ospedali saturi, accetti il lockdown, man mano che progrediva la conoscenza sulla malattia si sono allentate le restrizioni. E questo è il modo in cui procede il nostro ordinamento, a differenza di uno stato di eccezione. La nostra Costituzione ha un'elasticità tale da potere affrontare le emergenze senza clausole d'eccezione", ha concluso.
Covid, Rezza: 'No grandi variazioni, situazione stabile e sotto controllo'
"Non osserviamo grandi variazioni" nei numeri di Covid in Italia "e la situazione appare tutto sommato essere sotto controllo". Così Giovanni Rezza, direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, nel video di commento al monitoraggio settimanale di Istituto superiore della sanità e dicastero. "Questa settimana - spiega - osserviamo una sostanziale stabilizzazione del tasso di incidenza di casi di Covid-19 nel nostro Paese e l'incidenza si fissa a 50 casi per 100mila abitanti, in lieve aumento. Per l'Rt siamo invece a 0,91, quindi comunque al di sotto della soglia epidemica. Il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva è rispettivamente al 5,2% e all'1,3%, quindi anche in questo caso stabilità rispetto alla settimana precedente".