Secondo i dati del bollettino settimanale del ministero della Salute che fotografano l'andamento della situazione epidemiologica, nella settimana dal 3 al 9 febbraio si sono registrati 30.911 nuovi casi, in calo del 6,4% rispetto alla settimana precedente (quando erano 33.042). Sono stati 279 i decessi in 7 giorni, in calo del 36,4% rispetto alla settimana precedente (quando erano 439)
Lo studio: il vaccino bivalente funziona contro sottovarianti Kraken e Orthrus
Secondo la ricerca le sottovarianti hanno un'alta capacità di sfuggire alla risposta immunitaria ottenuta con tre dosi a mRNA monovalenti: un richiamo con il vaccino bivalente è però in grado di ripristinare una buona protezione. Intanto sono stati sequenziati alcuni casi in Umbria. LA RICERCA
Long Covid e fatigue, studio scopre il meccanismo che porta alla stanchezza cronica
I ricercatori hanno scoperto che la spossatezza invalidante della sindrome post-Covid è associata a un'alterazione nel metabolismo dell'arginina, un amminoacido prodotto naturalmente dall'organismo: ripristinarne i livelli potrebbe rappresentare una nuova strategia integrativa efficace. Intanto, in Italia l'epidemia arretra. Aumentano, però, i contagi tra i bambini e i sanitari, così come le reinfezioni. LO STUDIO
Studio: “Sars Cov-2 prima causa di morte per malattie infettive tra i giovani”
Secondo una ricerca pubblicata dalla rivista JAMA Network Open e condotta da Seth Flaxman dell'Università di Oxford, i decessi a causa del coronavirus rappresentano il 2% di tutti quelli avvenuti nei giovani fino ai 19 anni, un dato che però si pensa sia sottostimato.
Covid Usa, Biden firmerà la fine dello stato d'emergenza nazionale l'11 maggio
Il presidente americano firmerà così la dichiarazione che sancisce la fine dell’emergenza sanitaria contro il Covid-19, iniziata il 13 marzo del 2020 quando alla Casa Bianca c'era Donald Trump. LEGGI L'ARTICOLO
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Il Ministero lavora a un allentamento dei divieti negli ospedali: cosa sappiamo
Il ministro Schillaci prepara un allentamento delle regole nelle strutture sanitarie: grazie alla regressione della pandemia non sono più necessari alcuni impedimenti, come ad esempio le visite dei parenti ai malati. Molte regioni, come Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana, hanno già cominciato ad allargare le maglie, ma è probabile che molti reparti e molti istituti, anche nello stesso territorio, continuino ad applicare codici di condotta differenti.
Cgia: "Covid ha ridotto tempi/code agli sportelli pubblici"
Il Covid ha ridotto le file agli sportelli pubblici. Secondo la Cgia, su dati Istat, infatti, tra il 2019 e il 2021 il numero di cittadini che ha dichiarato di aver atteso più di 20 minuti davanti al bancone dell'ufficio anagrafe è sceso del 9,2%%, presso quello di una ASL del 17,5%%. Il dato è forse riconducibile al fatto che con la pandemia quasi tutti gli uffici pubblici hanno deciso di lavorare su appuntamento. Negli ospedali, invece, gli ingressi sono stati contingentati, contribuendo a diminuire le presenze complessive anche grazie al potenziamento dei call center telefonici e dei sevizi offerti su internet. Secondo la Banca d'Italia solo il 28% degli enti locali intervistati consente agli utenti di completare on line le pratiche amministrative e, se richiesto, di fare pagamenti via web., un sistema che però rimane ancora insufficiente. La posta cartacea continua ad avere un utilizzo rilevante: circa l'80% degli enti ne fa ancora ricorso nei rapporti con l'utenza, anche perché sono pochi i cittadini ad avere un indirizzo di posta elettronica certificata. Ad eccezione del Molise, le performance di tutte le ASL stanno migliorando, anche se le situazioni più difficili caratterizzano il Centro-Sud. Nel 2021 i tempi d'attesa più lunghi si sono verificati in Campania (60,6 persone ogni 100 che si sono recate presso una struttura sanitaria hanno atteso più di 20 minuti), in Molise (65,5), in Sicilia (65,8) e, in particolar modo, in Calabria (65,9). Le code agli uffici anagrafe, invece, si sono fatte "sentire" in particolar modo nei Comuni ubicati in Puglia (33,2 persone ogni 100 hanno denunciato di aver atteso oltre 20 minuti), Campania (34,1), in Sicilia (44,4) e, specie, nel Lazio (44,9). Tra le realtà regionali più virtuose notiamo, in entrambi i casi, il Friuli V.G, la Valle d'Aosta e, in particolare, il Trentino A.A.. Le criticità che si verificano in certi territori vanno ricercate negli effetti che caratterizzano moltissime leggi, decreti e circolari che, spesso in contraddizione tra loro, hanno aumentato a dismisura la burocrazia, complicando non solo la vita dei cittadini e delle imprese, ma anche quella dei dipendenti pubblici.
Covid Usa: vaccino incluso in immunizzazioni di routine bimbi
Per la prima volta il vaccino contro il Covid è stato inserito nel calendario delle immunizzazioni raccomandate per i bambini in America. Sono stati i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie Usa (Cdc) a decidere e rendere note le raccomandazioni. Si tratta del primo aggiornamento formalizzato post pandemia delle immunizzazioni che vanno fatte in età pediatrica, e che vengono così prese in considerazione in particolare dalle scuole. Le linee guida non sono obbligatorie, in quanto sono gli Stati e gli enti locali a deciderne l'obbligatorietà, ma la sollecitazione dei Cdc ha molto peso. Ecco le nuove indicazioni per i bambini, che peraltro sono molto simili nonostante le età diverse. I piccolissimi tra i 6 mesi e i 4 anni dovrebbero ricevere due prime dosi monovalenti di Pfizer o Moderna seguite da un booster bivalente; tra 5 e 12 anni dovrebbero seguire lo stesso regime dei più piccoli; dai 12 anni in su dovrebbero ricevere come gli altri due dosi o del vaccino Pfizer o Moderna, ma potranno scegliere anche il prodotto Novavax. Questi verranno comunque completati da una terza dose booster di un vaccino bivalente. Va notato che le dosi pediatriche sono inferiori a quelle degli adulti e che per i bambini con problemi immunitari le raccomandazioni prevedono invece tre dosi primarie (invece delle due come per tutti agli altri) e successivamente una bivalente.
Covid, in India presto distribuito il primo vaccino nasale: cosa sappiamo sullo spray
Approvato alcuni mesi fa, si chiama iNCOVACC e viene prodotto dalla Bharat Biotec. È spruzzato direttamente nel naso: i test hanno mostrato che il prodotto induce una vasta risposta immunitaria, sia delle cellule T che di quelle della mucosa nasale, sede primaria di penetrazione del virus Sars-Cov2. IL FOCUS
Covid, rischio trombosi nei contagiati senza vaccino 50-70 volte maggiore
La conferma arriva dallo studio più ampio e completo sugli effetti di tutti i quattro vaccini utilizzati contro Covid sul nostro sistema emostatico, coordinato dal Centro cardiologico Monzino e l’università Statale di Milano, in collaborazione con l’ospedale San Raffaele, e appena pubblicato su 'Thrombosis Research'. LO STUDIO
Coronavirus in Italia, bollettino settimanale 10 febbraio: ancora in calo casi e decessi
Dal 3 al 9 febbraio sono stati registrati 30.911 nuovi casi di Covid e 279 morti. La settimana precedente erano stati rilevati 33.042 contagi e 439 decessi. Le vittime diminuiscono del 36,4% e scendono anche i casi di positività (-6,4%). Sono stati effettuati 547.026 tamponi, in calo dell’8,1%% in sette giorni. Il tasso di positività è al 5,7% (+0,2% sulla settimana precedente). IL BOLLETTINO COMPLETO
Covid: casi ancora in calo -6,4% e -36,4% decessi
Continua il calo dei nuovi casi di Covid-19 e questa settimana, dopo l'aumento delle precedenti, si regista anche un calo dei decessi. Emerge dai dati del ministero della Salute per la settimana 3-9 febbraio. In particolare, si registrano 30.911 nuovi casi positivi con una variazione di -6,4% rispetto alla settimana precedente ( 33.042). I deceduti sono 279 con una variazione di -36,4% rispetto alla settimana precedente (439). I tamponi effettuati sono invece 547.026, con una variazione di -8,1% rispetto a 7 giorni fa (595.539). Il tasso di positività è del 5,7% con una variazione di +0,2% sulla settimana precedente (5,5%).