Secondo i dati del bollettino settimanale del ministero della Salute che fotografano l'andamento della situazione epidemiologica, nella settimana dal 3 al 9 febbraio si sono registrati 30.911 nuovi casi, in calo del 6,4% rispetto alla settimana precedente (quando erano 33.042). Sono stati 279 i decessi in 7 giorni, in calo del 36,4% rispetto alla settimana precedente (quando erano 439)
Continua il calo dei nuovi casi di Covid-19 e questa settimana, dopo l'aumento delle precedenti, si regista anche un calo dei decessi. Emerge dai dati del ministero della Salute per la settimana 3-9 febbraio. In particolare, si registrano 30.911 nuovi casi positivi con una variazione di -6,4% rispetto alla settimana precedente ( 33.042). I deceduti sono 279 con una variazione di -36,4% rispetto alla settimana precedente (439). I tamponi effettuati sono invece 547.026, con una variazione di -8,1% rispetto a 7 giorni fa (595.539). Il tasso di positività è del 5,7% con una variazione di +0,2% sulla settimana precedente (5,5%). Il ministro della Salute Orazio Schillaci è fiducioso: "Stiamo definitivamente uscendo dalla pandemia, guardiamo con ottimismo al futuro". Secondo il monitoraggio Iss-Ministero Salute, cala l'incidenza settimanale dei casi di Covid: 52 ogni 100.000 abitanti rispetto a 58 ogni 100.000 abitanti della settimana scorsa.
Gli ultimi approfondimenti:
- Long Covid e fatigue, studio scopre il meccanismo che porta alla stanchezza cronica
- Kraken si diffonde nel mondo: in quali Paesi è stata rilevata e cosa sappiamo
- Covid e influenza, come riconoscerli
- Si rischia una nuova ondata? Dall'Italia alla Cina: cosa sta succedendo
- Iscriviti alla newsletter di Salute per rimanere aggiornato
Per ricevere le notizie di Sky TG24 :
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Questa diretta termina qui. Per tutti gli aggiornamenti vai al nuovo liveblog di domenica 12 febbraio
Per ricevere le notizie di Sky TG24 :
- La newsletter sulle notizie più lette (clicca qui)
- Le notifiche su Facebook Messenger (clicca qui)
- Le notizie audio con i titoli del tg (clicca qui)
Cos'è la Flurona, la doppia infezione da influenza e Covid: sintomi e rischi
Distanziamento sociale, mascherine, e chiusure, avrebbero tenuto i patogeni lontani dal nostro sistema immunitario, oggi 'meno allenato' e quindi meno preparato a difendersi dai diversi virus che circolano in questo periodo.
Quarta dose vaccino: cos’è, da cosa protegge e per chi è raccomandata. LE FAQ
Successiva al ciclo primario di vaccinazione e utile sia contro il ceppo originario del virus SARS-CoV-2 sia contro alcune sottovarianti di Omicron, è consigliabile soprattutto per gli over 60 e per i fragili. Ma anche chi è in salute ed è più giovane, se vuole, può riceverla.
Le cause della stanchezza cronica: quali sono e quali errori evitare
Secondo un’indagine condotta dall’Università svizzera di Losanna, una persona su cinque si sente spesso molto stanca. Ecco quali sono le cose a cui fare attenzione e come ci si può comportare in questi casi.
La Cina accelera la produzione di medicinali. Si studia l'azione dell’acido Udca
Secondo i dati del Ministero dell'Industria e dell'Information Technology di Pechino, si producono maggiormente farmaci come ibuprofene e paracetamolo che hanno raggiunto quota 190 milioni di pastiglie al giorno: si tratta di cinque volte la quantità prodotta all'inizio di dicembre. C’è inoltre grande attenzione sull'acido ursodesossicolico – Udca – già usato per trattare i calcoli della bile. IL PUNTO
Vaccino Covid-19, quinta dose: quando farla e a chi è consigliata
La somministrazione del terzo richiamo è raccomandata agli over 80, agli ospiti delle strutture residenziali per anziani e ai fragili over 60. Ma chiunque abbia compiuto il sessantesimo anno d’età la può richiedere: ecco tutto quello che c’è da sapere .
Vaccinati con infezione pregressa sono meno contagiosi degli altri: lo studio
Lo dimostra un'analisi condotta su 111.687 residenti delle carceri statunitensi. L'immunità ibrida, quella garantita dall'azione combinata del contagio e della somministrazione dei vaccini, abbasserebbe del 40% la capacità di trasmissione verso le altre persone rispetto alla norma.
Quali sono i sintomi che caratterizzano le nuove varianti Gryphon e Cerberus
Entrambe fanno parte della grande famiglia di Omicron 5. Mal di testa, mal di gola, stanchezza e dolori muscolari sono le manifestazioni più comuni delle due infezioni, alla pari di altre forme di coronavirus e dell'influenza. Meglio sottoporsi sempre a tampone per capire se si è contratto il Covid-19 e non un'altra infezione simile. L'APPROFONDIMENTO
La battaglia della scienza alle varianti. Tra richiami vaccino e nuovi farmaci
L'evoluzione del virus rende necessario spingere sulle quarte e le quinte dosi (per anziani e fragili), spiega Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Mentre si cerca di capire se potrebbero esserci rischi legati a multiple somministrazioni vaccinali, proseguono gli studi per mettere a punto nuove medicine, dallo spray nasale all'impiego dell'acido ursodessìossicolico. IL PUNTO
Dalla tosse ai dolori muscolari: i sintomi della nuova variante Kraken
L’Oms l’ha definita la sottovariante più trasmissibile della pandemia. Per il momento, però, non non sono state rilevate differenze significative nella gravità delle infezioni tra i casi da XBB.1.5 e altre mutazioni, ma saranno eseguite verifiche nei prossimi giorni.
Kraken si diffonde nel mondo: in quali Paesi è stata rilevata e cosa sappiamo
Secondo l’Oms, la sottovariante XBB.1.5 può “contribuire all'aumento dell'incidenza dei casi a livello globale” ma non ci sono evidenze che abbia mutazioni note associate a potenziale cambiamento della gravità. Da ottobre riscontrate 5.288 sequenze di Kraken, l’82% dagli Usa dove potrebbe essere responsabile del 28% dei casi. Secondo l’Ecdc Kraken è stata responsabile di meno del 2,5% dei contagi in Europa. Studio su Nature: mutazioni mai viste, impossibile prevedere impatto. Ma altri esperti invitano alla calma.
">https://twitter.com/istsupsan/status/1624327603577315328">
Le nuove linee guida dell’Oms su mascherine, cure, test e isolamento
L’Organizzazione mondiale della Sanità ha aggiornato le raccomandazioni per il coronavirus. È tornata a sottolineare l’importanza delle mascherine e ne consiglia l’uso “per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”. Ha poi “esteso la sua forte raccomandazione per l'uso dell'antivirale orale Paxlovid (nirmatrelvir-ritonavir)", anche per le donne incinte o che allattano. Novità anche sul periodo di isolamento se si è positivi e su quando effettuare il tampone. COSA SAPERE
Rischio morte e problemi al cuore più alto per 18 mesi dopo l'infezione: lo studio
Una ricerca condotta presso l'Università di Hong Kong su 160mila persone e pubblicato sulla rivista Cardiovascular Research mostra come i "pazienti Covid avevano una maggiore probabilità di sviluppare numerose patologie cardiovascolari rispetto ai partecipanti non infettati”.
In Italia anche la sottovariante Orthrus: cosa sappiamo e quali sono i sintomi
Si affaccia anche nel nostro Paese la sottovariante che, da quanto riportano alcune analisi, sta correndo più veloce di Kraken: infatti, in Gran Bretagna, è già la seconda tipologia più diffusa, dopo Cerberus. “Sotto controllo i casi più virali e a maggiore trasmissibilità”, dichiarano Iss e Ministero della Salute.
Più casi di meningiti dopo la pandemia, ma ci sono vaccini
"Osserviamo negli ultimi mesi un certo incremento di malattie batteriche invasive da meningo e da pneumococco, infezioni che hanno circolato poco in pandemia, facendo venire a mancare la colonizzazione e l'immunità naturale nella popolazione generale. Di qui la recrudescenza dei casi che vediamo. Ma abbiamo fortunatamente dei vaccini contro questi batteri". Lo spiega ad Ansa Giancarlo Icardi, coordinatore Comitato Scientifico della Società Italiana d'Igiene e medicina della Prevenzione (SItI). "C'è un sistema di sorveglianza sulle patologie batteriche invasive da meningo e pneumococco a cura dell'Istituto Superiore di Sanità" - spiega Icardi - "che ha osservato che nel triennio della pandemia una diminuzione dei casi, come visto anche per i virus, perché le misure protettive messe in campo contro il Covid-19 funzionavano anche per altre patologie a trasmissione aerea": le malattie invasive da menigococco sono state 170 casi nel 2018, 190 nel 2019 e 74 nel 2020. Quelle da pneumococco 1.547 nel 2018, 1.679 nel 2019 solo 499 nel 2020. "I numeri sono per ora disponibili solo fino al 2020 ma queste malattie, come atteso, si sono ripresentate in modo più intenso ora che il Sars-Cov-2 è in ritirata, come si vede anche dai diversi casi di cronaca tornati sulle pagine dei giornali". Finché i batteri restano in gola, come avviene nei portatori sani, va bene, quando però arrivano in circolo nel sangue provocano la sepsi e se superano la barriere cerebrale causano encefalite. "In questi casi, pur se non frequentissimi, le conseguenze possono essere molto gravi: il decorso è molto rapido e chi si ammala spesso muore o ne porta conseguenze per tutta la vita", precisa. I casi più frequenti, conclude, "sono nei bimbi piccoli e negli adolescenti, popolazioni per le quali è infatti raccomandato e offerto gratuitamente il vaccino".
Nel Lazio 22.751 positivi, 23 in terapia intensiva
Sono 22.751 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 553 ricoverate, 23 in terapia intensiva e 22.175 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 2.335.007, i morti 12.732, su un totale di 2.370.490 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
In Toscana 216 nuovi casi e nessun decesso
Sono 216 i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime ventiquattro ore in Toscana: 57 sono stati confermati con tampone molecolare e gli altri 159 con test rapido.
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.585.412. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% (2.904 persone) e raggiungono quota 1.549.829 (97,8% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 24.076 positivi, -10% rispetto a ieri. Di questi 179 (1 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 10 (1 in più) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Da ieri sono stati eseguiti 370 tamponi molecolari e 2.024 tamponi antigenici rapidi: di questi il 9% è risultato positivo. Sono invece 421 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 51,3% di questi è risultato positivo
Il numero dei contagiati rilevati nella regione dall'inizio della pandemia sale dunque a 1.585.412. I nuovi casi sono lo 0,01% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% (2.904 persone) e raggiungono quota 1.549.829 (97,8% dei casi totali).
I dati, relativi all'andamento della pandemia, sono quelli accertati oggi sulla base delle richieste della Protezione civile nazionale. Al momento in Toscana risultano pertanto 24.076 positivi, -10% rispetto a ieri. Di questi 179 (1 in meno rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale: 10 (1 in più) si trovano in terapia intensiva. Oggi non si registrano nuovi decessi. Da ieri sono stati eseguiti 370 tamponi molecolari e 2.024 tamponi antigenici rapidi: di questi il 9% è risultato positivo. Sono invece 421 i soggetti testati, escludendo i tamponi di controllo: il 51,3% di questi è risultato positivo