
Il mezzo è stato scoperto a poca distanza dalla casa di Giovanni Luppini, l'uomo che aveva accompagnato il boss alla clinica palermitana dove è stato arrestato il 16 gennaio. Sembra che fosse stato lo stesso capomafia ad acquistare la vettura, nel gennaio 2022, con pagamento di 10mila euro in contanti. Il contratto è però intestato alla madre del prestanome Andrea Bonafede

È stata ritrovata l'auto, una Giulietta, del boss Matteo Messina Denaro. Era parcheggiata in una sorta di garage, a poca distanza dalla casa di Giovanni Luppino, l'uomo che il giorno dell'arresto del superlatitante, il 16 gennaio, lo aveva accompagnato alla clinica La Maddalena di Palermo
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L'ipotesi al vaglio degli investigatori è che il capomafia, il giorno del blitz, abbia guidato dal suo appartamento in vicolo San Vito fino a casa di Luppino e che poi, da lì, insieme all'autista poi si sia diretto a Palermo
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Anche se l’auto è stata ritrovata solo ora, è proprio grazie a questa che le forze dell’ordine hanno scoperto l’appartamento in cui l’ex padrino ha vissuto negli ultimi mesi. Nel borsello che aveva con sé il giorno della cattura c’era infatti la chiave di una vettura, dal cui codice gli inquirenti hanno ricostruito gli spostamenti di Messina Denaro
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Grazie a un sistema di intelligenza artificiale, gli spostamenti del veicolo del capo mafia sono stati ricostruiti, risalendo al suo nascondiglio di vicolo San Vito. Ora è stata ritrovata anche la stessa Giulietta
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Sembra che l'auto fosse stata acquistata, a gennaio 2022, dallo stesso Messina Denaro, in una concessionaria di Palermo

Il contratto di acquisto della Giulietta era però a nome di un'anziana disabile di 86 anni: la madre di Andrea Bonafede, il geometra di Campobello di Mazara che ha prestato l'identità al boss. La Giulietta, secondo quanto risulta, è stata pagata in contanti, per 10mila euro
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