Sardegna, incendio a Villasimius: distrutti 100 ettari di bosco a Punta Molentis. I VIDEO
CronacaNelle immagini la devastazione causata dall'incendio. Il primo cittadino Luca Dessì sottolinea la natura dolosa del rogo: "È stato un delinquente, poteva essere una strage". Sulla vicenda è intervenuta anche la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde: "A Punta Molentis, una delle perle della nostra terra, le fiamme hanno costretto decine di persone alla fuga via mare. Un altro pezzo della nostra bellezza é in cenere"
Ha devastato circa cento ettari di bosco e distrutto decine di aiuto, l'incendio che ieri ha fatto vivere momenti di autentico terrore a chi si trovava sulla spiaggia di Punta Molentis a Villasimius, Sardegna sud-orientale. È una prima stima dei danni fatta dal Corpo forestale che sta lavorando per quantificarli nel dettaglio mentre proseguono gli accertamenti per stabilire da dove è partito il rogo e individuare eventuali responsabili. Anche la quantificazione effettiva dei danni non è semplice. In fumo sono andate decine di automobili, ma ancora non sono state conteggiate con precisione. Non si registrano al momento danni ad aziende agricole e abitazioni private, ma la conta è appena iniziata.
La conta dei danni
Il sindaco di Villasimius, Gianluca Dessì, già nella tarda serata di ieri, aveva chiuso tutti gli accessi alla spiaggia di Punta Molentis, dove un grosso incendio ha distrutto decine di auto e fatto scappare via mare circa 200 bagnanti. Mentre sono in corso le indagini del Corpo Forestale regionale per risalire alle cause che hanno scatenato le fiamme in una delle giornate in cui il maestrale soffiava a circa 35-40 chilometri orari, si inizia a fare una stima dei danni, non solo materiali ma anche ambientali. Secondo il Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG), l’incendio ha distrutto un vero e proprio “gioiello ambientale” del Sud Sardegna. Il presidente Stefano Deliperi ha chiesto pene più severe, come il Daspo ambientale, sostenendo che episodi simili richiedano almeno vent’anni di reclusione per i responsabili.
Fondo per le emergenze ambientali
Adiconsum Cagliari che chiede l'istituzione di un fondo per le emergenze ambientali per un primo ristoro ai cittadini e alle attività che subiscono danni significativi in situazioni impreviste e non riconducibili a responsabilità personali. La stessa associazione tramite il proprio ufficio legale, sta monitorando la vicenda e valutando la possibilità di azioni a tutela dei consumatori danneggiati. "Non è ammissibile che un evento di tale gravità si traduca in un danno interamente a carico dei cittadini. In assenza di colpevoli accertati e con assicurazioni spesso inadeguate, il peso ricade su famiglie e imprese già in difficoltà - denuncia Simone Girau presidente di Adiconsum Cagliari - occorre un confronto immediato tra enti pubblici e associazioni per l'istituzione di un fondo a tutela dei danneggiati. C'è necessità di prevenzione, vigilanza ma anche di risposte concrete".