Scendono i contagi (-21%), ma salgono i decessi, con una variazione di +4,8% rispetto alla precedente rivelazione. I tamponi effettuati sono 1.093.207, con una variazione di -13%, mentre il tasso di positività è 16%, con una diminuzione dell'1,6%. "E' evidente che siamo in una fase in cui la pandemia intesa come stato emergenziale è superata. Ma serve attenzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ospite a Live in, su Sky TG24
Scendono i nuovi casi di Covid-19, ma salgono i decessi nell'ultima settimana. I nuovi contagi sono infatti 174.652, con una variazione di -21% rispetto alla settimana precedente (221.154). I deceduti sono, invece, 719, con una variazione di +4,8% rispetto alla settimana precedente (686). I tamponi effettuati sono 1.093.207, con una variazione di -13% rispetto alla settimana precedente (1.256.722), mentre il tasso di positività è 16% con una variazione di -1,6% rispetto alla settimana precedente (17,6%). Lo evidenzia il bollettino settimanale del ministero della Salute relativo alla settimana 9-15 dicembre (IL BOLLETTINO).
"E' evidente che siamo in una fase in cui la pandemia intesa come stato emergenziale è superata. Abbiamo una circolazione virale ancora rilevante per quanto in calo, comunque intorno ai 300 casi ogni 100mila abitanti, su 7 giorni. Serve continuare a prestare ancora attenzione". Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ospite a Live in, su Sky TG24. E' importante, ha sottolineato, "continuare a coprire chi rischia di più, quindi chi ha fragilità o per ragioni anagrafiche o per patologie concomitanti". E' necessario quindi "aderire alla campagna della quarta dose. Siamo al 18% per la fascia di età 60-69 anni, al 29% quella 70-79, e al 42,5% sopra gli 80 anni", ha concluso.
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Under 50: potrebbero essere sommerse fino a due diagnosi su tre
Lo rivela un’analisi pubblicata sul sito online della rivista 'Epidemiologia e Prevenzione' dell'Associazione Italiana di Epidemiologia, condotta da Maria Teresa Giraudo, Cesare Cislaghi e Manuele Falcone.
Piemonte, in sette giorni quasi 40.400 vaccinazioni
In sette giorni, tra il 9 e il 15 dicembre, in Piemonte sono state vaccinate 40.391 persone. Di queste, 178 hanno ricevuto la prima dose, 64 la seconda, 851 la terza, 20.952 la quarta, 18.702 la quinta. Dall'inizio della campagna vaccinale sono state somministrate nella regione 10.704.006 dosi, di cui 3.344.535 come seconde, 2.960.940 come terze, 722.022 come quarte, 69.722 come quinte.
Hong Kong: stop a obbligo isolamento per chi arriva da fuori
Dal 14 dicembre sono state revocate le restrizioni di ingresso legate al contenimento del coronavirus, che prevedono per chi entra nel territorio dell’ex colonia britannica un isolamento di 72 ore. Lo ha annunciato il capo dell’esecutivo di Hong Kong, John Lee.
Nuove misure in arrivo: giorni contati per isolamento e tamponi
Sono in arrivo novità sull'isolamento domiciliare. Ad anticipare i contenuti delle nuove misure è stato lo stesso ministro della Salute Orazio Schillaci.
Cina, aumentano i contagi: stop a monitoraggio asintomatici
Per le autorità sanitarie cinesi la diffusione del Covid sarebbe ormai 'impossibile' da tracciare. Per questo hanno annunciato di aver interrotto la registrazione dei casi asintomatici nel loro report quotidiano.
Influenza, pediatra Zuccotti: "Ci si vaccini tutti anche ora"
"Quest'anno a differenza dello scorso stiamo assistendo a tantissimi casi di influenza. Ce lo aspettavamo perché l'Australia ci aveva 'avvisato' perché da loro era arrivata prima raggiungendo livelli pre-pandemia. Da noi sta succedendo la stessa cosa. Stanno circolando molti virus di tipo 'A' di tipo 'B' e - fra i bimbi - anche molti virus sinciziali che spesso richiedono anche il ricovero con la somministrazione di ossigeno". Lo ha spiegato, in un'intervista a Lombardia Notizie, il professor Gian Vincenzo Zuccotti, direttore della Pediatria dell'Ospedale Buzzi di Milano e preside della facoltà di Medicina dell'Università Statale del capoluogo. "Le complicanze - ha spiegato Zuccotti - possono esserci anche se sono rare. La febbre può rimanere alta anche per più di 48 ore; se si protrae è bene consultare un pediatra. Il virus sinciziale, invece, è diverso. Quando un bimbo di pochi mesi inizia a rifiutare il cibo e presenta una frequenza respiratoria accelerata, magari con respirazione addominale prominente e rientramenti, è urgente rivolgersi subito al Pronto soccorso". Il modo migliore per prevenire complicanze di questo tipo rimane "la vaccinazione, molto indicata anche per i bambini a maggior ragione perché la somministrazione avviene con un semplice spray nasale". "È assolutamente consigliata - ha continuato il professore - e proprio per questo abbiamo fatto una campagna mirata nelle scuole per verificare se il setting scolastico fosse quello più indicato per raggiungere il maggior numero possibile di bambini e ragazzi. Il vaccino già sperimentato da alcuni anni anche in diversi Paesi europei (nel Regno Unito in particolare), lo si usa da più di 10 anni. E' sicuro e può essere fatto praticamente da chiunque salvo casi specifici che i pediatri ben conoscono". "Rinnovo dunque l'invito a farlo anche se la stagione è già iniziata".
Locatelli: "Ok nuove misure isolamento, diversificarle per sanitari"
Sulle nuove misure riguardanti la durata dell'autoisolamento in caso di Covid "il Consiglio superiore di Sanità, che io presiedo, si era già espresso a fine agosto rispetto ai 5 giorni di isolamento, non facendo differenza tra sintomatici e asintomatici, semmai con 2 giorni senza sintomi per chi era sintomatico all'inizio. Forse un'attenzione potrebbe essere data ai medici e al personale sanitario e chi opera nelle Rsa perchè evidentemente sono le persone che hanno maggiormente a che fare con potenziali fragili, quindi magari per loro il ragionamento potrebbe essere diversificato". Lo ha detto il presidente del Consiglio superiore di sanità (Css), Franco Locatelli, ospite di 'Sky Tg24 Live In Bergamo 2022'.
Giarratano (Siaarti): "Ora nei fragili l’influenza fa più danni del Covid"
"Da quello che vediamo nelle terapie intensive italiane, in questo momento l'influenza sta facendo più danni del Covid tra i pazienti fragili. Ampia fetta di popolazione non protetta con l'antinfluenzale".
Locatelli: "Pandemia superata come emergenza ma serve attenzione"
"E' evidente che siamo in una fase in cui la pandemia intesa come stato emergenziale è superata. Abbiamo una circolazione virale ancora rilevante per quanto in calo, comunque intorno ai 300 casi ogni 100mila abitanti, su 7 giorni. Serve continuare a prestare ancora attenzione" . Lo ha detto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, ospite a Live in, su Sky Tg24. E' importante, ha sottolineato, "continuare a coprire chi rischia di più, quindi chi ha fragilità o per ragioni anagrafiche o per patologie concomitanti". E' necessario quindi "aderire alla campagna della quarta dose. Siamo al 18% per la fascia di età 60-69 anni, al 29% quella 70-79, e al 42,5% sopra gli 80 anni", ha concluso sottolineando che la campagna per la quarta dose non è stato un fallimento "ma va assolutamente ribadito il concetto di una maggiore copertura per le categorie a rischio".
Covid, per l’Oms ha causato 14,83 milioni di morti nel mondo
Secondo un recente articolo pubblicato su Nature, tra il 2020 e il 2021 ci sono stati circa 14,83 milioni di decessi in eccesso in tutto il mondo associati al Covid-19.
Lombardia, 26.077 casi e 170 morti in ultimi 7 giorni, dati in calo
In Lombardia nell'ultima settimana, dal 9 al 15 dicembre, si sono registrati 26.077 casi di Covid (in calo rispetto ai 35.239 della settimana precedente, 2-8 dicembre) e 170 morti (in calo rispetto a 222). I tamponi sono stati 179.544, per un tasso di positività del 14,5% (in riduzione rispetto al 16,4% della settimana precedente). Negli ospedali ci sono 35 ricoverati in terapia intensiva (+2 rispetto all'ultimo bollettino regionale che ne indicava 33) e 1.402 in area medica (56 in meno rispetto a 1.458).
In Cina medici positivi al lavoro negli ospedali
La decisione delle autorità cinesi è dovuta alla carenza di personale di fronte a un acutizzarsi dell'infezione. Lo riporta il Guardian.
Covid, 170 morti in sette giorni in Lombardia
Sono 35, due più della settimana scorsa, i ricoverati per il Covid in terapia intensiva in Lombardia, mentre sono 1.402 i ricoverati con sintomi negli altri reparti per la cura del Coronavirus. I morti sono 170, in sette giorni, per un totale di 44.243 dall'inizio della pandemia. Lo rende noto la Regione. Per quanto riguarda l'incremento dei casi positivi per provincia tra la giornata di ieri, giovedì 15 dicembre, rispetto a quella precedente (mercoledì 14 dicembre): a Milano sono 1.175 di cui 447 in città; a Bergamo 254; a Brescia 537; a Como 211; a Cremona 184; a Lecco 103; a Lodi 118; a Mantova 232; a Monza e Brianza 306; a Pavia 268; a Sondrio 23 e, infine, a Varese 304.
Iss: diminuisce l'incidenza e l'indice Rt torna sotto 1, in lieve calo intensive
Ad indicarlo sono i dati contenuti nell'ultimo monitoraggio settimanale curato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal ministero della Salute sull'andamento della pandemia di Covid-19 in Italia. IL PUNTO
Covid, Palù: "Non è più una pandemia, è meno letale dell’influenza"
Lo ha riferito il virologo Giorgio Palù presidente dell’agenzia italiana del farmaco. "Non è neppure un'endemia. È un virus che in questa fase mantiene una circolazione diffusa nella popolazione di vaste aree del globo, come quello di Dengue e Hiv", ha aggiunto.
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Covid, solo la Puglia è classificata a rischio alto
Una sola Regione, la Puglia, è classificata questa settimana a rischio alto per molteplici allerte di resilienza. Dieci sono invece a rischio moderato e dieci sono classificate a rischio basso. Lo rileva il monitoraggio settimanale dell'Istituto superiore di sanità e ministero della Salute.
Rezza: "Tendenza ad un lieve aumento dell'occupazione dei reparti di area medica"
Questa settimana infatti, rileva Rezza, "tende a diminuire il tasso di incidenza dei casi di Covid-19 che si fissa a 296 casi per 100mila abitanti. Anche l'Rt mostra una tendenza al decremento: siamo a 0,98 e quindi al di sotto della soglia epidemica". Il tasso di occupazione dei posti di area medica e terapia intensiva è invece rispettivamente al 14,8% e al 3,2% e pertanto, conclude l'esperto, "c'è la tendenza ad un lieve aumento dell'occupazione dei reparti di area medica ma compensato da una diminuzione dell'occupazione delle terapie intensive".