Il ministro dell'Interno, nella sua informativa al Senato, ha riferito sulla gestione dei flussi migratori. Il governo pensa a una misura per applicare alle Ong una sanzione amministrativa che consentirebbe anche la confisca delle navi. Dopo lo scontro Italia-Francia, a livello internazionale ci sono stati diversi incontri sul tema: l'Ue lavora a un documento ad hoc
Il governo sta lavorando sulla stretta contro l’immigrazione promessa da Giorgia Meloni. Il Viminale sta valutando di applicare alle Ong che operano nel Mediterraneo una sanzione amministrativa che consentirebbe anche la confisca delle imbarcazioni. Mentre la crisi diplomatica con la Francia sembra rientrata, l’esecutivo è pronto a un’offensiva in Europa sul tema. A livello internazionale ci sono stati diversi incontri: l'Ue, da quanto è trapelato, lavora a un documento ad hoc. Intanto il ministro dell’Interno Piantedosi ha riferito in Aula al Senato con un'informativa sulla gestione dei flussi migratori e, in particolare, sui recenti interventi di assetti navali di organizzazioni non governative nel Mediterraneo centrale. “Accoglienza ha un limite. Serve nuova politica europea”, ha detto. Cei: chiusura verso migranti inefficace e non dignitosa. Le Pen si schiera con Meloni e critica Macron. L'Ue si dice pronta ad aiutare l'Italia. Il premier italiano: "Molto meglio collaborare che discutere".
Gli approfondimenti:
Cosa prevede l'accordo europeo di ricollocamento e distribuzione
Allo studio del governo Meloni il modello Turchia: in cosa consiste
Il rapporto fra richiedenti asilo e abitanti nei Paesi Ue: in Italia è 0,1%
Dublino e altri accordi: cosa dicono le regole europee su soccorsi e accoglienza
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Madrid: noi esercitiamo la solidarietà soccorrendo
"La Spagna dimostra l'esercizio della solidarietà con il soccorso, che è atto dovuto, perché il soccorso in mare di persone in pericolo non è nemmeno una questione di solidarietà, ma un obbligo da rispettare". È questa la posizione espressa da Fernando Grande-Marlaska, ministro dell'Interno spagnolo. Rispondendo a una domanda sulle proposte migratorie dell'Italia, nel corso di un punto stampa con giornalisti, ha aggiunto: "Non mi riferisco a un Paese nello specifico, questi temi si affrontano nei Consigli Ue dei ministri della Giustizia e dell'Interno". "La Spagna", ha poi sottolineato, "è impegnata nel rispetto dei suoi obblighi internazionali, come non potrebbe essere altrimenti, a maggior ragione quando si tratta di quelli basati su principi così rilevanti e importanti come quello della solidarietà". Marlaska ha aggiunto che la risposta alla "sfida migratoria", che "è di tutti", deve essere data "dall'Unione Europea nel suo insieme".Premier Francia: prevenire partenze da Nordafrica
Élisabeth Borne, parlando della questione migratoria in Senato, ha sottolineato la necessità di agire sulla "prevenzione delle partenze irregolari in provenienza dall'Africa del nord". La premier francese, durante il suo intervento, ha detto che tutto ciò deve passare per “un rafforzamento delle capacità marittime del Paese di partenza e una più grande efficacia collettiva in materia di rimpatrio dei migranti in situazione irregolare".Francia: serve migliore cooperazione con Ong
Élisabeth Borne auspica una "cooperazione più fluida e più trasparente" con le Ong che soccorrono i migranti in mare, dopo l'accoglienza tra le polemiche dell'Ocean Viking con 234 migranti a bordo nel porto di Tolone. "Queste Ong salvano vite, fanno un lavoro importante ma una cooperazione più fluida e più trasparente con i poteri pubblici è indispensabile", ha detto la premier francese durante un intervento al Senato.A Ventimiglia sit-in bipartisan per riaprire centro di accoglienza
Ue lavora a un documento sui migranti e sentirà i Paesi membri
Sulla questione migranti, la presidenza di turno Ue detenuta dalla Repubblica Ceca procederà dopo aver consultato gli Stati membri e sulla base di un documento di lavoro che la Commissione dovrebbe mettere sul tavolo prossimamente. È quanto emerso, secondo fonti europee, nel corso della riunione dei Rappresentanti dei 27. È stata inoltre riconosciuta la peculiarità dei salvataggi in mare pur a fronte della pressione che la rotta balcanica sta registrando. Nessuna decisione, invece, è stata presa riguardo la convocazione di un Consiglio ministeriale straordinario.Crosetto: “Creare condizioni perché migranti possano restare in Africa”
"Parlare di immigrazione significa pensare che tra 15-20 anni in Africa ci saranno 2,5 miliardi di persone, 1,250 miliardi in più di adesso. Ora parliamo di duecento, trecento, cinquecento persone al giorno che vogliono arrivare. Dovremo parlare di 60-70mila al giorno. Meglio quindi iniziare oggi evitando di sfruttare l'Africa e creare le condizioni perché possano rimanere là. E quando vengono, pensare a come integrarle senza lasciarle alla povertà e allo sfruttamento. Va affrontato il tema insieme all'Europa", ha detto il ministro della Difesa Guido Crosetto durante la registrazione di Porta a Porta. "Io avevo detto che alcune Ong sembrano strumenti ideologici e centri sociali in acqua, non tutte. Salvare persone in acqua è un diritto di tutti, invece trasbordare dagli scafisti a un'altra nave è qualcosa di diverso. Uno dovrebbe porsi il tema di non aiutare quelli che delinquono", ha aggiunto.Crosetto: si temono 10 milioni di “migranti invernali” dall’Ucraina
Sul tema migranti, il ministro della Difesa Guido Crosetto ha parlato anche dei “migranti invernali”. "È comprensibile che i Paesi dell'Est siano nervosi, la guerra dura da mesi e sta mettendo in ginocchio anche i civili. Mi preoccupano moltissimo questi bombardamenti che riguardano la possibilità dei civili di superare l'inverno. La tattica è chiarissima: creare dei 'migranti invernali' perché non avranno la possibilità di scaldarsi", ha detto durante la registrazione di Porta a Porta su RaiUno. "Si parla di milioni di persone che potrebbero avere la necessità di uscire dall'Ucraina, da 7 a 10 milioni secondo i più pessimisti. È una tattica che crea nervosismo, irritazione e odio", ha aggiunto.A Belgrado trilaterale Serbia-Austria-Ungheria
Serbia, Austria e Ungheria si sono incontrate nel pomeriggio a Belgrado per confrontarsi sulle misure per contrastare l'immigrazione illegale. Presenti il presidente serbo Aleksandar Vucic, il cancelliere austriaco Karl Nehammer e il premier ungherese Viktor Orban. È il secondo incontro del genere sul tema migranti, dopo quello di Budapest del 3 ottobre scorso. In quel vertice era stata concordata una linea d'azione comune per far fronte ai nuovi flussi di migranti e profughi lungo la rotta balcanica.Ricciardi (Pd): anche Piantedosi è migrante economico
"Definire deludente l'informativa del ministro Piantedosi è un eufemismo: un lungo elenco di affermazioni scorrette, imprecise, prive di ogni fondamento scientifico e demagogiche”. Sono queste le dichiarazioni di Toni Ricciardi, deputato del Pd e storico delle migrazioni. “Piantedosi non è più il capo di gabinetto di Salvini, ma un importante ministro della Repubblica. Ne prenda atto e si comporti di conseguenza", ha aggiunto. E ancora: “Senza alcun senso del ridicolo, ha dichiarato che la maggior parte delle persone che arrivano in Italia è spinta da motivazioni di carattere economico e quindi non ha titolo di rimanere. Segnalo che anche il ministro è un migrante per ragioni economiche e di lavoro, alla pari dei 35 milioni di italiani che dall'Unità d'Italia a oggi hanno lasciato il Paese e dei circa 20 milioni che, come lui, hanno utilizzato la mobilità interna proprio per lavoro”.Sindacato di Polizia Coisp: Piantedosi “ha colto nel segno”
Sull’informativa del ministro Piantedosi è arrivato anche il commento di Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp. “Ha colto perfettamente nel segno, spiegando alla perfezione tutte le problematiche che, soprattutto gli appartenenti alla Polizia di Stato, riscontrano quotidianamente nella gestione dei migranti che sbarcano sulle nostre coste. Il nostro sistema di accoglienza, infatti, non riesce più a sostenere i flussi migratori incontrollati e gli hotspot non riescono più a far fronte al numero sempre crescente di migranti che vi trovano un seppur temporaneo riparo. Gli agenti sono stremati da turni massacranti e dalle condizioni igienico-sanitario precarie in cui sono costretti a lavorare ogni giorno", ha detto. “Per far sì che il problema delle migrazioni illegali non ricada solo sul nostro Paese è indispensabile, proprio come ha sottolineato il ministro, rendere prioritario il controllo delle frontiere e aumentare i presidi delle Forze dell'Ordine, per non lasciare la gestione dei flussi migratori in mano ai trafficanti di esseri umani", ha aggiunto.Soccorso barcone con oltre 200 migranti
Spagna: 28.926 arrivi irregolari nel 2022
Salvini: Piantedosi uomo giusto al posto giusto
Cosa prevede l'accordo europeo del 2022
Il 10 giugno 2022, 19 Stati Ue e 4 Paesi associati hanno firmato un documento politico che prevede il "meccanismo volontario di solidarietà", per aiutare le Nazioni che - a livello numerico - devono gestire il maggior numero di sbarchi. Si può scegliere se accettare sul proprio territorio i richiedenti asilo, oppure se aiutare economicamente i Paesi di primo arrivo. La Francia ha annunciato di voler sospendere l'accordo dopo la crisi del novembre 2022 innescata dal caso Ocean Viking.
Migranti, cosa prevede l'accordo europeo di ricollocamento e distribuzione
Piantedosi: "Le norme le scrive il Parlamento"
"Le norme le scrive il Parlamento", ha detto al termine dell'informativa alla Camera, il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo a chi gli chiede se stia scrivendo le norme per contenere i flussi di migranti.
Il rapporto fra richiedenti asilo e abitanti nei Paesi Ue: in Italia è 0,1%
Le Monde: "Macron sulla difensiva"
Migranti, le regole europee
Dal punto di vista giuridico il "diritto internazionale del mare", che regola e codifica i comportamenti a cui gli Stati si devono attenere, è costituito da un insieme di convenzioni e accordi. I più importanti sono due documenti: la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos) del 1982 e, per quanto riguarda l'Europa, il Regolamento di Dublino del 2013 in tema di richiesta di asilo. Ci sono poi degli accordi di ridistribuzione, come quello ora sospeso dalla Francia dopo lo scontro con l’Italia.
Dublino e altri accordi: cosa dicono le regole europee su soccorsi e accoglienza