L'incidente è avvenuto la notte scorsa in via Mura di San Vito nel rione Capo. A riportare le conseguenze più gravi è stata una donna di 32 anni, madre di tre bambini rimasti coinvolti allo stesso modo. La donna ha riportato traumi e ferite profonde alle gambe. Oltre ai bambini, feriti in modo meno grave, è stata coinvolta anche un'altra donna di 71 anni
Un ascensore è crollato in una palazzina di Palermo. A riportare le conseguenze più gravi è una donna di 32 anni, madre di tre bambini rimasti coinvolti allo stesso modo. La donna ha riportato traumi e ferite profonde alle gambe. Oltre ai bambini, feriti in modo meno grave, è stata coinvolta anche un'altra donna di 71 anni. L'ascensore, secondo una primissima ricostruzione, sarebbe stato costruito artigianalmente da un componente della famiglia che di professione fa il fabbro. Serviva per salire e scendere da casa, visto che la palazzina era sprovvista di scala interna. Probabilmente a causa del peso che superava il massimo consentito, le corde che sostenevano la pedana non hanno retto e si sono spezzate.
I feriti
L'incidente è avvenuto la notte scorsa in via Mura di San Vito nel rione Capo, accanto al comando provinciale dei carabinieri. La donna ferita è stata portata in codice rosso all'ospedale Civico, l'altra ferita e i tre bimbi, sono invece all'ospedale Cervello. Un altro uomo è stato aiutato a scendere dai vigili del fuoco con l'ausilio di una scala poiché era rimasto bloccato al primo piano a causa del montacarichi rotto. Sarebbe lui, come ha raccontato alla polizia, il fabbro che ha costruito l'ascensore. Intanto la procura di Palermo ha disposto il sequestro dell'ascensore precipitato, dopo che nella palazzina in via Mura di San Vito, sono intervenuti gli agenti della scientifica che per ore hanno eseguito i rilievi sull'impianto. Fino a tarda notte i vigili del fuoco hanno lavorato per mettere in sicurezza l'edificio.

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Il sopralluogo della polizia scientifica
Nell'impianto sono intervenuti gli agenti della scientifica che per ore hanno eseguito i rilievi. "Il cedimento dell'ascensore avvenuto a Palermo è un caso limite. In base alle prime informazioni non sarebbe un impianto omologato e collaudato, soggetto a manutenzione da parte di una ditta accreditata. Ma rappresenta comunque una spia d'allarme in un settore dove ancora non c'è la giusta sensibilità su un tema fondamentale: la sicurezza - dice l'imprenditore Salvatore Nasca, cofondatore del "Consorzio per l'Italia", organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensorista - Quando si sale in auto si vuole sapere chi è il conducente - sottolinea Nasca - Non si ha la stessa sensibilità quando si sale in ascensore. Sono un mezzo di trasporto, utilizzato ogni giorno da milioni di persone. Ma gli ascensori sono poco considerati anche se l'Italia ne ha un milione ed è seconda al mondo dopo la Cina per numero di impianti presenti su tutto il territorio nazionale. Oltre 500mila dei quali sono però vetusti".
