
Fuga di gas dal Nord Stream, nube di metano in giornata sopra l'Italia: nessun pericolo
Dovrebbe arrivare in queste ore sul nostro Paese la coda della 'nuvola' che si è formata dopo le perdite dei gasdotti del 27 settembre. Non c'è nessun rischio né di inquinamento né per la salute dei cittadini, come sostiene il direttore del Consorzio Lamma-Cnr

Dovrebbe arrivare in giornata sull'Italia la coda della nube di metano che si è formata dopo la fuga di gas del 27 settembre dai gasdotti Nord Stream 1 e 2. Non c'è nessun pericolo né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera
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Inoltre il metano è un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale) e non inquinante. A spiegare che non ci sono pericoli è Bernardo Gozzini, direttore del Consorzio Lamma-Cnr, guardando ai dati del rapporto dell'Istituto Norvegese per la ricerca sull'aria (Nilu), in base ai quali la nube si è divisa in due parti. "Gli italiani non avvertiranno, peraltro come tutti i Paesi su cui si è spostata la nube, neanche l'odore del metano - sottolinea poi Gozzini - anche perchè il gas viaggia ad alta quota"
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A Gozzini fa eco Valerio Paolini, ricercatore dell'Istituto di Inquinamento atmosferico del Cnr. ''Il metano - spiega l'esperto - non ha un impatto sulla salute e non ha una tossicità intrinseca"
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La nube ha già interessato in particolare modo Svezia e Norvegia, dove il livello di metano questa mattina ha raggiunto dati record, come riferito dai media svedesi e norvegesi, che hanno parlato appunto di una 'grande nuvola'
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Inoltre, secondo una simulazione pubblicata oggi dall'istituto di ricerca norvegese Nilu, il metano rilasciato dalla falle del Nord Stream si è spostato con il vento su diverse regioni svedesi e norvegesi, raggiungendo persino il Regno Unito. In base alle stesse stime, quasi 80.000 tonnellate di metano sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati
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Intanto la guardia costiera svedese ha dichiarato che una delle quattro perdite del gasdotto Nord Stream nel Mar Baltico è diminuita di dimensioni, mentre gli esperti ambientali hanno messo in guardia sull'impatto climatico. La perdita che si trova sopra il Nord Stream 2 "è diminuita, ma è ancora in corso", ha dichiarato la Guardia costiera svedese in una nota

Due delle falle si trovano nella zona economica esclusiva svedese e le altre due in quella danese. La falla sul lato svedese, più grande e situata sopra il Nord Stream 1, non ha mostrato segni di indebolimento, secondo la guardia costiera. Interpellata dalla France Presse sull'evoluzione delle perdite sul lato danese, la polizia danese ha rifiutato di commentare. Mercoledì Copenaghen ha stimato che più della metà del gas presente nei due gasdotti - che non erano in funzione ma pieni di gas - era fuoriuscito e si prevedeva che i tubi fossero vuoti entro domenica

Intanto si cerca di capire che cosa abbia provocato i danni ai gasdotti. In una lettera congiunta al Consiglio di sicurezza dell'Onu, Danimarca e Svezia affermano che le esplosioni che hanno causato le perdite di gas da Nord Stream 1 e 2 potrebbero essere dovute alla detonazione "diverse centinaia di chili di esplosivo"

E il presidente russo Vladimir Putin ha accusato gli "anglosassoni" di sabotaggio del gasdotto. Lo ha detto nel suo discorso sull'annessione delle quattro regioni ucraine al Cremlino, come riporta la Tass

Ma il vicecancelliere tedesco e ministro dell'Economia Robert Habeck afferma di non credere alle dichiarazioni russe. "L'unica verità che viene dalla Russia è la menzogna", ha detto a Bruxelles, all'uscita del consiglio dei ministri Ue dell'energia. "Mentono tutte le volte che parlano. Non so chi ha causato le esplosioni. Ma dire 'non siamo stati noi' non è una risposta a cui credo. Non credo ad alcuna parola che viene dalla Russia: la verità ha abbandonato la Russia", ha aggiunto
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