Dopo le perdite dalla struttura il livello di metano su Svezia e Norvegia è a livelli record: "Mai visto niente di simile", riferiscono i media svedesi e norvegesi. Secondo una simulazione dell'istituto di ricerca norvegese Nilu quasi 80.000 tonnellate di gas sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati. Nube attesa anche sull'Italia, ma gli esperti avvisano: "Nessun pericolo"
Una "grande nuvola" sopra i cieli d'Europa. Dopo la fuga di gas dai gasdotti Nord Stream 1 e 2, riferiscono i media svedesi e norvegesi, il metano sui due Paesi è a livelli record. Il 96% del gas nel Nord Stream 1 e 2 era metano. La coda della nube dovrebbe passare anche sopra l'Italia, ma gli esperti tranquillizzano: non c'è nessun pericolo, né di inquinamento né per la salute dei cittadini, dato che la nube si è molto diluita in atmosfera ed essendo il metano un gas climalterante (che incide sul riscaldamento globale), non inquinante. (BOLLETTE LUCE, ECCO GLI AUMENTI DI OTTOBRE)
"Quantità mai vista di emissioni"
Secondo una simulazione pubblicata oggi dall'istituto di ricerca norvegese Nilu, il metano rilasciato dalla falle del Nord Stream si è spostato con il vento su diverse regioni svedesi e norvegesi, raggiungendo persino il Regno Unito. In base alle stesse stime, quasi 80.000 tonnellate di metano sono già fuoriuscite dai tubi danneggiati. "Le emissioni sono a livelli record, mai visto niente di simile prima in Norvegia e Svezia".