
Il gasdotto Nord Stream e l’ipotesi sabotaggio: quali danni per l’ambiente?
Gli esperti stanno discutendo di quale possa essere l’impatto ambientale di questa fuoriuscita di metano: ci sarebbero infatti pareri contrastanti sugli effetti che il gas naturale avrà sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici

Le fughe di gas che stanno interessando i gasdotti Nord Stream 1 e 2 continuano, e la tensione internazionale cresce mentre si discute l’ipotesi che il danneggiamento alle strutture sia stato volontario. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, parla di un “tentativo di destabilizzare ulteriormente l'approvvigionamento energetico dell'Ue”, mentre il Cremlino definisce “stupido e assurdo” incolpare la Russia
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Intanto però il gas continua a fuoriuscire dai gasdotti riversandosi in mare: il Nord Stream 2 - che non è mai entrato in funzione a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina - registra perdite nella zona a sud est dell’isola danese di Bornholm, mentre il Nord Stream 1 ha fuoriuscite a nord-est dell'isola di Bornholm. Entrambi contenevano gas pressurizzato: nei 1.234 km del Nord Stream 2, scorrevano al momento delle perdite 177 milioni di metri cubi di gas naturale
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Una situazione che, quale ne sia l’effettiva causa, genera allarme non solo per le forniture energetiche: “Importante colloquio telefonico con la mia collega svedese Ann Linde. I danni causati ai gasdotti Nord Stream 1 e 2 sono molto preoccupanti. L'incidente dovrebbe essere oggetto di un'indagine approfondita. Non si può escludere un sabotaggio alle condutture. Gravi rischi per l'ambiente e la navigazione”, ha scritto su Twitter il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto
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Quali possono essere dunque i danni all’ambiente causati dalle perdite? Secondo quanto riporta Focus, gli scienziati stanno discutendo di quale possa essere l’impatto ambientale di questa fuoriuscita di metano. Ci sarebbero infatti pareri contrastanti sulla gravità dell'impatto che il gas naturale avrà sull'atmosfera e sui cambiamenti climatici
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Alcuni scienziati, come quelli dell'organizzazione ambientalista tedesca Deutsche Umwelthilfe o l'esperto di biogeochimica dell'Università del Colorado Joe von Fischer, intervistato dal New Scientist, ritengono che il gas fuoriuscito avrà un impatto contenuto sui gas serra in atmosfera proprio perché si tratta di perdite sottomarine

“Quando il metano è rilasciato nella parte inferiore di un bacino molto profondo, viene quasi completamente ossidato dai batteri metanotrofici (cioè che si nutrono di metano) presenti nella colonna d'acqua”, ha spiega von Fischer. In pratica potrebbe degradarsi quasi del tutto prima di arrivare in atmosfera, lasciando dietro di sé "solo" anidride carbonica, che è sì parecchio inquinante ma è anche meno potente come gas serra

La quantità di gas perso dai gasdotti, però, potrebbe fare la differenza. Secondo Grant Allen, scienziato ambientale esperto di gas naturale e composizione atmosferica dell'Università di Manchester, le perdite potrebbero essere così ingenti e la colonna di gas in acqua così pura e violenta da rendere difficile ai batteri una qualunque azione mitigatrice

"Un evento del genere avrà sicuramente impatti sull'ecosistema, a livello locale, ma in maniera più diffusa sull'intera biosfera", ha detto invece all’AdnKronos Donato Romano, ricercatore dell'Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, esperto di ecosistemi bio-ibridi e impiego di tecnologie nei sistemi naturali. "Escluderei danni agli ecosistemi acquatici 'underwater', perché il gas metano ha una solubilità in acqua relativamente bassa e tende a volatilizzarsi presto nell'atmosfera"

Gli effetti diretti, quindi, "riguarderanno sicuramente gli animali che sorvolano quella zona perché si troveranno a inalare questa elevata densità di gas in quel volume d'aria, intossicandosi. Ma quello che preoccupa di più, è l'effetto indiretto della fuga di gas dovuto al suo 'potenziale di riscaldamento globale’”. Si tratta di un indice utilizzato per misurare gli effetti di diverse sostanze e diversi gas sull'effetto serra

“Il metano, ahimé, ha un valore di questo potenziale di riscaldamento globale molto superiore a quello dell'anidride carbonica” ha spiega Romano. “Per questo parametro si utilizzano degli orizzonti temporali; generalmente, su 100 anni, si dice che il global warming potential sia di 25 per il metano, mentre per la Co2 il valore di riferimento è 1. C'è una bella differenza"

Il metano è abbastanza presente in ambiente acquatico, soprattutto sui fondali oceanici dove si stimano grandi quantità di questo gas. "Si trova in natura, proprio come la Co2, ma l'azione antropica ha contribuito in maniera molto significativa negli ultimi decenni cambiando gli equilibri di questi gas nella nostra atmosfera con effetti deleteri sul sistema Terra”, ha aggiunto Romano. “Un evento del genere apporterà livelli importanti di metano in atmosfera che potranno avere ripercussioni non proprio 'simpatiche'"

Intanto i danni alle strutture potrebbero essere così ingenti da rendere i gasdotti inservibili: i servizi di sicurezza in Germania riterrebbero infatti che i tre tubi di Nord Stream 1 e 2, danneggiati forse da un attacco, potrebbero anche risultare inutilizzabili per sempre. Lo riporta il giornale tedesco Tagesspiegel. Secondo fonti di governo citate dal media, se non verranno riparati subito, l'acqua salata potrà corrodere il materiale di cui sono fatti
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