Calano le terapie intensive (-34) e i ricoveri ordinari (-272). Agenas: occupazione reparti al 16%, cala in 13 regioni. Nel complesso, la curva dei contagi frena la sua discesa nella maggior parte delle province. Nel mondo, il numero di infezioni settimanali registrati tra il 25 e il 31 luglio è diminuito del 9% a circa 6,5 milioni. Da inizio pandemia, le vittime hanno raggiunto quota 172.568. Ancora positivo il presidente degli Stati Uniti
Friuli Venezia Giulia: 1.170 nuovi casi, quattro decessi
Calabria: 1.592 casi e 3 decessi, calano ricoveri
Covid, Meloni: scuole abbandonate, Speranza-Bianchi che fanno?
Covid, Cartabellotta (Gimbe): 1.165 morti in 7 giorni, effetto Omicron 5
Lazio, 196.586 casi positivi: 58 in terapia intensiva
Sono 196.586 le persone attualmente positive a Covid-19 nel Lazio, di cui 1.029 ricoverate, 58 in terapia intensiva e 195.499 in isolamento domiciliare. Dall'inizio dell'epidemia i guariti sono 1.758.566, i morti 11.813, su un totale di 1.966.965 casi esaminati, secondo il bollettino aggiornato della Regione Lazio.
Puglia, forte crescita decessi: 23 morti
Sale il numero delle vittime in Puglia per Covid. Sono 23 i decessi nelle ultime 24 ore come comunicato dal bollettino della Regione. I nuovi casi di positività, invece, sono 3.047 su 16.167 test, con una incidenza del 18,8%. Il numero maggiore di casi è stato registrato in provincia di Bari (855), poi Lecce (760), Taranto (455), Brindisi (322). Nel Foggiano sono stati rilevati 316 casi, nella Bat 213. I positivi residenti fuori regione sono 113 e 13 quelli per cui non è stata ancora definita la provincia di provenienza. Le persone attualmente positive sono 50.402, delle quali 438 (ieri 463) sono ricoverate in area non critica e 17 in terapia intensiva (ieri 18).
Vaccini, ricerca San Raffaele: medici 'arma' contro fake news
Il sostegno esplicito degli esperti al vaccino antiCovid ha un peso importante per convincere le persone della sua efficacia e sulle intenzioni di vaccinazione e sfatare le fake news. Lo dimostra uno studio realizzato dal Centro di Ricerca di Epistemologia Sperimentale e Applicata (CRESA)1 dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, diretto da Matteo Motterlini. La ricerca, svolta da inizio 2021, ha coinvolto 2.277 persone che sono state divise in due gruppi: un gruppo sperimentale di 1.153 partecipanti e un gruppo di controllo da 1.124. Ai due gruppi (sono state sette le raccolte dati consecutive, in cui i partecipanti hanno ricevuto aggiornamenti a distanza di dieci giorni) sono state fornite le stesse informazioni ma al gruppo sperimentale è stato spiegato che le informazioni erano sostenute dalla maggioranza di medici e ricercatori sanitari, mentre al gruppo di controllo è stato detto che si trattava della convinzione di una maggioranza generica di intervistati. Nell'esperimento non si è osservato un aumento nel comportamento di vaccinazione ma i partecipanti al gruppo sperimentale (quello in cui a sfatare le fake news sono stati gli scienziati) hanno mostrato una maggiore intenzione di vaccinarsi, così come giudizi più positivi sulla protezione offerta dai vaccini. "La valutazione finale - spiegano dal San Raffaele - è evidente: gli scienziati e gli esperti di medicina non sono, nella percezione del pubblico, semplicemente una categoria 'generalmente' affidabile, ma anche messaggeri adatti a contrastare la disinformazione durante le campagne di vaccinazione per contrastare il Covid".