
Scuola, a settembre in classe senza mascherine? Le ipotesi
Manca poco più di un mese alla riapertura degli istituti e c’è incertezza sul protocollo sanitario da adottare, nel caso in cui il quadro epidemiologico dovesse peggiorare in autunno. “Bisognava intervenire sul sistema di aerazione”, ha dichiarato il professor Ricciardi su Repubblica. L’idea è quella di non adottare misure troppo drastiche, anche in vista delle elezioni

Manca poco più di un mese alla riapertura delle scuole e il governo cerca di non farsi trovare impreparato, specialmente sul fronte sanitario, visto che c’è ancora da fronteggiare l’emergenza Covid
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Come evidenzia Repubblica, è quasi certo che gli studenti e i docenti non dovranno più usare le mascherine, ormai non più usate in tutte le situazioni. Il protocollo delle misure anti-Covid, in scadenza il prossimo 31 agosto, sembra non verrà più rinnovato
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L’intenzione però è quella di approntare un sistema di sicurezza, utilizzabile nel caso in cui la situazione epidemiologica degeneri
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“Non sono né favorevole né contrario all’uso delle mascherine, perché noi ci basiamo su quello che dicono le autorità sanitarie, sono loro che devono indicarci cosa fare. Io, comunque, penso che le mascherine non si useranno anche perché si va verso l’endemizzazione, con sintomi più blandi. Ciò che conta è che si metta in piedi un sistema di allerta”, ha dichiarato a Repubblica Antonello Giannelli, presidente dell'Associazione nazionale presidi
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La questione però è ancora piuttosto dibattuta, soprattutto negli incontri informali tra ministero alla Salute e all’Istruzione e Istituto superiore di sanità. La volontà è quella di capire cosa fare alla scadenza del protocollo
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Il problema è soprattutto l’assenza di indicatori certi, che permetta di capire la gravità della situazione. Un tempo c’erano i colori delle regioni, ma è un sistema ormai superato. Si potrebbe utilizzare l’occupazione dei posti letto in ospedale, in particolare quelli in terapia intensiva, per capire lo stato delle cose ma ci sono dei dubbi. Su questo i tecnici e gli esperti del ministero stanno lavorando

C’è poi anche la questione dell’aerazione. “Prima di parlare delle mascherine, si sarebbero dovute seguire le indicazioni sull'aerazione. Purtroppo, però, risulta che le scuole non siano attrezzate. Con l'istallazione di impianti efficienti si sarebbe potuto abbassare il rischio del contagio”, sostiene Walter Ricciardi, ordinario di Igiene alla Cattolica e consulente del ministro alla Salute Roberto Speranza. Quasi nessuna scuola in Italia, eccezion fatta per la regione Marche, si è dotata di un moderno sistema per il ricambio dell’aria

Infatti il problema è soprattutto della centrale degli acquisti statale per quanto riguarda l'acquisto i prodotti tecnici per rendere le scuole più sicure

Altro problema è quello dell’approvvigionamento: durante i tempi più difficili venivano acquistate fino a un milione di mascherine per ogni giorno di scuola, al momento invece non è stato pensato alcun piano per gli acquisti

C’è infatti anche la caduta del governo da considerare e le elezioni programmate per il 25 settembre: l’idea generale è quella di non adottare misure troppo drastiche