
Green pass illimitato, come si ottiene e quando: cosa bisogna sapere
Alle persone che hanno ricevuto il richiamo del vaccino o sono guarite dopo aver completato il ciclo primario, viene rilasciato un certificato che - al momento - non ha scadenza. Il pass viene generato entro poche ore e possono reperirlo anche le persone che non hanno la tessera sanitaria o hanno difficoltà con la tecnologia

Dallo scorso 7 febbraio la durata del Green pass booster - ovvero il certificato che si ottiene dopo aver ricevuto la terza dose di vaccino o il booster - è diventata illimitata. Questo significa che chi ha completato il ciclo non deve, almeno per ora, sottoporsi a nuove inoculazioni e, grazie al pass, può continuare a svolgere la propria vita senza particolare restrizioni
GUARDA IL VIDEO: Green pass base, rafforzato e booster: cosa sapere
Come si legge sul sito del governo, il Green pass booster viene generato entro 48 ore dalla somministrazione e ha efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Di solito, la persona in questione riceve un messaggio o un'email con un codice AUTHCODE per scaricarlo. In alternativa, è possibile reperirlo aprendo l'app Immuni o l'app IO, o accedendo al fascicolo sanitario elettronico se il servizio è attivo nella propria Regione
Covid, Costa: "Possibile eliminazione del Green Pass dopo il 31 marzo". Le ipotesi
L'app IO, così come l'accesso al fascicolo elettronico, permette di scaricare il certificato anche a chi si è vaccinato in Italia, ma non ha la tessera sanitaria. In caso di difficoltà, o se per qualche motivo non è possibile usufruire di uno strumento digitale, è sempre possibile chiedere l'aiuto di un operatore sanitario
Covid, ecco qual è la protezione dei vaccini contro le varianti dopo 6 mesi: lo studio
Questo perché, come si legge nel sito del governo dedicato alla vaccinazione, "medici, pediatri, farmacisti, professionisti sanitari e laboratori pubblici e privati, accedendo con le proprie credenziali al Sistema Tessera Sanitaria, potranno recuperare la tua Certificazione verde COVID-19. La Certificazione verde COVID-19 ti sarà consegnata in formato cartaceo o digitale"
Covid, i no-vax guariti da Omicron non sono immuni da altre varianti: lo studio
Ha durata illimitata anche il certificato che viene rilasciato a una persona che ha completato il ciclo vaccinale primario, ha contratto l'infezione ed è poi guarita. In questo caso il certificato viene generato entro il giorno seguente l’emissione del certificato di guarigione
Covid, si lavora a un vaccino universale contro varianti e nuovi virus: il punto
Anche se chi rientra in questa casistica non deve sottoporsi ad altre dosi di vaccino per ottenere il certificato, può comunque valutare di riceverne un'altra passato un determinato periodo di tempo. Le indicazioni al riguardo sono contenute nella circolare del 24 dicembre 2021 firmata da Gianni Rezza, Nicola Magrini, Silvio Brusaferro e Franco Locatelli

Nel documento si legge che "la somministrazione della dose di richiamo (booster) a favore dei soggetti per i quali la stessa è raccomandata, con i vaccini e relativi dosaggi autorizzati, sarà possibile dopo un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 giorni) dal completamento del ciclo primario o dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione in caso di soggetti vaccinati prima o dopo un’ infezione da SARS-CoV-2, in base alle relative indicazioni)"
La circolare
Questo punto è richiamato anche in una delle FAQ sul sito del Ministero della Salute. "Nelle persone vaccinate dopo un’infezione da SARS-CoV-2 (con una o due dosi, in base alle tempistiche e modalità raccomandate) o che hanno contratto l'infezione dopo un ciclo completo o dopo 14 giorni dalla somministrazione della prima dose, è indicata la somministrazione di una dose di richiamo purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi dall’ultimo evento (da intendersi come somministrazione dell’unica/ultima dose o diagnosi di avvenuta infezione)"

In un'intervista a Repubblica, il professor Francesco Broccolo, specializzato in Microbiologia e Virologia e docente di Microbiologia Clinica presso l'Università Milano-Bicocca, ha fornito ulteriori chiarimenti sul tema: “Chi si è preso l'infezione e ha due dosi di vaccino non deve affrettarsi a fare la terza dose anche perché l'infezione naturale è un booster aggiornato e rafforzato in quanto stimola l'immunità cellulo-mediata e ha un complesso antigenico superiore a quello dei vaccini attualmente disponibili”
L'intervista
Broccolo ha anche ricordato come deve comportarsi chi si ammala dopo aver ricevuto una o nessuna dose: "La circolare del Ministero della Salute dello scorso novembre stabilisce che chi si è ammalato di Covid può effettuare la prima dose di vaccino preferibilmente entro i sei mesi ma non oltre i 12 mesi". Per quanto riguarda gli altri, invece, "è come se avessero già ricevuto anche la seconda dose e sono coperti per almeno altri 4 mesi. Quindi, il soggetto una volta guarito andrà a fare il vaccino non prima dei 4 mesi successivi”
Covid, booster del vaccino: quando farlo dopo la guarigione?
Una volta che la persona guarisce dall'infezione, ottiene il Super green pass. Attenzione però: in questo caso il certificato non ha una durata illimitata, ma di soli sei mesi. Sarà quindi indispensabile effettuare una terza dose per non farlo scadere