Covid, calano ricoveri in reparti ordinari: -174. In leggero aumento terapie intensive: +9
Secondo il bollettino del 21 gennaio, nei reparti non critici ci sono 19.485 pazienti positivi, mentre in rianimazione sono 1.707, con 148 nuovi ingressi. Nelle ultime 24 ore, i nuovi casi sono stati 179.106 su 1.117.553 tamponi: la percentuale di contagiati è al 16% (era al 17%). In totale, i casi dall’inizio della pandemia sono 9.603.856 e i decessi 142.963 (+373)
Cala il numero di pazienti positivi al Covid nei reparti non critici, mentre rimane in lieve aumento quello nelle terapie intensive. È quanto emerge dal bollettino del ministero della Salute del 21 gennaio. Secondo il report, i nuovi casi di coronavirus segnalati nel nostro Paese nelle ultime 24 ore sono stati 179.106 (il giorno prima erano stati 188.797)
GUARDA IL VIDEO: Covid, i numeri di oggi spiegati da Sky TG24
I tamponi processati nell’ultimo giorno sono 1.117.553, in aumento rispetto ai 1.110.266 di ieri. Nel conteggio rientrano anche i test antigenici rapidi, oltre ai tamponi molecolari
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta
La percentuale di positivi - considerando il totale dei tamponi - è al 16%, mentre ieri era al 17%
Il bollettino con i dati aggiornati al 21 gennaio
I decessi segnalati nell’ultimo bollettino sono 373, compresi alcuni riconteggi (ieri 385, compresi altri riconteggi). Dall'inizio della pandemia, le vittime sono in tutto 142.963 e i contagiati ufficiali - compresi guariti e deceduti - 9.603.856
Covid, la situazione in Italia: grafiche
I pazienti positivi ricoverati in terapia intensiva sono in tutto 1.707. Rispetto al giorno precedente, nel saldo tra entrate e uscite, sono 9 i posti letto in più occupati in rianimazione
Covid-19, il vaccino in Italia: DATI E GRAFICI
Gli ingressi del giorno in terapia intensiva sono 148, ieri erano stati 155
I colori delle regioni da lunedì
Cala il numero di pazienti Covid ricoverati nei reparti ordinari: sono 19.485, 174 in meno rispetto a ieri
Il monitoraggio dell'Iss
Rispetto a un anno fa, comunque, la situazione negli ospedali è diversa
Il confronto sui decessi