
Covid, cosa bisogna fare se si entra in contatto con un positivo? Le nuove regole
Con l’entrata in vigore del nuovo decreto Covid, cambiano le norme per la quarantena e c’è differenza per vaccinati e non vaccinati. In caso di contatti stretti con un positivo, i no-vax devono ancora osservare 10 giorni di isolamento e poi fare un tampone. Isolamento di 5 giorni e tampone per chi ha completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni (quindi più di 4 mesi). Nessuna quarantena ma obbligo di Ffp2 per chi ha il booster, ma non solo. Ecco le nuove indicazioni

Ieri, venerdì 31 dicembre, il nuovo decreto Covid approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale: le norme che contiene, quindi, sono entrate in vigore. Tra le altre cose, il provvedimento modifica le regole per la quarantena. Ecco cosa bisogna fare se si è entrati in contatto con un positivo
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Dopo un po’ di confusione, a fare chiarezza sulle nuove norme è arrivata una circolare del ministero della Salute. Le regole sono diverse per vaccinati e non vaccinati
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In caso di contatti stretti (definiti “ad alto rischio”) con un positivo, per una persona non vaccinata le regole non cambiano: dovrà osservare una quarantena di 10 giorni e alla fine di questo periodo eseguire un test molecolare o antigenico (per uscire dall’isolamento, il risultato dovrà essere negativo)
La circolare del ministero della Salute
Dieci giorni di quarantena e poi tampone anche per chi non ha completato il ciclo vaccinale primario (ad esempio ha fatto solo una dose sulle due previste) oppure per chi ha completato il ciclo vaccinale primario da meno di 14 giorni
Covid, le nuove norme sulla quarantena nella circolare del ministero della Salute
Le regole cambiano per i vaccinati: vediamo i diversi scenari in caso di contatto stretto con un positivo. Una persona che ha completato il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni (quindi più di 4 mesi), e che ha il green pass in corso di validità, se è asintomatica dovrà osservare una quarantena di 5 giorni e alla fine di questo periodo deve avere un test molecolare o antigenico con risultato negativo
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Una persona che ha ricevuto la dose booster e dopo un contatto stretto con un positivo è asintomatica, non deve osservare la quarantena: per almeno 10 giorni dall’ultima esposizione al caso, però, ha l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2. La stessa cosa vale per chi - sempre asintomatico dopo il contatto stretto - ha completato il ciclo vaccinale primario nei 120 giorni precedenti (quindi da meno di 4 mesi) o per chi è guarito dal Covid sempre nei 120 giorni precedenti
Lo speciale coronavirus
Per le persone asintomatiche dopo un contatto stretto con un positivo che rientrano in questi tre casi - booster, ciclo vaccinale primario completato da meno di 4 mesi, guarigione dal Covid nei 120 giorni precedenti - è previsto anche un periodo di Auto-sorveglianza che termina al giorno 5. Nel caso in cui compaiano dei sintomi si deve subito effettuare un test antigenico rapido o molecolare e, se ancora sintomatici, rifarlo anche al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto stretto con soggetti confermati positivi al Covid
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La circolare del ministero, poi, specifica che “gli operatori sanitari devono eseguire tamponi su base giornaliera fino al quinto giorno dall’ultimo contatto con un soggetto contagiato”

In ogni caso, il ministero specifica che in caso di contatti “a basso rischio”, qualora le persone abbiano indossato sempre le mascherine chirurgiche o Ffp2, “non è necessaria quarantena ma dovranno essere mantenute le comuni precauzioni igienico-sanitarie. Se non è stato possibile garantire l’uso della mascherina, tali contatti dovranno sottostare a sorveglianza passiva”

Per contatto a basso rischio, si intende una persona che ha avuto una o più delle seguenti esposizioni: una persona che ha avuto un contatto diretto (faccia a faccia) con un caso Covid, a una distanza inferiore ai 2 metri e per meno di 15 minuti; una persona che si è trovata in un ambiente chiuso (ad esempio aula, sala riunioni, sala d'attesa dell'ospedale) o che ha viaggiato con un caso Covid per meno di 15 minuti

Ancora: tutti i passeggeri e l’equipaggio di un volo in cui era presente un caso Covid, ad eccezione dei passeggeri seduti entro due posti in qualsiasi direzione rispetto al positivo, dei compagni di viaggio e del personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto che restano classificati contatti ad alto rischio; un operatore sanitario o altra persona che fornisce assistenza diretta a un caso Covid oppure personale di laboratorio addetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid, provvisto di Dpi raccomandati

Se si dovesse risultare positivi dopo aver ricevuto la dose booster, o dopo aver completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni, l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni “purché i soggetti siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni e alla condizione che, al termine di tale periodo, risulti eseguito un test molecolare o antigenico con risultato negativo”