
Covid, ipotesi quarantena ridotta con terza dose. Governo convoca Cts per il 29 dicembre
L'esecutivo sta valutando la possibilità di introdurre nuove regole. Numerosi i politici che chiedono di accorciare i tempi di isolamento, attualmente di 7 giorni, per chi ha già ricevuto il booster. Gli esperti invece si dividono. Ecco le varie posizioni

E' allo studio la possibilità di ridurre i tempi di quarantena dopo un contatto con un positivo al coronavirus per chi ha già ricevuto il booster di vaccino. Attualmente la quarantena per un vaccinato venuto in contatto con un positivo è di 7 giorni. Intanto il governo ha convocato il Cts per il 29 dicembre, proprio per avere un parere su possibili modifiche
GUARDA IL VIDEO: Lotta al Covid, le nuove misure varate dal governo
"La riflessione sul numero di persone in quarantena - ha detto il commissario per l'emergenza, Francesco Figliuolo,- l'abbiamo fatta questa mattina con il ministro Speranza. Gli scienziati stanno studiando con l'Istituto Superiore di Sanità"
TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SUL CORONAVIRUS IN DIRETTA
La quarantena per i vaccinati con terza dose potrebbe essere ridotta tra i tre e i cinque giorni. Intanto sono diversi i politici e gli esperti favorevoli a una modifica delle regole, ma c'è anche chi è contrario. Ecco le varie posizioni
Covid, aumentano t. intensive e ricoveri ordinari. Tasso di positività al 9%. I DATI
FEDRIGA: "RIVEDERE QUARANTENA PER I VACCINATI" - "Condivido la riflessione che vada rivista la quarantena per i vaccinati. Massima sicurezza senza bloccare il Paese". Lo ha scritto su Twitter il presidente del Friuli Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga
Covid, ipotesi restrizioni solo per non vaccinati: chi è favorevole
ZAIA: "QUARANTENA PER VACCINATI VA RIVISTA" - "E' ragionevole cominciare a fare una riflessione sulla quarantena per il vaccinato: va rivista". Lo ha affermato il presidente del Veneto Luca Zaia, in riferimento, in particolare alla quarantena prevista per chi ha fatto la terza dose "uguale a quella degli altri"
Covid, Zaia: quarantena per vaccinati? Ragionarci
TOTI: "CON GENTE IN QUARANTENA SI RISCHIA PAESE PARALIZZATO" - "Fra qualche settimana rischiamo di avere il Paese paralizzato non dai malati del Covid, ma dalla gente in quarantena chiusa in casa. Visto che la stragrande maggioranza di persone che prende il Covid, oggi lo fa a casa con doppia dose di vaccino, forse dobbiamo rivedere le regole delle quarantene e dei tracciamenti per i contatti". A dirlo è stato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti
Covid, il calendario delle regole del nuovo decreto
FONTANA: "RIFLESSIONE NECESSARIA" - "La riduzione della quarantena per chi ha già ricevuto la terza dose, la considero una riflessione necessaria". Lo ha detto l presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. "Chi ha fatto la terza è più difficile che si contagi e quindi probabilmente si può rivedere la regola per questa categoria - ha aggiunto il governatore -. Abbiamo la necessità di avere una sollecita e precisa indicazione sul tema da parte dagli scienziati del Cts"
Quarantena, Sileri: "Ok alla revisione, ma non ora"
RENZI: "NON TENIAMO REGOLE DI UN ANNO E MEZZO FA" - "Cambiamo le regole, non teniamo le regole che andavano bene fino a un anno e mezzo fa. Prima regola: se sei vaccinato non vai in quarantena quando entri in contatto con un positivo". E' quanto sostiene Matteo Renzi, leader di Italia Viva
Covid, il bollettino del 27 dicembre
BERNINI: "RIVEDERE REGOLE TAMPONI E QUARANTENA" - "L'aumento esponenziale dei contagi, mentre crescono in modo lineare i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti ordinari, conferma che la variante Omicron si diffonde più rapidamente ma sembra essere meno pericolosa. Il problema da affrontare subito è la regola dei tamponi e delle quarantene, che va rivista se non vogliamo che a metà gennaio ci siano milioni di italiani chiusi in casa solo per aver intercettato un positivo". Lo ha affermato la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini

SILERI: "NECESSARIA REVISIONE REGOLE MA NON ORA" - "E' necessaria una revisione delle regole della quarantena ma non è questo il momento. Credo che sia auspicabile ma probabilmente tra 10 o 15 giorni", ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri a Sky Tg24. "Con due varianti che circolano nel Paese, la Delta e la Omicron, non si possono togliere le persone dalla quarantena. Bisogna vedere come si comporta la Omicron, bisogna vedere quando e a chi ridurre l'isolamento", ha affermato il sottosegretario

RICCIARDI: "SISTEMA DEVE ESSERE RIGOROSO" - "Il sistema di tracciamento e contenimento del virus deve essere rigoroso perché altrimenti si perde il controllo della pandemia. Quando si identifica un contatto stretto con un positivo, bisogna stare in isolamento". Lo ha detto Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute. "Un'eventuale decisione sulle modalità di quarantena si prende in base ad una modellistica precisa, ossia calcolando che impatto avrebbe sulla circolazione del virus e sul Servizio sanitario nazionale", ha spiegato

LOPALCO: "REGOLE VANNO RISCRITTE" - "Le regole del tracciamento e della quarantena vanno subito riscritte- Bisognerebbe in questa fase dare la priorità per l'accertamento con il tampone ai sintomatici, in modo da avviare precocemente il trattamento in caso di positività. Ai contatti asintomatici vaccinati prescrivere semplici regole di precauzione per evitare che entrino in contatto stretto con soggetti fragili. Ai contatti non vaccinati, isolamento per 21 giorni senza tampone di conferma". Lo sostiene l'esperto di Igiene e Medicina preventiva Pier Luigi Lopalco

CARTABELLOTTA: "RIVEDERE REGOLE PER VACCINATI CON TRE DOSI" - "Omicron è una variante molto contagiosa. Ogni positivo può aver avuto, di media, dai 5 ai 10 contatti. Se dovessimo avere un milione di positivi vuol dire che potrebbero esserci dai 5 ai 10 milioni di contatti da mandare in quarantena e questo non è possibile. Chi ha fatto il vaccino con la terza dose è più difficile si contagi. La persona vaccinata anche con terza dose deve vedere la sua quarantena ridotta”. E' il parere del presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta