Si scandagliano ancora le campagne di Novellara, per trovare il corpo che potrebbe essere stato nascosto nella vasta area agricola vicina all'azienda dove lavorava e viveva la famiglia della ragazza. Intanto, si fa largo l’ipotesi che altri soggetti potrebbero aver condiviso il progetto di uccidere la 18enne. Al momento, gli indagati per omicidio premeditato restano cinque: i genitori, fuggiti e irreperibili in Pakistan, lo zio, a sua volta fuggito, e due cugini, uno in fuga e uno arrestato
Proseguono le ricerche di Saman Abbas, la ragazza 18enne di origine pachistana che si ipotizza sia stata uccisa dai familiari per essersi opposta a un matrimonio combinato in patria. Si scandagliano le campagne di Novellara, nella Bassa Reggiana, per trovare il corpo che potrebbe essere stato nascosto nella vasta area agricola vicina all'azienda dove lavorava e viveva la famiglia della ragazza. Per tutta la prossima settimana saranno passate al setaccio le serre ancora non esplorate e che, sulla base di evidenze raccolte, potrebbero essere state utilizzate per nascondere il cadavere della giovane. Prima ci saranno perforazioni e carotaggi del territorio, per poter poi agevolare il lavoro delle unità cinofile. Sarà usato di nuovo anche l'elettromagnetometro, strumento che serve per analizzare i terreni ancora più in profondità. Intanto, si fa largo l’ipotesi che altre persone potrebbero aver condiviso il progetto di uccidere la giovane.
Gli indagati
Sulla scorta degli elementi finora raccolti, gli investigatori starebbero valutando la sussistenza di profili di responsabilità in capo ad altri soggetti. Al momento, gli indagati per omicidio premeditato restano cinque. Si tratta dei genitori di Saman, fuggiti e irreperibili in Pakistan, dello zio - che il fratello minorenne di Saman ha accusato in sede di incidente probatorio di essere l'esecutore materiale del delitto - fuggito in Europa; e di due cugini. Uno dei due cugini è in fuga. L’altro è l'unico arrestato e si trova in carcere a Reggio Emilia, dopo essere stato fermato in Francia nel tentativo di scappare in Spagna. Quest'ultimo, il 18 giugno, in videocollegamento, ha assistito all'audizione protetta del testimone minorenne e i suoi legali hanno ribadito che presto renderà dichiarazioni spontanee al pm.
La versione del fratello minorenne di Saman
Ieri, nell'incidente probatorio per il fratello 16enne di Saman, il minore ha confermato davanti al gip quanto già riferito agli inquirenti in precedenza: ovvero che a uccidere la sorella sarebbe stato lo zio, Danish Hasnain, tuttora latitante. Il fratello della ragazza scomparsa per il momento è stato affidato a una struttura protetta, per il pericolo di ritorsioni.
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Saman con il fidanzato a Roma ad aprile
Intanto, emerge anche che Saman Abbas e il fidanzato, un connazionale che la famiglia non approvava, avrebbero trascorso qualche giorno a Roma tra l'11 e il 20 aprile, cioè nel periodo in cui la diciottenne ha lasciato la comunità protetta in cui viveva dopo la denuncia ai genitori e la data del rientro a casa a Novellara. È quanto riportato da 'Le Storie di Quarto Grado'.